HD 190664
| HD 190664 | |
|---|---|
  | |
| Classificazione | Gigante[1] arancione |
| Classe spettrale | K0 III |
| Distanza dal Sole | 341 anni luce |
| Costellazione | Aquila |
| Redshift | -0,000007 ± ~ |
| Coordinate | |
| (all'epoca J2000.0) | |
| Ascensione retta | 20h 06m 12,2243s |
| Declinazione | -04° 04′ 41,555″ |
| Lat. galattica | -18,4769° |
| Long. galattica | 037,9200° |
| Dati osservativi | |
| Magnitudine app. | 6,48 |
| Magnitudine ass. | 1,38 |
| Parallasse | 9,57 ± 0,96 mas |
| Moto proprio | AR: 51,59 ± 1,39 mas/anno Dec: -34,88 ± 0,97 mas/anno |
| Velocità radiale | -2,1 ± ~ km/s |
| Nomenclature alternative | |
Coordinate: 
20h 06m 12.2243s, -04° 04′ 41.555″
HD 190664 è una stella gigante[1] arancione di magnitudine 6,48 situata nella costellazione dell'Aquila. Dista 341 anni luce dal sistema solare.
Osservazione[modifica | modifica wikitesto]
Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. Essendo di magnitudine pari a 6,5, non è osservabile ad occhio nudo; per poterla scorgere è sufficiente comunque anche un binocolo di piccole dimensioni, a patto di avere a disposizione un cielo buio.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]
La stella è una gigante[1] arancione; possiede una magnitudine assoluta di 1,38 e la sua velocità radiale negativa indica che la stella si sta avvicinando al sistema solare.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c A. Pereyra, Polarimetry of Li-rich giants, in Astronomy and Astrophysics, vol. 449, n. 1, 2006, pp. 211-222, DOI:10.1051/0004-6361:20054270. URL consultato il 20 marzo 2012.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Dati della stella dall'archivio Simbad, su simbad.u-strasbg.fr.
