Idrazina nitroformiato

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Idrazina nitroformiato
Abbreviazioni
HNF
Nomi alternativi
Nitroformiato di idrazinio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCH5N5O6
Massa molecolare (u)180,080 g/mol
Aspettosolido cristallino giallo
Numero CAS14913-74-7
SMILES
N[NH3+].[O-][N+](=O)[C-]([N+]([O-])=O)[N+]([O-])=O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,91
Solubilità in acquamolto solubile
Indicazioni di sicurezza

Il nitroformiato di idrazinio (sigla commerciale: HNF, da hydrazinium nitroformate) è il sale formato per protonazione dell'idrazina da parte del nitroformio (trinitrometano), contenente cationi idrazinio e anioni nitroformiato, la cui formula è quindi [N2H5]+[C(NO2)3]. [1][2][3] È facilmente solubile in acqua ed altri solventi polari e spesso è trasportata, o anche usata, come soluzione acquosa al 33%.[4]

Ha proprietà esplosive ed è un ossidante energetico. Sono in corso ricerche presso l'Agenzia spaziale europea per studiarne l'uso nei propellenti solidi per razzi.[5][6][7] Tende a produrre propellenti che bruciano molto rapidamente e con un'efficienza di combustione molto elevata e ad alto impulso specifico. È un prodotto chimico di ricerca, costoso e disponibile solo in quantità limitate. Uno svantaggio di HNF è la sua stabilità termica limitata.

Si produce per azione del trinitrometano (o nitroformio, HC(NO2)3), su soluzioni acquose concentrate di idrazina:

N2H4 + HC(NO2)3)  →  [N2H5]+[C(NO2)3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ H. F. R. Schoyer, W. H. M. Welland-Veltman, J. Louwers, P. A. O. G. Korting, A. E. D. M. van der Heijden, H. L. J. Keizers, and R. P. van den Berg, Overview of the Development of Hydrazinium Nitroformate, in Journal of Propulsion and Power, vol. 18, n. 1, 2002, pp. 131-137, DOI:10.2514/2.5908.
  2. ^ P. S. Dendage, D. B. Sarwade, S. N. Asthana & H. Singh, Hydrazinium nitroformate (HNF) and HNF based propellants: A review, in Journal of Energetic Materials, vol. 19, n. 1, 2001, pp. 41-78, DOI:10.1080/07370650108219392.
  3. ^ Dickens, Brian, Crystal structure of hydrazine nitroform [N2H5+C(NO2)3], in Chemical Communications, n. 5, 1967, pp. 246-247, DOI:10.1039/c19670000246.
  4. ^ (DE) Registration Dossier - ECHA, su echa.europa.eu. URL consultato il 30 settembre 2023.
  5. ^ Preparing for the Future, vol. 6, n. 1, European Space Agency, marzo 1996.
  6. ^ Walter Tydon, Minimum Cost Design Launch Vehicle Design/Costing Study TOR-0059(6526-01)2, vol. 2, Background Studies, The Aerospace Corporation, 31 luglio 1970, pp. 4-13, 4-14.
  7. ^ 2nd International Conference on Green Propellants for Space Propulsion (PDF), su esa.int.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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