Indice di Rae-Taylor

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L'indice di frazionalizzazione di Rae-Taylor (proposto dai politologi Douglas W. Rae e Michael Taylor) viene usato dai politologi per quantificare il grado di frazionalizzazione del panorama partitico e corrisponde dal punto di vista matematico all'indice di eterogeneità di Gini.

Definito come

dove indica la frazioni di seggi o di voti di ogni singolo partito.

È strettamente legato all'indice di Laakso-Taagepera N ( F=(N-1)/N ) ma viene preferito quest'ultimo in quanto F ritenuto troppo astratto. Per la statistica si tratta di un indice di dispersione, e come l'indice di Laakso-Taagepera è derivabile direttamente dall'indice di Simpson.

Assume valore zero in presenza di un unico partito, mentre nel caso di n partiti con la stessa percentuale di voto assume il valore (1-1/n).


Rae vede il sistema partitico come competizione tra i partiti. Le variabili per descrivere il sistema a livello elettorale sono:

  • il numero di partito;
  • quota dei voti del partito più forte;
  • quota dei voti sommati dei due partiti più forti (indica quanto un sistema si avvicina alla competizione partitica);
  • frazionalizzazione (indica quanto i voti siano dispersi tra i vari partiti; in sua assenza si ha un partito unico).

I problemi sono essenzialmente due:

  1. sembra che il partito unico non sia un sistema partitico;
  2. esistono varie forme di monopartitismo non ancora affrontate.
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