Hungry Hearts (film 1922)

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Hungry Hearts
Helen Ferguson e Bryant Washburn in una scena del film
Titolo originaleHungry Hearts
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1922
Durata70 min (1.993,39 metri - 7 rulli)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
film muto
Generedrammatico
RegiaE. Mason Hopper
Soggettodai racconti Hungry Hearts di Anzia Yezierska
SceneggiaturaJulien Josephson

Montague Glass (titoli)

ProduttoreSamuel Goldwyn
Produttore esecutivoPaul Bern supervisore
Casa di produzioneGoldwyn Pictures Corporation
FotografiaRobert Newhard
MontaggioRobert Kern
ScenografiaCedric Gibbons
Interpreti e personaggi

Hungry Hearts è un film muto del 1922 diretto da E. Mason Hopper.

Il soggetto del film è tratto dai racconti di Anzia Yezierska sulla vita degli immigrati ebrei nel Lower East Side di New York.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia Levin è fuggita dall'Europa e ha trovato rifugio a New York, dove tutti i componenti della famiglia devono lavorare. Sara trova lavoro come donna delle pulizie e incontra David, nipote del loro padrone di casa Rosenblatt. David si innamora di Sara e le insegna a leggere e scrivere. Non vede l'ora di poter aprire un ufficio legale, essere libero da suo zio e sposare la ragazza. Lo zio interviene a dividere gli amanti, e quindi aumenta senza pietà l'affitto della famiglia Levin. Lo stress fa sì che la madre di Sara diventi temporaneamente isterica e danneggi le pareti dell'appartamento, e Rosenblatt li porta in tribunale. Il giovane avvocato David difende la famiglia contro suo zio. Gli amanti si riuniscono e la famiglia si trasferisce a vivere nei nuovi sobborghi della città, lontani dalle umiliazioni della vita nel ghetto.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu prodotto dalla Goldwyn Pictures Corporation

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito dalla Goldwyn Pictures Corporation, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 26 novembre 1922. Nel luglio 2010, al San Francisco Jewish Film Festival la pellicola è stata presentata in una versione restaurata con il contributo del National Center for Jewish Film, la Samuel Goldwyn Company, e il British Film Institute.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Illustrated Screen Report: Hungry Hearts, in Exhibitor's Trade Review, vol. 13, n. 2, East Stroudsberg, Pennsylvania, Exhibitor's Trade Review, Inc., 9 dicembre 1922, p. 107. URL consultato il 26 ottobre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Patricia Erens, The Jew in American Cinema, Bloomington: Indiana University Press, 1984, p. 80.

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