Hacking Democracy

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Hacking Democracy
Titolo originaleHacking Democracy
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2006
Durata82 min
Generedocumentario

Hacking democracy è un documentario del 2006 girato da Russell Michaels, Simon Ardizzone, Carrillo e Robert Cohen, andato in onda su HBO. Girato nell'arco di tre anni, documenta le investigazioni sulle anomalie e le irregolarità con il voto elettronico, sistema utilizzato in America durante le elezioni del 2000 e del 2004, in particolare nella Contea di Volusia (Florida). Il film mostra i difetti di queste macchine ed in particolare quelle costruite da Diebold Election Systems, il film si conclude drammaticamente in un on-hacking della macchina in uso a Diebold (Leon, Florida).

Nel 2007 Hacking Democracy è stato nominato per un Emmy Award per il miglior giornalismo investigativo.

Difetti dimostrati[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario segue Bev Harris e Kathleen Wynne, regista e direttore associato per il gruppo di controllo elettorale senza scopo di lucro Black Box Voting, nel tentativo di scoprire quanto sarebbe stato possibile alterare i risultati del voto elettronico delle macchine della Diebold Election Systems (ora Premier Solutions elettorale, una consociata interamente controllata da Diebold). Andy Stephenson, un dipendente della Black Box Voting da luglio-dicembre 2004, ha assistito, aiutandosi con i documenti di audit della Volusia, ad Harris che interrogava una macchina di voto in un laboratorio sperimentale, ottenendone un video segreto. Kathleen Wynne ha filmato Harris che trovava dei documenti della macchina di voto in un sacchetto di spazzatura della contea di Volusia ed ha filmato le elezioni nella contea di Cuyahoga dove i lavoratori ammettevano che l'iniziale 3% del riconteggio voti del ballottaggio non erano stati scelti a caso in occasione delle elezioni presidenziali del 2004. Harris e Wynne hanno poi effettuato 5 test di hacking delle macchine di voto aiutati dal Dr. Herbert Thompson e Harri Hursti nel 2005 e 2006. Nel corso del documentario, più metodi di manomissione con le votazioni sono mostrati.

Il primo è attraverso la modifica del file di database che contiene il totale dei voti. Questo è un file standard di Microsoft Access, e può essere aperto con i normali programmi al di fuori del programma di votazione proprietario, senza una password. Alcune giurisdizioni hanno rimosso Microsoft Access, rendendo più difficile la modifica del database, ma Dr. Herbert Hugh Thompson ha dimostrato di poter bypassare questa protezione attraverso un programma di Visual Basic che ricercava una stringa di testo e modificava il file tramite mezzi esterni. Tuttavia, le alterazioni dei risultati in una di queste maniere sarebbero stati scoperti se un ufficiale delle elezioni avesse confrontato i risultati con i nastri di voto delle macchine.[1]

Un'altra tecnica di hacking è stata dimostrata tramite hacking del codice delle schede di memoria delle attuali macchine della Diebold. Questo metodo è stato scoperto da un esperto di sicurezza informatica finlandese Harri Hursti ed è noto come "il Hursti Hack". In questo hack, Harri Hursti trucca i conteggi sottraendo voti (sommando un numero di voti negativo) all'altro candidato. Questi metodi sono stati testati da parte del garante delle elezioni della Florida, Ion Sancho, sul sistema della Diebold di scansione ottica dei voti utilizzati da Tallahassee in tutte le loro elezioni precedenti. Questo metodo ha dimostrato che, contrariamente a una dichiarazione Diebold precedente, una persona che cerca di manipolare i voti potesse farlo solo con la scheda di memoria, non serve intervenire sull'ottica di scansione del sistema di voto o sul software di tabulazione. Il conteggio in questo metodo, con un controllo incrociato tra il sistema di voto a scansione ottica e il software di tabulazione, sembra legittimo, e produce inoltre un falso zero di verificare che la scheda di memoria non abbia già voti al suo interno prima dell'inizio della votazione. A seguito di questa storica hack Ion Sancho ha dichiarato: "Se non avessi saputo cosa stava dietro a questo avrei certificate queste elezioni come un conteggio vero di un voto".[1]

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Anche se nessuno della Diebold Election Systems ha ammesso di aver visto il film ,[2] Il presidente della Diebold, David Byrd ha detto che Hacking Democracy riportava "materiali ed esempi inaccurati", ed ha chiesto che non venisse mandato in onda.[3][4] Le sue critiche erano basate su un film precedente fatto dagli stessi tre registi. La HBO si è rifiutata di rimuovere il documentario. La Diebold ha inoltre scritto una lettera ad HBO riferendosi al famoso cambio di voti 'Hursti Hack' mostrato nel film, affermando: - "Harri Hursti è mostrato mentre attacca una macchina della Diebold in Florida. Il suo attacco si è poi dimostrato essere una farsa completa"

Il segretario di stato californiano ha aperto una sinchiesta commissionata agli scienziati dell'Università di Berkeley per studiare la Hack di Hursti - A pagina 2 del loro rapporto si legge

«L'attacco di Harri Hursti funziona: l'attacco di Mr. Hursti sulla AV-OS è sicuramente vero. Era effettivamente in grado di modificare i risultati elettorali non facendo nulla di più che modificare il contenuto di una scheda di memoria. Non aveva bisogno di nessuna password, nessuna chiave crittograficha, e nemmeno l'accesso a qualsiasi altra parte del sistema di voto, compreso il server di gestione delle elezioni GEMS.»

Una delle obiezioni Diebold per il film è stato di aver omesso di dire che Avi Rubin, un professore di scienza dei computer alla Johns Hopkins University e critico della Diebold, può avere un conflitto di interessi. Rubin a un certo punto possedeva azioni di VoteHere, che vende il software di controllo e sistemi per macchine di voto. Tuttavia, Rubin smaltite le azioni e ritiratosi dal tavolo di consulenza di VoteHere nel mese di agosto 2003, dice che non aveva avuto alcun contatto significativo dopo l'adesione di oltre due anni prima, ad eccezione di ricevere ritagli di stampa di tanto in tanto.[5]

DVD release[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato commercializzato in DVD il 20 marzo, 2007. Esso include scene tagliate, un trailer e biografie regista.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Inside the Shocking HBO Film That Rocks the Voting Process, su TVGuide.com, 2 novembre 2006. URL consultato il 4 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2008).
  2. ^ HBO defends "Hacking" from criticism, Monsters & Critics (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2006).
  3. ^ Michael Janofsky, Diebold demands that HBO cancel documentary on voting machines, Bloomberg News, 31 ottobre 2006. URL consultato il 3 novembre 2006.
  4. ^ Lerer, Lisa, Diebold Gives HBO A Thumbs Down, Forbes, 1º novembre 2006. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2007).
  5. ^ Statement of Avi Rubin on Relationship with VoteHere Inc., su jhu.edu, Johns Hopkins University, 17 agosto 2003. URL consultato il 17 novembre 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Revisioni[modifica | modifica wikitesto]

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