Inciucio (saggio)

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Inciucio
AutorePeter Gomez e Marco Travaglio
1ª ed. originale2005
Generesaggio
Lingua originaleitaliano

Inciucio è un libro scritto da Peter Gomez e Marco Travaglio, pubblicato da BUR Biblioteca Universale Rizzoli nel 2005.

In questa opera gli autori raccontano di come attraverso l'inciucio le forze politiche italiane, apparentemente avversarie, si sarebbero spartite tra di loro le authority e la Rai, e quali movimenti si sono avuti all'interno di due noti quotidiani italiani, l'Unità e il Corriere della Sera.

Prefazione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la prefazione di Giorgio Bocca:

«Si intende per «inciucio» la perenne tentazione italiana all’unanimismo, al far mucchio, al camuffare l’adesione alla maggioranza come una opposizione. Con il berlusconismo al potere questa tentazione si è manifestata in modo irresistibile e impudico: gli oppositori di Berlusconi, la sinistra, hanno cercato di aiutarlo, di imitarlo, di giustificarlo. L’«Unità» antiberlusconiana di Furio Colombo si è fatto e si fa di tutto per smantellarla. Il leader della Rifondazione comunista Bertinotti è l’uomo politico ospitato più di ogni altro da Porta a Porta, informazione di regime. La letteratura forcaiola e antipartigiana di Giampaolo Pansa è la più recensita. Ed è di gran voga il berlusconismo malgré nous delle penne eleganti, a cui il Cavaliere piace da morire perché sarà un cafone, sarà un antidemocratico, ma come si batte, che tenacia, che volontà, ma sì, teniamocelo per altri cinque o dieci anni.... Il trasformismo è attento alle buone maniere, al bon ton. Passa con grande stile dal laicismo all’obbedienza al cardinal Ruini, dal marxismo al gesuitismo, da Darwin ai creazionisti. E chi lo considera un male perenne del Paese è un essere infetto da isolare, da mettere a tacere. Ma che rispetto intellettuale e politico si può avere per gente che, in buona sostanza, se ne infischia della libertà di informazione e mira soprattutto e soltanto a stare nella stanza dei comandi e dei buoni stipendi?[1]»

Il catalogo dell'inciucio vizi e tentazioni a sinistra[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quando racconta il libro il termine inciucio sta ad indicare una stagione politica di accordi sottobanco tra centrodestra e centrosinistra in cui in palio vi è il governo consociativo del paese in modo da assicurare ad entrambe le parti un potere immune da controlli e regole.

«Le culture politiche in Italia in fondo sono omologhe nella comune pratica del trasformismo e nella scarsa considerazione dei valori liberali. La satira, il giornalismo d'inchiesta e la magistratura indipendente non danno fastidio soltanto ai berluscones. Al contrario è sempre più difficile, anche a sinistra, trovare un singolo difensore della laicità dello stato di fronte alle offensive dei vescovi. Grazie allo scarso orgoglio di una sinistra assai timida o ipocrita, siamo l'unico paese d'Europa a finanziare coi soldi pubblici le scuole private.[2]»

Tipico esempio sono le dimissioni forzate di Furio Colombo da L'Unità, la dichiarazione di D'Alema che la Fininvest rappresenta un patrimonio da difendere (nel senso da mantenere così com'è), la pubblica dichiarazione di Violante alla Camera dell'accordo con Letta e Berlusconi di non toccare le televisioni di quest'ultimo nonostante la sentenza della Corte Costituzionale, ecc.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]