HMAS Australia (1911)

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HMAS Australia
La nave ritratta nel 1914
Descrizione generale
Tipoincrociatore da battaglia
ClasseIndefatigable
In servizio con Royal Australian Navy
Ordine9 dicembre 1909
CantiereJohn Brown & Company, Clydebank
Impostazione26 giugno 1910
Varo25 ottobre 1911
Entrata in servizio21 giugno 1913
Destino finaleradiata il 12 dicembre 1921, affondata il 12 aprile 1924
Caratteristiche generali
Dislocamento18.800 t normale
Lunghezza179,8 m
Larghezza24,4 m
Pescaggio9,2 m
Propulsione4 turbine a vapore tipo Parsons, 31 caldaie a vapore; 44,000 shp (32,811 kW) shp; 4 assi motori
Velocità25 nodi (46,3 km/h)
Equipaggio820
Armamento
Artiglieria
Siluridue tubi lanciasiluri da 18" (530 mm)
Mezzi aerei1 Sopwith 1½ Strutter ed 1 Sopwith Camel, lanciati da una piattaforma (dal 1918)
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La HMAS Australia fu un incrociatore da battaglia della Royal Australian Navy, appartenente alla classe Indefatigable che migliorava la precedente classe Invincible. Entrato in servizio nel giugno del 1913, partecipò alla prima guerra mondiale con la Grand Fleet britannica, in particolare nel settore dell'oceano Indiano e del mare del Nord; dopo la guerra venne messo in riserva per i suoi alti costi di gestione fino al Trattato navale di Washington, che ne segnò la fine definitiva e l'invio alla demolizione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del XX secolo l'Ammiragliato britannico decise che la responsabilità della difesa navale dell'Impero britannico sarebbe stata unificata sotto la Royal Navy[1]. Comunque i Dominion vennero incoraggiati a dotarsi anche di singole unità di squadra che avrebbero servito in destinazioni lontane, ma anche costituito il nucleo di una marina nazionale in tempo di pace.

La nave partecipò alla campagna di caccia allo Squadrone tedesco dell'Asia orientale, incentrato sugli incrociatori corazzati SMS Scharnhorst e SMS Gneisenau, ma il comando navale australiano esitò sempre nel rischiare l'unità in uno scontro diretto con tutto lo squadrone, e quindi tenne la nave sempre ben protetta, fino all'allontanamento dello squadrone verso l'Atlantico e alla sua distruzione nella battaglia delle Falkland.

La nave venne poi inviata in Nord Atlantico in crociere di vigilanza e operazioni nel Mare del Nord, partecipando anche ad esperimenti con gli aerei, imbarcati tramite piattaforme di legno montate sulle torri principali con hangar di tela per ripararo[2]. La nave non partecipò alla battaglia dello Jutland perché in riparazione dopo una collisione con la nave gemella HMS New Zealand. Alla fine della guerra, HMAS Australia venne descritta come «la meno obsolescente della sua classe».[3].

Dopo il suo rientro in Australia l'equipaggio si ammutinò a causa delle pessime condizioni di vita, dovute anche al fatto che la nave era progettata per i climi nordici e non possedeva una ventilazione adeguata ai climi tropicali, e alla durissima disciplina a bordo; i tagli al bilancio successivi alla prima guerra mondiale ne segnarono il passaggio nella riserva e poi il disarmo. La nave venne affondata nel 1924 vicino a Sydney.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frame 2004, p. 71.
  2. ^ Roberts 1997, p. 92.
  3. ^ Jose 1928, p. 284.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri
Articoli di giornale e notiziari
  • Ben Cubby, First Navy Flagship Found off Sydney, in The Sydney Morning Herald, 13 aprile 2007.
  • Ray Jones, A Fall From Favour: HMAS Australia, 1913 to 1924, in Journal of the Australian Naval Institute, vol. 19, n. 3, Campbell, ACT, Australian Naval Institute, 1993, ISSN 0312-5807 (WC · ACNP).
  • Navy Marks 109th Birthday With Historic Changes To Battle Honours, Royal Australian Navy, 1º marzo 2010. URL consultato il 23 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2011).
  • Jan Rüger, Nation, Empire and Navy: Identity Politics in the United Kingdom, in Past & Present, n. 185, Oxford University Press, novembre 2004, pp. 159–88.
  • A Loss More Symbolic Than Material?, in Semaphore, vol. 2004, n. 5, Sea Power Centre Australia, maggio 2004. URL consultato il 24 ottobre 2013.
Riferimenti in linea

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