Imprò

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Imprò è uno spettacolo di improvvisazione teatrale nato in Italia nel 2006.

Vent'anni dopo le prime “importazioni” degli spettacoli di origine francofona (Match di improvvisazione teatrale) e anglofona (Theatersport), esso si può definire come il primo frutto maturo dell'improvvisazione moderna italiana. Per questo nel formato Imprò si fondono modelli classici della tradizione improvvisativa ed elementi innovativi, che lo rendono uno spettacolo assolutamente originale.

I ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Sul palcoscenico si fronteggiano due squadre di Attori, composte da quattro (o max. cinque) elementi.

  • Il Presentatore, introduce gli attori e lungo il corso dello spettacolo funge da collante tra il pubblico e le diverse figure presenti sul palcoscenico.
  • Il Notaio, è giudice e sentinella dello spettacolo: improvvisatore esperto, interviene in modo propositivo e non invasivo, vigilando sul mantenimento delle regole dell'improvvisazione teatrale.
  • Il Musico, è colui che, secondo il suo estro, accompagna le improvvisazioni con l'atmosfera musicale appropriata, generalmente utilizzando una tastiera elettronica e suonando al momento. Anch'egli è generalmente un attore-improvvisatore, in quanto deve conoscere bene le regole e i tempi dell'improvvisazione, e deve avere un'allenata capacità di ascolto.

La struttura dello spettacolo[modifica | modifica wikitesto]

Un Game (breve gioco di improvvisazione) introduce il clima dello spettacolo, consente agli attori di “riscaldare il motore” delle proprie capacità improvvisatorie, di instaurare un feeling con gli altri attori e col pubblico. Il Notaio stabilisce la squadra che si aggiudica il Game iniziale e ad essa assegna il compito di dare inizio a Imprò.

Lo spettacolo è composto da una serie di scene teatrali improvvisate, secondo questo schema:

Duello o Ensemble. Il Notaio decide se l'improvvisazione che seguirà sarà una sfida tra le due squadre (nel qual caso, prima improvviserà una squadra, poi l'altra) o una scena costruita dalle squadre in sinergia. In caso di Duello, un giocatore della squadra che ha vinto il Game si presenta in proscenio e si rivolge all'altra squadra con una formula del tipo “il nostro duello avrà a che fare con...” (ed enuncia un tema, per es. la vita di coppia, la sparizione, il malinteso, ecc.)

Input del pubblico. Sia nel caso di Duello, sia di Ensemble, un giocatore per squadra si rivolge al pubblico per formulare una domanda la cui risposta verrà utilizzata nell'improvvisazione successiva. Le domande possono essere semplici (per es. “mi dite un mestiere?” o “una nazione extra-europea”) o articolate, così da introdurre eventualmente un tema da sviluppare nella scena (per es. “quale può essere una ragione per intraprendere un viaggio interstellare?” o “qual è il peggior difetto del vostro collega di lavoro?”).

Richieste del Notaio. Prese le informazioni dal pubblico, il Presentatore chiede al Notaio se ha da aggiungere qualcosa per l'avvio dell'improvvisazione. Il Notaio può:

  • lasciare gli attori liberi di improvvisare nel genere che preferiscono;
  • imporre uno stile teatrale, o cinematografico, o musicale, o mutuato dai generi televisivi;
  • aggiungere un input a quelli del pubblico: in dialetto, nel 2500 d.C., non dicendo mai la "o", dicendo una sola parola per battuta.

Si improvvisa. Accettate le indicazione del pubblico e del Notaio, gli attori iniziano a improvvisare, creando dal nulla personaggi, ambientazioni e storie... fino a quando non si abbassano le luci sul palcoscenico. Il "Lucista", come è scherzosamente chiamato, ha il compito importante di cogliere il momento giusto per dare fine alle singole scene, facendo calare il buio; ecco perché anche questo compito è generalmente affidato a un improvvisatore esperto.

Il giudizio. Al termine dell'improvvisazione, il presentatore invita il pubblico a esprimere il proprio gradimento per ciascuna squadra, alla quale esso può assegnare, tramite l'esibizione di un cartoncino multi-colorato ricevuto all'ingresso, 1, 3 o 5 punti. Al giudizio del pubblico, il Notaio può eventualmente togliere o aggiungere punti, motivando la sua scelta, in base al ravvisamento di irregolarità compiute dagli attori (mancato rispetto dello stile imposto, dimenticanza dell'input del pubblico, scarsa costruzione drammaturgica, indulgenza all'istrionismo...) o di loro comportamenti teatrali eccellenti.

Originalità di Imprò[modifica | modifica wikitesto]

A differenza delle forme di spettacoli di improvvisazione recepti[non chiaro], in Imprò vi è una maggior “responsabilità teatrale” da parte degli attori, in particolare nella scelta dei temi, dei tempi scenici e della costruzione della storia: essi sono, più che in altre forme di improvvisazione teatrale, contemporaneamente attori e registi e, non essendoci limitazioni di tempo, scompaiono ansia e fretta, scompare forse anche la componente “rocambolesca” dell'improvvisazione, a favore però di una maggiore libertà nella creazione di una storia, aumentando quindi, nel pubblico, la percezione di un'“armonia drammaturgica” durante le scene e di una maggior piacevolezza.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gravel, R., Lavergne, J. M., 1987, Impro I: exercices et analyses, Montréal (Québec), Lémeac.
  • Gravel, R., Lavergne, J. M., 1989, Impro II: exercices et analyses, Montréal (Québec), Lémeac.
  • Johnstone, K., 2004, Impro. Teorie e tecnica dell'improvvisazione. Dall'invenzione scenica a quella drammaturgica, Roma, Dino Audino Editore.
  • Johnstone, K., 1999, Impro for Storytellers, London, Faber and Faber.
  • Morrisson, C., 2001, 40 exercices d'improvisation théâtrale, Arles, Actes Sud.
  • Plante, R., 2004, Robert Gravel - Les pistes du cheval indompté, Montréal (Québec), Editions Les 400 coups.
  • Spolin, V., 2005, Esercizi e improvvisazioni per il teatro, Roma, Dino Audino Editore.
  • Spolin, V., 2005, Giochi di teatro per le scuole, Roma, Dino Audino Editore.
  • Tournier, C., 2003, Manuel d'improvisation théâtrale, Mesnil-sur-l'Estrée, Editions de l'eau vive.

e inoltre,[non chiaro]

  • Bigi, M., 1998, Manuale di sopravvivenza per il musicista del match di improvvisazione teatrale, manoscritto.
  • Arcuri, D., 2006, tesi di, L'improvvisazione teatrale. Riflessioni sul metodo e sue applicazioni, Milano, Università degli Studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Scienze dei Beni culturali.
  • Musci, F. A., 2007, tesi di La Valutazione nella progettazione formativa. Un caso di studio: L'improvvisazione teatrale. Ipotesi e prospettive, Lecce, Università del Salento, Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione.
  • A.A.V.V. a cura di Musci, F. A., 2015 Improvvisazione Teatrale - Dall'Atto Creativo al ritmo, Lecce, Edizioni Ergot.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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