Bastardi senza gloria

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Bastardi senza gloria
Aldo Raine (Brad Pitt) in una scena del film
Titolo originaleInglourious Basterds
Lingua originaleinglese, francese, tedesco, italiano
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Germania
Anno2009
Durata153 min
Rapporto2,40:1
Genereavventura, drammatico, guerra
RegiaQuentin Tarantino
SceneggiaturaQuentin Tarantino
ProduttoreLawrence Bender
Produttore esecutivoErica Steinberg, Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Lloyd Phillips
Casa di produzioneThe Weinstein Company, A Band Apart, Studio Babelsberg, Visiona Romantica
Distribuzione in italianoUniversal Pictures
FotografiaRobert Richardson
MontaggioSally Menke
Effetti specialiUli Nefzer, John Dykstra, Viktor Muller
MusicheAA.VV.
ScenografiaDavid Wasco, Sebastian T. Krawinkel, Sandy Reynolds-Wasco
CostumiAnna B. Sheppard
TruccoHeba Thorisdottir, Greg Nicotero
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds) è un film del 2009 scritto e diretto da Quentin Tarantino.

Film di guerra ucronico, il titolo è un omaggio al lungometraggio del 1977 di Enzo G. Castellari Quel maledetto treno blindato, uscito negli Stati Uniti con il titolo The Inglorious Bastards che Tarantino ha modificato in lingua originale in modo omofonico in Inglourious Basterds.[1][2]

È il primo capitolo della trilogia del revisionismo storico del regista, che proseguirà con Django Unchained e C'era una volta a... Hollywood, omaggiando Sergio Leone e la sua trilogia del tempo, rivisitando sotto la sua chiave d'autore vari periodi della storia contemporanea.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

1941. Nella Francia occupata dai nazisti, la giovane ebrea Shosanna Dreyfus assiste al massacro di tutta la propria famiglia per mano del colonnello tedesco Hans Landa, soprannominato "cacciatore di ebrei" per la sua abilità nel fiutare i loro nascondigli. La ragazza riesce a sfuggire miracolosamente alla morte e si rifugia a Parigi.

1944. Il tenente Aldo Raine recluta una squadra speciale di otto soldati ebrei soprannominati i "Bastardi", appartenenti a diverse unità delle forze armate statunitensi. I soldati verranno paracadutati in Europa poco prima dello sbarco in Normandia, con la missione di seminare il terrore fra i nazisti, uccidendo ogni soldato tedesco che incontrano per prendere loro lo scalpo. Il soprannome Bastardi è stato dato loro dai soldati tedeschi per i continui massacri che Raine e il suo gruppo facevano, in particolare per le cruente uccisioni compiute dal sergente Donnie Donowitz (soprannominato L'Orso Ebreo) con una mazza da baseball. Al gruppo si è aggiunto da poco un nuovo membro: l'ex soldato tedesco Hugo Stiglitz, divenuto famoso nell'esercito tedesco per avere ucciso 13 ufficiali della Gestapo.

Intanto a Parigi, la bella Shosanna ha assunto la nuova identità di Emmanuelle Mimieux e ha ereditato dagli zii una sala cinematografica. Qui ha attirato le attenzioni di Friedrich Zoller, eroe della nazione tedesca per esser riuscito a sopravvivere da solo su una torre campanaria uccidendo 300 nemici. Il soldato è ormai una stella per i nazisti, a tal punto che gli viene dedicato un film, da lui stesso interpretato, intitolato Orgoglio della nazione. Alla prima del film sono invitati tutti i maggiori gerarchi del Terzo Reich, tra cui Hermann Göring, Martin Bormann e lo stesso Hitler. Per far colpo sulla ragazza, Zoller convince le autorità naziste a celebrare la prima nel cinema di Shosanna. La ragazza apprende la notizia durante un pranzo cui è costretta a partecipare con Zoller e in cui interviene proprio il colonnello Hans Landa, il carnefice della sua famiglia: nonostante il dubbio di essere stata riconosciuta come Shosanna, la ragazza vuole approfittare della presenza delle più alte cariche politiche naziste (Hitler compreso) riunite nel suo cinema per ucciderle tutte, ponendo di fatto poi fine al conflitto mondiale.

La squadra di Raine è intanto divenuta nota allo stesso Adolf Hitler per le numerose uccisioni perpetrate ai danni delle file delle SS e per i marchi a forma di svastica con cui sfigurano la fronte dei soldati tedeschi. I Bastardi si ritrovano ora a collaborare con la famosa attrice tedesca Bridget Von Hammersmark, spia sotto copertura per gli Alleati impegnata in un'operazione segreta che ha l'intento di colpire i leader del Terzo Reich proprio alla première del film Orgoglio della nazione. La Hammersmark concorda il primo rendez-vouz con i Bastardi presso il bar-scantinato La Louisiane. Le cose non vanno per il verso giusto, dal momento che il luogo si ritrova ad essere casualmente pieno di militari tedeschi a riposo: uno degli ultimi arrivati tra i Bastardi, di nazionalità inglese, viene smascherato da un maggiore della Gestapo quando indica al cameriere il numero tre con la mano nell'uso anglosassone (sollevando indice, medio e anulare) anziché tedesco (pollice, indice e medio). La situazione degenera in una sparatoria, uno stallo alla messicana nel quale l'unica a salvarsi è Bridget, recuperata da Raine e gli altri che avevano atteso all'esterno. Il colonnello Landa, giunto sul luogo per indagare sulla sparatoria, rinviene una scarpa dell'attrice e un suo autografo su un fazzoletto, non trovando però il corpo della donna, e trae le dovute conclusioni.

I Bastardi riescono a giungere in tempo al cinema di Shosanna. Sotto copertura di attori siciliani, il tenente Aldo Raine (veterano dello sbarco in Sicilia del 1943) accompagna la von Hammersmark ferita con altri tre dei suoi. Anche Hans Landa è presente nel cinema e, grazie alla sua inaspettata conoscenza della lingua italiana smaschera la copertura dei Bastardi non prima di aver domandato all'attrice (cinicamente) come si sia ferita e in quali circostanze facendole intendere di averla scoperta, per poi parlare in disparte con la donna: il colonnello le fa calzare la scarpa trovata e la uccide strangolandola a mani nude, poi fa catturare Aldo Raine e il soldato Utivich, ma non gli altri due seduti con il pubblico in sala e l'esplosivo legato alle caviglie. Sorprendentemente, Landa propone infatti a Raine un accordo: egli non darà l'allarme, permettendo che gli uomini del tenente concludano la loro missione eliminando tutti i gerarchi nazisti presenti allo spettacolo. In cambio, gli saranno attribuiti i dovuti meriti dell'operazione e gli onori per aver collaborato segretamente alla conclusione anticipata della guerra, oltre alla concessione di una pensione che trascorrerà sull'isola di Nantucket. Landa ottiene dunque di mettersi in contatto coi superiori di Raine via radio e si assicura un salvacondotto a condizione di arrendersi appena entrato nelle linee americane.

Contemporaneamente, nel cinema, Shosanna e il suo fidanzato e aiutante Marcel attuano il loro piano: Marcel sbarra la sala e dà fuoco a centinaia di metri di nastri e bobine altamente infiammabili. Zoller si reca da Shosanna in sala proiezione: la ragazza è costretta a sparargli alle spalle e, impietosita, gli si avvicina e viene a sua volta colpita da un paio di colpi mortali sparati a bruciapelo dal ragazzo in fin di vita. La vendetta è comunque servita: il film viene interrotto da una sequenza pre-registrata in cui i nazisti sono avvisati di guardare bene in faccia il volto dell'ebrea che li sta per arrostire. L'intero cinema è divorato dalle fiamme mentre i due Bastardi sparano forsennatamente con i mitra da uno dei palchi accanendosi sui corpi di Hitler, Goebbels e la sua amante Francesca Mondino, dopodiché, gli ordigni esplodono radendo al suolo il cinema, tutte le persone all'interno dell'edificio muoiono. Nel contempo Landa si consegna come da accordo al tenente Raine, ma questi non gli risparmia comunque il suo trattamento di favore e, dopo aver eliminato l'ufficiale tedesco al suo fianco, gli incide una svastica sulla fronte, affinché a guerra terminata non possa mai nascondere del tutto il suo passato di criminale nazista. Conclude dunque esclamando sui titoli di coda "Questo potrebbe essere il mio capolavoro!".

Principali elementi non storici[modifica | modifica wikitesto]

Hans Landa, così come gli altri personaggi e le vicende narrate nel film, sono frutto della fantasia di Quentin Tarantino. Sebbene gli eventi della pellicola si integrino nel contesto storico dell'occupazione della Francia da parte dei nazisti, la storia si conclude in un modo del tutto estraneo ai fatti reali, in modo ucronico: nella realtà, Hitler e Goebbels non morirono per mano di soldati ebrei americani, ma si suicidarono rispettivamente il 30 aprile e il 1º maggio del 1945, pochi giorni prima della resa della Germania nazista, avvenuta l'8 maggio. Invece Hermann Göring, che nel film assiste alla première e muore nel cinema, fu processato a Norimberga e condannato all'impiccagione per crimini di guerra e contro l'umanità, suicidandosi tuttavia in cella il 15 ottobre 1946 con una capsula di cianuro.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Quentin Tarantino diede gli ultimi ritocchi alla sceneggiatura il 21 giugno 2008, dopo un totale di 10 anni di lavoro.

I tempi reali del progetto non hanno corrisposto a quelle che erano le aspettative: l'uscita nelle sale, infatti, era stata inizialmente annunciata addirittura per la fine del 2007, ma Tarantino decise di accantonare momentaneamente il progetto per dedicarsi ad altre idee; il regista si concentrò sulla lavorazione dello splatter/slasher Grindhouse, co-diretto con Robert Rodriguez, e Inglourious Basterds venne posticipato. In Europa le prime proiezioni sono state scaglionate fra il mese di agosto (in Francia il 19 agosto, in Germania il 20) e quello di ottobre 2009 (in Italia il film è stato distribuito il 2 ottobre, in Spagna il 13).

Sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

Alla Mostra del cinema di Venezia del 2005, Tarantino ha rivisto, insieme al regista Enzo G. Castellari, Quel maledetto treno blindato.[1] In un'intervista successiva alla revisione con Tarantino, Castellari aveva dichiarato che Tarantino intendeva accoppiare Quel maledetto treno blindato con Quella sporca dozzina.[1] Inoltre, Castellari affermò di avere letto l'incipit della sceneggiatura di Tarantino in stadio embrionale, raccontando che il film — almeno secondo l'idea iniziale — si doveva aprire con uno scontro tra i Marines di origine sioux e un gruppo di SS e con la rimozione dello scalpo da parte dei sioux.[1]

Inizialmente era circolata la voce che, data la lunghezza della sceneggiatura (166 pagine), il film potesse essere diviso in due capitoli, come era successo nel 2003 per Kill Bill.[3]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Cameo[modifica | modifica wikitesto]

Il regista Enzo G. Castellari compare in un cameo all'anteprima del film. Egli precedentemente aveva interpretato un tedesco nel suo Quel maledetto treno blindato e riprende lo stesso ruolo in questo film, ma sotto un differente grado e organizzazione SS.[8][9] Bo Svenson, protagonista in Quel maledetto treno blindato di Castellari, ha un piccolo cameo nel film come un colonnello americano nel film Orgoglio della nazione.[10]

Il regista Quentin Tarantino appare nel film con un primo piano a lui dedicato: si tratta del primo cadavere di un soldato tedesco a cui i "Bastardi" strappano lo scalpo.[4]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese del film sono iniziate il 17 ottobre 2008, e si sono svolte interamente tra Francia e Germania.[11]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 novembre 2008 era stato annunciato il coinvolgimento del maestro Ennio Morricone per la composizione della colonna sonora.[12] Il 9 gennaio 2009, invece, l'artista ha comunicato, tramite il proprio sito, di non poter più lavorare al film perché impegnato con le musiche di Baarìa di Giuseppe Tornatore, che riuscirà ad ultimare prima dell'uscita di Inglourious Basterds,[13] lasciandogli però poco tempo nella composizione dei brani per quest'ultimo.

Tuttavia Tarantino sceglie per i titoli di coda la più nota delle musiche composte da Morricone per Allonsanfàn dei fratelli Taviani; un altro omaggio del regista al cinema italiano.

La colonna sonora originale del film è uscita il 18 agosto 2009[14] e riprende diversi generi musicali, compresi alcuni estratti da colonne sonore spaghetti western, il R&B e il pop rock anni ottanta, nonché il tema principale del film di guerra Il buio oltre il sole, del 1967, composta da Jacques Loussier (curiosamente l'attore Rod Taylor protagonista della pellicola, ricompare anche in questo film nel ruolo di Winston Churchill). È la prima colonna sonora di un film di Tarantino a non presentare, fra le tracce, estratti dialogati dalla pellicola.

Il regista Quentin Tarantino agli Oscar 2010, a cui è stato candidato per miglior regia e sceneggiatura

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Green Leaves of Summer - Nick Perito
  2. The Verdict (Dopo la condanna) - Ennio Morricone (da La resa dei conti)
  3. White Lightning (Main Title) - Charles Bernstein (da White Lightning)
  4. Slaughter - Billy Preston (da Slaughter uomo mitra)
  5. The Surrender (La resa) - Ennio Morricone (da La resa dei conti)
  6. One Silver Dollar (Un dollaro bucato) - Gianni Ferrio
  7. Davon geht die Welt nicht unter - Zarah Leander
  8. The Man with the Big Sombrero - Michael Andrew & Samantha Shelton
  9. Ich wollt, ich wär ein Huhn - Lilian Harvey & Willy Fritsch
  10. Main Theme from Dark of the Sun - Jacques Loussier
  11. Cat People (Putting Out Fire) - David Bowie (da Il bacio della pantera)
  12. Tiger Tank - Lalo Schifrin (da I guerrieri)
  13. Un amico - Ennio Morricone (da Revolver)
  14. Rabbia e tarantella - Ennio Morricone (da Allonsanfàn)
  15. Algeri. 1 novembre 1954 - Ennio Morricone (da La battaglia di Algeri)

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il cast al completo alla premiere del film al Festival di Cannes 2009

Anteprima[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese si sono concluse in tempo per presentarla in anteprima mondiale al Festival di Cannes, in un'edizione comunque non ancora definitiva, rimaneggiata poi nel corso del giugno 2009; selezionata per il concorso, l'opera ha ricevuto il Premio d'interpretazione maschile, conferito a Christoph Waltz, che ha vinto anche un Oscar nel 2010 come miglior attore non protagonista.

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il film originale presenta numerosi dialoghi recitati in francese, tedesco ed italiano.

Nella versione italiana, invece, i dialoghi in tedesco sono stati lasciati tutti, con l'aggiunta dei sottotitoli, mentre quelli in inglese e francese sono doppiati.

Quando i tre bastardi si trovano a dover parlare in italiano, sono stati doppiati con accento ed espressioni del dialetto siciliano e campano; in questo caso, le loro frasi sono pronunciate in maniera estremamente goffa e stereotipata, per simboleggiare la difficoltà dei tre personaggi a parlare in italiano. La scena in questione, tuttavia, ha dovuto subire un riadattamento parziale, in modo da risultare ugualmente fruibile al pubblico italiano senza perdere l'effetto comico. Si tratta della scena in cui i tre bastardi si trovano al cospetto del colonnello Hans Landa e, a causa della loro evidente incapacità nel parlare in italiano, vengono immediatamente smascherati.

Nella versione originale del film, Bridget e Landa parlano tra di loro in tedesco. L'attrice, quindi, dice al colonnello che i suoi tre amici non capiscono la loro lingua, sperando che, in questo modo, egli non si rivolga mai direttamente a loro. A quel punto, inaspettatamente, Landa inizia a parlare un italiano estremamente fluente (recitato in maniera pressoché perfetta dallo stesso Christoph Waltz), mettendo in difficoltà i tre bastardi che, ovviamente, non comprendono una sola parola e non sanno come rispondere. Nella versione originale del film, invece, e più precisamente nella scena che ha luogo nell'ambulatorio veterinario tra i Bastardi e Bridget von Hammersmark, il tenente Raine informa quest'ultima che lui e il sergente Donowitz capiscono e parlano bene l'italiano.

Nell'adattamento, è stato eliminato il fatto che Hans Landa si metta a parlare in italiano. Il dialogo tra l'attrice e il colonnello, dopo un paio di frasi pronunciate in tedesco, è stato regolarmente doppiato in italiano, lasciando intendere allo spettatore che i due stiano parlando una lingua comprensibile anche ai bastardi, ovvero l'inglese. Landa, a quel punto, non smaschera più gli impostori iniziando a parlare nella loro lingua, ma facendo riferimenti geografici relativi all'Italia che i tre non sono in grado di cogliere.

È rimasta inalterata la parte in cui chiede l'esatta pronuncia del cognome al primo dei tre bastardi, ma si modifica, rispetto all'originale, chiedendo non più il cognome ma il luogo di nascita agli altri due.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Bastardi senza gloria ha incassato 120500000 $ negli Stati Uniti e in Canada e 200900000 $ in altre nazioni, per un totale lordo di 321400000 $ contro un budget di produzione di 70000000 $[15]. Divenne pertanto il film dagli incassi maggiori di Quentin Tarantino, sia negli USA che nel resto del mondo, fino all'arrivo di Django Unchained (2012).[16]

Il film ha ottenuto un incasso di 14300000 $ durante il venerdì in cui uscì nel Nord America[17], realizzando nel weekend un totale lordo di 38000000 $ che ha fatto sì che Tarantino fosse al primo posto al botteghino, davanti a District 9[18]. Nel secondo weekend, Bastardi senza gloria si classificò al secondo posto, dietro a The Final Destination, con un incasso di 20000000 $, per un totale di 73800000 $ in 10 giorni[19].

Sul mercato internazionale, l'uscita di Bastardi senza gloria si è imposta in prima posizione in ventidue nazioni, ottenendo 27490000 $. Ciò ha riguardato la Francia, con 6090000 $, il Regno Unito, con 5920000 $ (3800000 £), la Germania, con 4200000 $, e l'Australia, con 2560000 $ (2800000 A$).[20]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Autori vari, Dossier Nocturno n.66. Il punto G. Guida al cinema di Enzo G. Castellari, Milano, Nocturno, 2008.
  2. ^ Filmato audio Intervista a Quentin Tarantino "Parla con me", su YouTube, 26 maggio 2012. URL consultato il 7 settembre 2014.
  3. ^ Chi finanzia Inglorious Bastards? E Brad Pitt…, su badtaste.it, 9 luglio 2008. URL consultato il 7 settembre 2014.
  4. ^ a b c d (EN) Trivia for Inglourious Basterds (2009), su imdb.com. URL consultato il 7 settembre 2014.
  5. ^ (EN) Kathleen Singles, Alternate History: Playing with Contingency and Necessity, Walter de Gruyter, 2013, p. 260, ISBN 978-3-11-027247-5.
  6. ^ (EN) Maggie Cheung Okays with 'Basterds' Cut, su chinadaily.com.cn, 22 maggio 2009. URL consultato il 7 settembre 2014.
  7. ^ (EN) Find out what Maggie Cheung has to say about her scenes being cut out from 'Inglourious Basterds'!, su video.xin.msn.com, 28 maggio 2011. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2014).
  8. ^ Inglourious Basterds (PDF), su festival-cannes.com, Cannes Festival. URL consultato il 18 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2011).
  9. ^ Nick Vivarelli, Enzo and Tarantino: 'Basterds' brothers, in Variety, 19 maggio 2009. URL consultato il 18 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2009).
  10. ^ Mike Goodridge, Inglourious Basterds Review, in Screen Daily, EMAP Media, 25 maggio 2010. URL consultato il 19 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2010).
  11. ^ (EN) Tatiana Siegel,Michael Fleming, Tatiana Siegel, Michael Fleming, Universal eyes Tarantino’s ‘Bastards’, su Variety, 29 luglio 2008. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  12. ^ Damon Wise's handy guide to Inglourious Basterds | Film | The Guardian, su web.archive.org, 17 agosto 2009. URL consultato l'11 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2009).
  13. ^ Morricone u Basterd! - JoBlo.com, su web.archive.org, 8 aprile 2010. URL consultato l'11 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2010).
  14. ^ Inglorious Basterds Motion Picture Soundtrack, su inglouriousbasterdsmusic.com. URL consultato il 7 settembre 2014.
  15. ^ Inglourious Basterds, su boxofficemojo.com, Amazon.com. URL consultato l'11 maggio 2020.
  16. ^ Brandon Gray, Weekend Report: Moviegoers Feast on 'Meatballs,' Slim Pickings for 'Jennifer', su boxofficemojo.com. URL consultato l'11 maggio 2020.
  17. ^ Copia archiviata, su hollywoodinsider.ew.com. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2009).
  18. ^ Copia archiviata, su hollywoodinsider.ew.com. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2009).
  19. ^ Copia archiviata, su ticketnews.com. URL consultato l'11 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2009).
  20. ^ International Top Five - Glourious Debut for Basterds, su the-numbers.com. URL consultato l'11 maggio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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