Idlewild South

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Idlewild South
album in studio
ArtistaThe Allman Brothers Band
Pubblicazione23 settembre 1970
pubblicato negli Stati Uniti
Durata30:47
Dischi1
Tracce7
Genere[1]Southern rock
EtichettaATCO Records (SD 33-342) e Capricorn Records
ProduttoreTom Dowd (eccetto brano: Please Call Home), Joel Dorn (solo brano: Please Call Home)
RegistrazioneMacon al Capricorn Sound Studios; Miami al Criteria Studios; New York al Regent Sound Studios
FormatiLP
The Allman Brothers Band - cronologia
Album successivo
(1971)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[2]
Robert ChristgauB+[3]
The New Rolling Stone Album Guide[4]
Sputnikmusic4.0 (Excellent)[5]
Piero Scaruffi[6]
Ondarock (Disco consigliato)[7]
Dizionario del Pop-Rock[8]
24.000 dischi[9]

Idlewild South è il secondo album del gruppo rock statunitense The Allman Brothers Band pubblicato nel settembre del 1970.

Prodotto da Tom Dowd (tranne un brano, Please Call Home prodotto da Joel Dorn), l'album venne pubblicato il 23 settembre 1970 negli Stati Uniti, dalla Atco Records e dalla Capricorn Records.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'uscita del loro album di debutto nel 1969, l'Allman Brothers Band andò in tour attraverso gli Stati Uniti per promuovere il disco, che comunque vendette poco. Le loro esibizioni, tuttavia, ebbero ottimi riscontri di critica e pubblico e crearono sensazione anche nell'ambiente musicale stesso dove un passa parola tra musicisti ed addetti ai lavori ingrandì sempre più la reputazione della band, tanto che Eric Clapton chiamò Duane Allman a collaborare al suo album del 1970 Layla and Other Assorted Love Songs.

Principalmente a causa degli impegni in tour, Idlewild South venne registrato in maniera graduale nell'arco di cinque mesi in varie città, incluse New York, Miami, e Macon, dove il gruppo risiedeva. Tom Dowd avrebbe già dovuto in precedenza produrre il primo album del gruppo, ma causa impegni personali aveva dovuto rinunciare al lavoro. Il materiale presentato in Idlewild South venne composto durante questo periodo di intenso lavoro e presentato dal vivo. Il titolo dell'album proviene dal soprannome dato dalla band ad uno sgangherato capannone affittato da loro per le prove[10], e per tenerci party sfrenati. Idlewild South contiene due della canzoni più famose del gruppo, Midnight Rider e In Memory of Elizabeth Reed, pezzo richiestissimo durante i concerti.

L'album fallì ancora dal punto di vista commerciale, riscuotendo poco successo (ma il singolo Midnight Rider raggiunse la posizione #19 nella Chart Hot 100 di Billboard[11]). Tuttavia, le vendite iniziarono a salire molto lentamente, grazie alla reputazione dei concerti tenuti dalla band (suonarono in più di 300 concerti solo nel 1970), preparando il terreno per l'enorme successo del successivo At Fillmore East.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato A
  1. Revival – 4:04 (Dickey Betts)
  2. Don't Keep Me Wonderin' – 3:40 (Greg Allman)
  3. Midnight Rider – 3:00 (Greg Allman)
  4. In Memory of Elizabeth Reed – 6:54 (Dickey Betts)

Durata totale: 17:38

Lato B
  1. Hoochie Coochie Man – 4:54 (Willie Dixon)
  2. Please Call Home – 4:00 (Greg Allman)
  3. Leave My Blues at Home – 4:15 (Greg Allman)

Durata totale: 13:09

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Ospite:

Note aggiuntive:

  • Tom Dowd - produttore (eccetto brano: Please Call Home)
  • Joel Dorn - produttore (solo nel brano: Please Call Home)
  • Frank Fenter - produttore esecutivo
  • Registrazioni effettuate al: Capricorn Sound Studios di Macon, Georgia; al Atlantic South-Criteria Studios di Miami, Florida; al Regent Sound Studios di New York City, New York
  • Ron Albert - ingegnere delle registrazioni
  • Howie Albert - ingegnere delle registrazioni
  • Jim Hawkins - ingegnere delle registrazioni
  • Bob Liftin - ingegnere delle registrazioni[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Idlewild South, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 novembre 2015.
  2. ^ (EN) Rovi Staff, Idlewild South, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 settembre 2016.
  3. ^ [1]
  4. ^ da The New Rolling Stone Album Guide di Nathan Brackett with David Hoard, pagina 14
  5. ^ [2]
  6. ^ [3]
  7. ^ [4]
  8. ^ da Dizionario del Pop-Rock di Enzo Gentile & Alberto Tonti, Ed. Baldini & Castoldi, pagina 14
  9. ^ da 24.000 dischi di Riccardo Bertoncelli e Chris Thellung, Zelig Editore, pagina 26
  10. ^ da The Allman Brothers Band: A Complete Guide di Brave Umari, pagina 56
  11. ^ (EN) Midnight Rider by The Allman Brothers Band, su songfacts.com. URL consultato il 10 novembre 2015.
  12. ^ Note di copertina di Idlewild South, The Allman Brothers Band, ATCO Records, SD 33-342, 1970.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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