Il secondo libro dei robot

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Il secondo libro dei robot
Titolo originaleThe Rest of the Robots
AutoreIsaac Asimov
1ª ed. originale1964
1ª ed. italiana1968
GenereAntologia
SottogenereFantascienza
Lingua originaleinglese
SerieCiclo dei Robot
Preceduto daIo, Robot
Seguito daAntologia del bicentenario

Il secondo libro dei robot (The Rest of the Robots) è un'antologia di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, del 1964. Contiene 8 storie scritte fra il 1942 e il 1958, che hanno per protagonisti i robot. L'edizione americana del libro è composta anche dai 2 romanzi Abissi d'acciaio e Il sole nudo, pubblicati in Italia come opere a sé stanti. Nell'edizione Bompiani è stato aggiunto Intuito femminile, presente inizialmente nell'Antologia del bicentenario. È seguente a Io, Robot e precedente a Antologia del bicentenario. I racconti principali contenuti in questo libro per lo sviluppo dell'Universo della fondazione, sono stati poi riuniti in Tutti i miei robot.

Elenco dei racconti[modifica | modifica wikitesto]

I titoli seguenti rispettano l'indice della raccolta nell'edizione Mondadori:

Titolo Originale Anno Edizione Mondadori Edizione Bompiani Parte
Robot AL-76 Goes Astray 1942 AL-76 Il robot scomparso L'avvento dei robot
Victory Unintentional 1942 Vittoria involontaria Esseri superiori L'avvento dei robot
First Law 1956 La prima legge Cuore di mamma La legge della robotica
Let's Get Together 1957 Se saremo uniti Uniamoci La legge della robotica
Satisfaction Guaranteed 1951 Soddisfazione garantita Soddisfazione garantita Susan Calvin
Risk 1955 Rischio La vita di un uomo Susan Calvin
Lenny 1958 Lenny Lenny Susan Calvin
Galley Slave 1957 Il correttore di bozze Lo schiavo Susan Calvin
Feminine Intuition 1969 Assente[1] Intuito femminile Susan Calvin

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: U.S. Robots, Powell e Donovan e Susan Calvin.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Intuito femminile non è presente nella versione originale del libro, infatti è stato preso dall'Antologia del bicentenario

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]