Interlingua (IALA)

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Interlingua
Creato daIALA nel 1951
Contestolingue romanze semplificate
Parlato inFinlandia, Norvegia, Svezia, USA, UK e altri (non come prima lingua)
Locutori
Totale10.000 (comprensibile per 600.000.000)
Classificanon nelle prime 100
Altre informazioni
TipoSVO
Tassonomia
FilogenesiLingue artificiali
 Lingue ausiliarie internazionali
  Lingue a posteriori
   Lingue naturalistiche
    Interlingua
Statuto ufficiale
Regolato daUMI
Codici di classificazione
ISO 639-1ia
ISO 639-2ina
ISO 639-3ina (EN)
Glottologinte1239 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Tote le esseres human nasce libere e equal in dignitate e in derectos. Illes es dotate de ration e de conscientia, e debe comportar se fraternalmente le unes con le alteres.
Bandiera ufficiale dell'interlingua

L'interlingua è una lingua ausiliaria internazionale nata attorno al 1951 dopo più di 15 anni di studi linguistici per opera della International Auxiliary Language Association (IALA).

L'interlingua (o neolatino) ha un lessico dall'aspetto particolarmente naturale, in quanto ottenuto dal confronto dei vocabolari delle cinque principali lingue romanze: italiano, spagnolo, portoghese, rumeno e francese. A queste lingue si aggiunge l'apporto del tedesco e del russo, i cui lessici sono considerati nei casi in cui quelli delle cinque lingue principali siano discordanti fra loro.

Si ritiene che l'interlingua si possa apprendere facilmente nel giro di quattro mesi. La sua particolarità è quella di essere l'esempio più riuscito di lingua artificiale a posteriori[1], ovvero strutturata su un lessico già internazionale e una grammatica comune ad altre lingue naturali, risultando comprensibile a tutti coloro che parlano una lingua romanza o, in larga misura, l'inglese.

È una delle lingue ausiliarie artificiali più parlate al mondo, dopo l'esperanto.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

La parola interlingua viene dal latino inter, prefisso che indica i valori di relazione o collegamento, e lingua.

Fondamento[modifica | modifica wikitesto]

Una delle bandiere proposte per l'interlingua, disegnata da Karel Podrazil

Il dominio storico della lingua greca e di quella latina hanno portato a un grande lessico comune alle lingue occidentali, che, armonizzato in una struttura linguistica coerente, è diventato quello dell'interlingua. Le lingue su cui si basa, definite lingue di controllo, sono l'inglese, l'italiano, il francese, lo spagnolo, il portoghese e il romeno. Russo e tedesco sono invece lingue di riferimento secondario. In linea di massima una parola, per entrare nel lessico dell'interlingua, deve essere presente (con almeno un significato in comune) in tre delle lingue di controllo, oppure in due lingue di controllo e in una di riferimento secondario.

A differenza dell'esperanto, e della maggior parte delle altre lingue artificiali, l'interlingua pone una grande enfasi sulla somiglianza alle lingue su cui è basata. Questa tipologia di lingua ausiliaria internazionale è definita lingua a posteriori di tipo naturalistico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Logo dell'Interlingua

Nel 1924 l'ereditiera statunitense Alice Vanderbilt Morris e suo marito Dave Hennen Morris fondano la International Auxiliary Language Association a New York, con lo scopo di studiare in maniera scientifica le lingue ausiliarie internazionali già esistenti. La IALA si focalizzò su tre attività principali: trovare altre associazioni con scopi simili nel mondo; creare una biblioteca sulle lingue e sull'interlinguistica; confrontare le lingue ausiliarie internazionali preesistenti (Esperanto, Esperanto II, Ido, Latino sine flexione, Novial, Occidental) con lo scopo di identificare e sponsorizzare la lingua ausiliare già disponibile più adatta alla comunicazione internazionale. Dopo dieci anni di ricerca, la IALA concluse che nessuno dei linguaggi esistenti era all'altezza del compito e così i membri dell'associazione decisero di creare una nuova lingua.

I primi passi per creare l'interlingua sono stati compiuti nel 1936 a Liverpool, ma il processo fu sospeso a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1951 furono rilasciati la prima grammatica interlingua e un dizionario interlingua-inglese di 27.000 parole.

Oggi, dopo la dissoluzione della IALA nel 1956, il ruolo della promozione dell'interlingua è stato assunto dall'Union mundial pro interlingua.

Fonologia[modifica | modifica wikitesto]

Le tabelle seguenti illustrano rispettivamente le consonanti e le vocali presenti in interlingua.

Bilabiale Labiodentale Alveolare Postalveolare Palatale Labiovelare Velare Glottale
Occlusiva p b t d k g
Nasale m n
Monovibrante ɾ
Fricativa f v s z ʃ ʒ h
Affricata ts
Approssimante j w
Laterale l
Anteriore Posteriore
Chiusa i u
Semichiusa e o
Aperta a

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le aree dove una lingua romanza è parlata comunemente sono colorate nella mappa. L'interlingua è comprensibile alla gran parte dei 600 milioni di abitanti di tali aree.

L'interlingua si può definire un euroclone: ha infatti una grammatica estremamente semplificata, ma nonostante ciò è perfettamente comprensibile a tutti i locutori di lingue romanze.

L'interlingua non segue strettamente la Regola di de Wahl: non sono visibili radici ben distinte nella parola, né perciò da essa sono ricavabili altre funzioni morfologiche. Di conseguenza, nome, verbo e aggettivo, pur se correlati lessicalmente, non sono reciprocamente ottenibili per mezzo di affissi, come avviene in esperanto.

Ad esempio:

homine (uomo) > human (umano)

Si può osservare come le parole risultino istintivamente conosciute, sebbene non siano derivate da un'unica radice che le renderebbe logicamente derivabili. Questo sembrerebbe essere uno dei principi base dell'interlingua, ovvero l'abbandono di quasi ogni pretesa logica a favore di una maggiore comprensibilità anche da parte di europei non-parlanti della lingua.

Estratto[modifica | modifica wikitesto]

Articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo:

Tote le esseres human nasce libere e equal in dignitate e derectos. Illes es dotate de ration e de conscientia e debe ager le unes verso le alteres in spirito de fraternitate.

Il Padre Nostro:

Patre nostre, Qui es in celo,
que sia sanctificate Tu Nomine;
que veni Tu Regno;
que sia facite Tu Voluntate
in celo como etiam in terra.
Da nos hodie nostre pan quotidian,
e pardona a nos nostre debitas
como noi los pardona a nostre debitores,
e non expone nos al temptation,
sed libera nos del mal,
proque Tue es le regno, le potentia e le gloria
in le seculos del seculos. Amen.

Da un testo di Alexander Gode:

Interlingua se ha distaccate ab le movimento pro le disveloppamento e le introduction de un lingua universal pro tote le humanitate. Si o non on crede que un lingua pro tote le humanitate es possibile, si o non on crede que interlingua va devenir un tal lingua es totalmente indifferente ab le puncto de vista de interlingua mesme. Le sol facto que importa (ab le puncto de vista de interlingua mesme) es que interlingua, gratias a su ambition de reflecter le homogeneitate cultural e ergo linguistic del occidente, es capace de render servicios tangibile a iste precise momento del historia del mundo. Il es per su contributiones actual e non per le promissas de su adherentes que interlingua vole esser judicate.[2]

L'interlingua oggi[modifica | modifica wikitesto]

L'interlingua è promossa internazionalmente dall'Union mundial pro interlingua. Periodici e libri sono stampati da diverse organizzazioni nazionali, come la Societate american pro interlingua, la British Interlingua Society, la Svenska Sällskapet för Interlingua, e la Brazilian Union for Interlingua.

Non è certo quante persone conoscano attivamente l'interlingua. Come detto, l'interlingua è la lingua ausiliaria più comprensibile al mondo, data la sua prossimità con tutte le lingue romanze, ma il numero dei parlanti è inferiore a quello dell'esperanto. Il vantaggio più grande dell'interlingua è l'essere la lingua ausiliare più ampiamente comprensibile, grazie all'uso di un vocabolario e di una grammatica naturale (in opposizione a una schematica), permettendo a chiunque sia familiare con una lingua romanza, o a un buon conoscitore della lingua inglese, di leggere e capire l'interlingua senza alcuno studio necessario.

L'interlingua è parlata attivamente in tutti i continenti, specialmente in Sud America e nell'Europa del Nord e dell'Est, particolarmente in Scandinavia, in Russia e in Ucraina. In Africa è rappresentata ufficialmente nella Repubblica del Congo. Ci sono parecchie pagine in linea in interlingua, incluse edizioni di Wikipedia e Wikizionario, e un numero di periodici, incluso Panorama in Interlingua dell'Union mundial pro interlingua e riviste delle associazioni nazionali. L'interlingua è anche diffusa in diversi newsgroup Usenet, in particolare in Europa. Interlingua è presente anche su CD, radio e televisione. Negli anni recenti si sono visti esempi di interlingua in musica e cartoni animati[senza fonte].

L'interlingua è insegnata in scuole superiori e università, spesso come mezzo per l'apprendimento di altre lingue, presentando l'interlinguistica o introducendo il vocabolario internazionale. L'Università di Granada in Spagna, per esempio, offre un corso in interlingua in collaborazione con il Centro de Formación Continua. Ogni due anni, l'UMI organizza un convegno internazionale in una nazione diversa. Negli anni in cui non vi è un congresso internazionale, la Società Scandinava dell'Interlingua co-organizza un convegno in Svezia. Anche organizzazioni nazionali come l'Union brazilian pro interlingua tengono regolari convegni.

Periodici in interlingua[modifica | modifica wikitesto]

  • Panorama in Interlingua
  • Confluentes
  • Internovas
  • Pro Biblia
  • Actualitates - Interlingua i Norden
  • Voce de Interlingua
  • Interlingua Institute Report
  • Unir
  • Contacto - Super Interlingua
  • Lingua e Vita
  • Vias boreal
  • Bibliographia de Interlingua
  • Omnelingua

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Bausani, Le lingue inventate. Linguaggi artificiali, linguaggi segreti, linguaggi universali, Astrolabio Ubaldini, Roma, 1974, pag. 156.
  2. ^ Novas de Interlingua, May/June 1958.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gopsill, F. P. (1990). International languages: a matter for Interlingua. Sheffield, England: British Interlingua Society. ISBN 0-9511695-6-4. OCLC 27813762.
  • Gode, Alexander, "Introduction", Interlingua-English: A dictionary of the international language, Revised Edition, New York: Continuum International Publishing Group, 1971.
  • Breinstrup, Thomas, Preface, Interlingua course for beginners, Bilthoven, Netherlands: Union mundial pro interlingua, 2006.
  • Yeager, Leland B., Le linguistica como reclamo pro Interlingua (Linguistics as an advertisement for Interlingua), Interlinguistica e Interlingua: Discursos public, Beekbergen, Netherlands: Servicio de Libros UMI, 1991.
  • Morris, Alice Vanderbilt, General Report, New York: International Auxiliary Language Association, 1945.
  • Bray, Mary Connell [1951] (1971), "Foreword", Interlingua-English: A dictionary of the international Language, Second Edition, New York: Frederick Ungar Publishing Company. ISBN 0-8044-0188-8. OCLC 162319. Retrieved on 2007-03-05.
  • Gopsill, F. P., and Sexton, Brian, "Le natura, si – un schema, no", Historia de interlingua, 2001, revised 2006.
  • Breinstrup, Thomas, "Un revolution in le mundo scientific", 2007.
  • Esterhill, Frank, Interlingua Institute: A History. New York: Interlingua Institute, 2000.
  • Biographias: Alexander Gottfried Friedrich Gode-von Aesch. Accessed January 16, 2007
  • Biographias: Hugh Edward Blair. Accessed January 16, 2007
  • Portrait del organisationes de interlingua. Access January 16, 2007.
  • Breinstrup, Thomas, "Interlingua: Forte, Fructuose, Futur", Historia de Interlingua, 2001, Revised 2006.
  • Breinstrup, Thomas, "Contactos directe con touristas e le gente local", Historia de Interlingua, 2001, Revised 2006.
  • Stenström, Ingvar, "Experientias del inseniamento del vocabulario international in le nove gymnasio svedese" (Experiences with the teaching of the international vocabulary in the new Swedish gymnasium), Interlinguistica e Interlingua: Discursos public per Ingvar Stenström e Leland B. Yeager, Beekbergen, Netherlands: Servicio de Libros UMI, 1991.
  • Blandino, Giovanni, "Le problema del linguas international auxiliari", Philosophia del Cognoscentia e del Scientia, Rome, Italy: Pontificia Universitas Lateranensis, Pontificia Universitas Urbaniana, 1989.
  • Stenström, Ingvar, “The Interlingua of IALA: From 'the linguists' project' of 1951 to the working ‘tool of international scientific communication’ of 1981”, Interlinguistica e Interlingua: Discursos public per Ingvar Stenström e Leland B. Yeager, Beekbergen, Netherlands: Servicio de Libros UMI, 1991.
  • Stenström, Ingvar, “Utilisation de Interlingua in le inseniamento de linguas” (Utilization of Interlingua in the teaching of languages), Interlinguistica e Interlingua: Discursos public per Ingvar Stenström e Leland B. Yeager, Beekbergen, Netherlands: Servicio de Libros UMI, 1991.
  • Gode, Alexander; Hugh E. Blair [1951] (1955). Interlingua; a grammar of the international language, Second Edition, New York: Frederick Ungar Publishing. ISBN 0-8044-0186-1. OCLC 147452. Retrieved on 2007-03-05.
  • Morris, Alice Vanderbilt, "IALA's system: Underlying facts and reasoning", General report, New York: International Auxiliary Language Association, 1945.
  • Stillman, E. Clark, and Gode, Alexander, Interlinguistic standardization, New York: International Auxiliary Language Association, 1943. Articles 82-100 translated by Stanley Mulaik. Revised 2006.
  • Gode, Alexander, "Introduction", Interlingua-English: A dictionary of the international language, Revised Edition, New York: Continuum International Publishing Group, 1971. See "Forms of international words in derivational series".
  • Wilgenhof, Karel. Grammatica de Interlingua. Union Mundial pro Interlingua, Beekbergen, Netherlands, 1995.
  • Brauers, Karl. Grammatica synoptic de Interlingua. Morges, Switzerland: Editiones Interlingua, 1975.
  • Bakonyi, Stefano, Civilisation e Lingua Universal: Essayo historico-cultural e linguistic. Luzern, Switzerland: Hugo Fischer, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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