Il diritto alla pigrizia

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Il diritto alla pigrizia
Titolo originaleLe Droit à la paresse
AutorePaul Lafargue
1ª ed. originale1883
Generesaggio
Lingua originalefrancese

Il diritto alla pigrizia (Le Droit à la paresse, 1883) è un pamphlet di Paul Lafargue, rivoluzionario francese di origini cubane e di ispirazione comunista.

Il testo, scritto dalla sua cella di prigione (nel 1880) e commentato in modo favorevole da Marx, muove un'aspra critica alla strana follia che si è impossessata di uomini e donne della società moderna: l'amore per il lavoro.

Secondo Lafargue, la passione per il lavoro è causa della degenerazione intellettuale tipica delle società capitalistiche, nonché generatrice di miserie individuali e sociali.

A sostegno del diritto all'ozio Lafargue porta un pungente ritratto della società lavoratrice del tempo, alienata da ritmi estenuanti e dal paradosso di macchinari sempre più precisi e veloci che non portano però ad un'effettiva riduzione delle ore di lavoro umane - quasi si volesse competere con la macchina, afferma sarcasticamente l'autore.

Sono inoltre presenti riferimenti alla concezione del lavoro in epoche passate:

«Anche i Greci dell'antichità non provavano che disprezzo per il lavoro: solo agli schiavi era permesso lavorare; l'uomo libero conosceva unicamente gli esercizi corporali e i giochi di intelligenza.»

Diversi sono i dirigenti socialisti che hanno reso omaggio a Lafargue per il pamphlet, divenuto più popolare delle sue pubblicazioni scientifiche.

«Sempre pieno di umorismo, di spirito e di arguzia, è stato un maestro della satira politica, e il suo Diritto alla pigrizia l'ha reso noto e popolare forse più di tutte le sue opere scientifiche.»

«[..] nessuna opera di propaganda socialista è stata tradotta in tante lingue quanto Il diritto alla pigrizia, eccettuato, ovviamente, il Manifesto comunista»

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