Il ritorno del dottor X

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Il ritorno del dottor X
Titolo originaleThe Return of Doctor X
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1939
Durata62 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Genereorrore, giallo, fantascienza
RegiaVincent Sherman
SoggettoWilliam J. Makin
SceneggiaturaLee Katz
ProduttoreBryan Foy
Produttore esecutivoHal B. Wallis, Jack L. Warner
Casa di produzioneWarner Bros.
FotografiaSidney Hickox
MontaggioThomas Pratt
MusicheBernhard Kaun
ScenografiaEsdras Hartley
CostumiMilo Anderson, Eugene Joseff
TruccoPerc Westmore
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il ritorno del dottor X (The Return of Doctor X) è un film del 1939 diretto da Vincent Sherman.

È un film horror fantascientifico statunitense con Humphrey Bogart, Rosemary Lane e Wayne Morris. È basato sul racconto breve The Doctor's Secret di William J. Makin pubblicato sul Detective Fiction Weekly il 30 luglio 1938. Nonostante il titolo, Il ritorno del dottor X non è correlato con Il dottor X (Doctor X) del 1932.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, diretto da Vincent Sherman su una sceneggiatura di Lee Katz e un soggetto di William J. Makin (autore del racconto breve), fu prodotto da Bryan Foy[1] per la Warner Bros.[2] e girato nei Warner Brothers Burbank Studios a Burbank, California,[3] dal 24 maggio 1939. Il film doveva originariamente essere interpretato da Boris Karloff ma questi dovette rinunciare per altri impegni.[4]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito con il titolo The Return of Doctor X negli Stati Uniti dal 2 dicembre 1939[5] (première a New York il 23 novembre[4]) al cinema dalla Warner Bros.[2]

Altre distribuzioni:[5]

  • in Danimarca il 13 aprile 1940 (Dr. X vender tilbage)
  • in Svezia il 19 aprile 1940 (Doktor X kommer tillbaka)
  • in Messico il 9 agosto 1940 (El regreso del doctor X)
  • in Portogallo il 3 giugno 1943
  • in Francia il 25 maggio 1945 (Le retour du docteur X)
  • in Germania Ovest il 10 ottobre 1970 (Das zweite Leben des Dr. X, in TV)
  • in Brasile (A Volta do Dr. X e A Volta do Doutor X)
  • in Austria (Die Rückkehr des Dr. X)
  • in Spagna (El regreso del Doctor X)
  • in Venezuela (El regreso del Doctor X)
  • in Grecia (I epistrofi tou dros X)
  • in Italia (Il ritorno del dottor X)

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Morandini il film è un "apoteosi del Kitsch" con un Bogart "impastato di trucco".[6]

Secondo Fantafilm il film è un "falso sequel di Doctor X del 1932" e l'unica nota di rilievo sarebbe rappresentata dalla presenza di Bogart nel ruolo del pazzo assistente di laboratorio assetato di sangue, un ruolo a quei tempi tipico di attori di genere quali Karloff o Lugosi.[7]

Anche secondo Leonard Maltin il film, una storia di fantascienza a basso budget, merita la visione solo per la presenza di Bogart.[8]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Le tagline sono:[9]

  • HE ROSE FROM THE DEAD...TO HAUNT THE LIVING!!!
  • He lives to kill and kills to live!

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 20 giugno 2013.
  2. ^ a b (EN) IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 20 giugno 2013.
  3. ^ (EN) IMDb - Luoghi delle riprese, su imdb.com. URL consultato il 20 giugno 2013.
  4. ^ a b (EN) American Film Institute, su afi.com. URL consultato il 20 giugno 2013.
  5. ^ a b (EN) IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 20 giugno 2013.
  6. ^ MYmovies - Recensione di Morandini, su mymovies.it. URL consultato il 20 giugno 2013.
  7. ^ MYmovies - Recensione di Fantafilm, su mymovies.it. URL consultato il 20 giugno 2013.
  8. ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009[collegamento interrotto], Dalai editore, 2008, p. 1743, ISBN 8860181631. URL consultato il 20 giugno 2013.
  9. ^ (EN) IMDb - Tagline, su imdb.com. URL consultato il 20 giugno 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alan Barbour (a cura di Ted Sennett), Humphrey Bogart - Storia illustrata del cinema, Milano Libri Edizioni, luglio 1975

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]