Gustavo di Wasaborg

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Gustavo di Wasaborg
Gustavo di Vasaborg – Ritratto di Sébastien Bourdon
NascitaStoccolma, 24 aprile 1616
MorteWildeshausen, 25 ottobre 1653
Religioneluterana
Dati militari
Paese servito Impero svedese
Forza armataEsercito
GuerreGuerra dei trent'anni.
Battaglie
  • Battaglia di Oldendorf
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Gustavo di Vasaborg, o Gustav Gustavson (Stoccolma, 24 aprile 1616Wildeshausen, 25 ottobre 1653), è stato un condottiero svedese.

Arma di Gustavo di Vasaborg

Era figlio illegittimo del re di Svezia Gustavo II Adolfo e della sua amante olandese Margherita Slots o Margherita Cabeliau. Fu condottiero dell'esercito svedese nella guerra dei trent'anni.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bambino intelligentissimo, un vero enfant prodige, già allˈetà di dieci anni sˈiscrisse allˈUniversità di Uppsala. Nel 1630 passò a quella di Wittenberg, insieme al suo precettore (praefectus morum) Hermann Meier von Münzenbrock.[1]

Nellˈottobre del 1632 gli fu assegnato il titolo onorifico di Rector magnificus dellˈUniversità.[2] Non trascorse però molto tempo, che egli si dedicò all'esercito svedese. Nel 1633, appena diciassettenne, egli si distinse nella battaglia di battaglia di Oldendorf e comandò le truppe svedesi che occuparono la diocesi di Osnabrück. Da qui cacciò il principe-vescovo Franz Wilhelm von Wartenberg e si fece nominare dal capitolo, grazie alle pressioni delle truppe svedesi, amministratore. Come i principi-vescovi, egli scelse come sua residenza la rocca di Iburg, ove ancor oggi si può vedere il suo ritratto fra la serie di quelli dei principi-vescovi. Il cartiglio fa notare, che egli presiedette la diocesi

(DE)

«…in Kriegswirren, als noch Bischof Franz Wilhelm lebte, von Januar 1634 bis zum Ende des Jahres 1650.»

(IT)

«…nel caos della guerra, quando era ancora in vita il vescovo Franz Wilhelm, dal gennaio 1634 fino alla fine degli anni 1650»

Dal 1643 risiedette a Vörden.

Nel 1637 fu elevato al livello di nobile come as Vasaborg (di Vasaburg). La cugina Cristina di Svezia nominò il fratellastro conte di Nystad. Nello stesso tempo la sua famiglia fu accettata al numero 6 nella classe comitale della Ritterhaus svedese.

Quando nel 1643 la città di Osnabrück, come parte dei preparativi della pace venne dichiarata città neutrale, egli ne fece ritirare le truppe. A seguito della pace di Vestfalia, egli dovette sgombrare anche il territorio della relativa diocesi, cosa che fece nel 1650. Come indennizzo finanziario gli furono riconosciuti 80.000 talleri, ed ebbe ora la signoria svedese di Wildeshausen e Huntlosen, ove si fece costruire un castello.

Nel 1645 divenne governatore dell'Estonia e nel 1646 consigliere dell'impero. Nel 1649 e 1650 aspirò, senza successo, a divenire ammiraglio della flotta svedese. Rientrato in Germania, morì a Wildeshausen e la sua salma, nell'agosto del 1654[4] fu traslata a Stoccolma ed inumata nella propria cappella mortuaria nella chiesa di Riddarholmen.

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Egli aveva sposato Anna Sofia di Wied (1616–1694), sorella del conte Federico III di Wied.

Dalla coppia nacquero:

  • Cristina (1644–1709), che sposò Wolmar Wrangel.
  • Gustavo (1645- 1646)
  • Carlotta, morta nel 1655
  • Gustavo Adolfo (1653–1732), anch'egli ufficiale, che proseguì la dinastia dei Wasaborg e che sposò Angelica Caterina di Leiningen-Westerburg.
  • Sofia (3 maggio - 8 agosto 1654)

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Gustavo I di Svezia Erik Johansson Vasa  
 
Cecilia Månsdotter Eka  
Carlo IX di Svezia  
Margherita Leijonhufvud Erik Abrahamsson Leijonhufvud  
 
Ebba Eriksdotter Vasa  
Gustavo II Adolfo di Svezia  
Adolfo di Holstein-Gottorp Federico I di Danimarca  
 
Sofia di Pomerania  
Cristina di Holstein-Gottorp  
Cristina d'Assia Filippo I d'Assia  
 
Cristina di Sassonia  
Cristina di Svezia  
 
 
 
 
 
 
 
Margherita Slots  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Matrikel bei Bernhard Weissenborn: Album Academiae Vitebergensis - Jüngere Reihe Teil 1 (1602-1660). Magdeburg 1934, S. 365
  2. ^ (DE) Ulrich Bracher: Gustav Adolf von Schweden: eine historische Biographie. Stuttgart, Berlin, Köln, Mainz: Kohlhammer 1971
  3. ^ (DE) Susanne Tauss:Der Rittersaal der Iburg: zur fürstbischöflichen Residenz Franz Wilhelms von Wartenberg : Beiträge der wissenschaftlichen Tagung vom 7. bis 9. Oktober 2004 auf Schloss Iburg. (Schriftenreihe Kulturregion Osnabrück des Landschaftsverbandes Osnabrück 26), Göttingen: V&R unipress 2007 ISBN 978-3-89971-279-7, S. 359 und Tafel 82
  4. ^ (DE) Christliche Leichpredigt über das früzeitige Eylen aus diesem bösen Leben Des ... Herrn Gustav/ Graffen zu Wasaburgk ... : Welcher im negst abgewichenem Jahre 1653. am 25. Tage Monats Octobris ... eingeschlaffen/ Und als der abgelebter Cörper den 4. Aug. Anno 1654. nacher Stockholm ... abgeführet worden / Gehalten in der Pfarrkirchen zu Hundlosen Von M. Meinhard-Molano, Pastore Prim: zu Wildeshausen/ und des Ministerii Seniore. Oldenburg: Gedruckt bey Henrich-Conrad Zimmer/ HochGräffl: bestalt: Buchdrucker daselbst, 1654 (VD17 23:266575T)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Ludwig Hoffmeyer: Geschichte der Stadt und des Regierungsbezirks Osnabrück in Bildern. Rackhorst, Osnabrück 1904, S. 92-99

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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