Guido di Thouars

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guido di Thouars
Duca di Bretagna
(jure uxoris)
In carica1199 –
1201
(titolo condiviso con la moglie Costanza e il figliastro Arturo I)
PredecessoreCostanza
SuccessoreArturo I
Reggente del Ducato di Bretagna
In carica1203 –
1213
(per la figlia Alice di Thouars)
Altri titoliConte di Richmond
Nascita1161
MorteChemillé, 23 aprile 1213
Luogo di sepolturaAbbazia di Villeneuve a Les Sorinières, Nantes
PadreGoffredo di Thouars
MadreAumou
ConiugiCostanza di Bretagna
Eustachia d'Argenton
Figlidi primo letto:
Alice
Caterina
Margherita (?)
di secondo letto
Pietro
Tommaso
ReligioneCattolicesimo

Guido di Thouars, o di Bretagna; in francese Guy de Thouars (Poitou, ... – Chemillé, 23 aprile 1213), fu duca reggente di Bretagna, dal 1203 alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Guido era il figlio secondogenito del visconte Goffredo di Thouars ( † dopo il 1173) e di Aumou, di cui non si conoscono gli ascendenti (secondo il documento n° XXIV del cartoulaire du bas poitou, il fratello di Guido il primogenito, il visconte di Thouars, Amalrico VII ( † 21 marzo 1226) fece una donazione in cui asserisce di essere fratello di Guido e di essere figlio di Aumou[1] e secondo il documento n° LXXXII del Cartulaire de Saint-Laon de Thouars, sempre il fratello di Guido, Amalrico VII, fece un'altra donazione in suffragio dell'anima del padre, Goffredo[2]).
Goffredo di Thouars era figlio del visconte di Thouars, Amalrico VI ( † 1127) e di Agnese o Matilde du Puy-du-Fou (secondo il documento n° 403 del Cartulaire et chartes de l'abbaye de l'Absie, Archives historiques du Poitou, Tome XXV, il fratello di Goffredo il primogenito, il visconte di Thouars, Guglielmo ( † prima del 1151) fece una donazione in cui asserisce di essere fratello di Goffredo[3] e secondo il documento n° LXXXII del Ex Fragmentis Chronicorum Comitum Pictaviæ, Ducum Aquitaniæ, viene citaio ancora il fratello di Goffreddo, Guglielmo, definito figlio di Amalrico VI[4], mentre, secondo l'abate e storico normanno, del XII secolo, priore dell'abbazia di Bec e sedicesimo abate di Mont-Saint-Michel, Robert de Torigny, Guglielmo, visconte di Thouars, era figlio di Matilde[5]).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Guido viene citato nell'anno 1196 della Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, quando viene ricordato, come fratello del visconte di Thouars, Raimondo ( † dopo il 1130), che all'assedio di Albam Marnam castrum, venne fatto prigioniero dal de re di Francia, Filippo Augusto[6] e, nello stesso paragrafo viene citato anche come futuro marito della Duchessa di Bretagna, Costanza[6].

Infatti, sia secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Guido, nel 1199, si sposò, in prime nozze, con Costanza di Bretagna[7][8] (1161 - 1201), che era stata Duchessa di Bretagna e Contessa di Richmond, ed ora era Duchessa reggente di Bretagna, per conto del figlio minorenne, Arturo.
Costanza, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era l'unica figlia del Conte di Richmond, duca di Bretagna e Conte di Tréguier e di Guingamp, Conan IV[8] e della moglie[7][9], Margherita di Huntingdon, come ci confermano gli Annales de Burton[10].
Costanza era al suo terzo matrimonio; era stata sposata con:

  • Goffredo, figlio del re d'Inghilterra e duca di Normandia, Enrico II, nel 1181[11], anche se Robert de Torigny, lo riporta nel 1182[12]. Nel 1186, Costanza divenne reggente della Bretagna e della contea di Richmond, dopo essere rimasta vedova di Goffredo, a cui aveva dato due figli:
  • Ranulfo, conte di Chester, il 3 febbraio del 1188, come ci confermano gli Annales Cestrienses or Chronicle of the Abbey of St Werburg at Chester[14], a cui aveva portato in dote la contea di Richmond[14]. Questo secondo matrimonio viene confermato anche dalla Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ[7]. La coppia visse separata[15], poiché il marito continuava a vivere in Inghilterra, governando le contee di Chester e Richmond, mentre Costanza viveva in Francia con i figli, governando il ducato di Bretagna. Costanza, secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, ottenne il divorzio, causa adulterio[7], dopo essere stata liberata, in quanto il marito, Ranulfo, nel 1196, l'aveva imprigionata in Normandia, nel castello di Beuvron[15]. A Ranulfo de Blondeville, ancora secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, Costanza non aveva dato figli[7].

Guido rimase vedovo, dopo che Costanza morì di parto, all'età di quarant'anni, nel 1201, come ci confermano anche gli Annales de Burton[16]. La morte i Costanza viene confermata anche dalla Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, che ci informa che fu sepolta nel monastero di Bégard[7] (poi dopo circa 25 anni, i resti furono traslati a Nantes), dall'Ex Chronico Britannico, che indica il giorno della morte (3 settembre)[17], dall'Ex Chronico Britannico Altero, che indica un diverso giorno della morte (5 settembre)[18] ed infine dall'Ex Chronico Ruyensis Cœnobii, che ci informa che morì nei pressi di Nantes[19].
Il figlio avuto da Goffredo, Arturo, dopo la morte della madre, governò direttamente sia il ducato di Bretagna che l'Onore di Richmond.

Nel 1202, secondo i Rotuli litterarum patentium in Turri londinensi asservati (anno 4° Johan), Guido, assieme ai fratelli, Amalrico VII, visconte di Thouars, de Ugo, rese omaggio al re d'Inghilterra, Giovanni[20].

Quando nel 1199 era morto il re re d'Inghilterra e duca di Normandia, Riccardo Cuor di Leone, Filippo II di Francia aveva dato ad Arturo i contadi di Angiò, Maine e Poitou in cambio del giuramento di fedeltà in qualità di vassallo. La sua ascesa al trono, in quanto erede designato di Riccardo[21], venne dunque osteggiata dai nobili inglesi, che temevano la sudditanza dell'Inghilterra entro l'orbita francese: lo zio, il fratello di Riccardo, Giovanni d'Inghilterra si insediò sul trono inglese e sul ducato di Normandia, nell'aprile del 1199. Arturo, benché ancora minorenne, costituiva ai suoi occhi una minaccia e per questo lo fece catturare a Mirabeau, il ragazzo venne quindi portato a Rouen sotto la custodia di Guglielmo de Braose, IV signore di Bramber e lì sparì misteriosamente, probabilmente ucciso[7], nell'aprile del 1203 dopo un anno di detenzione. Dopo la morte di Arturo, anche l'altra figlia di Costanza, Eleonora, venne catturata e rinchiusa nel castello di Corfe[7], dove rimase fino alla morte avvenuta parecchi anni dopo, per cui i baroni Bretoni decisero di affidare il governo del ducato a Guido, reggente per conto della figlia, Alice[22], mentre il titolo di conte di Richmond , coi relativi domini tornava al re d'Inghilterra[22].
Sempre in quell'anno, Guido si sposò, in seconde nozze, con Eustachia d'Argenton ( † dopo il 1244), signora di Chemillé.

Guido si fregiò del titolo di duca di Bretagna, sino alla conquista della Bretagna da parte del re di Francia, Filippo Augusto, che lo privò del titolo di duca, pur mantenendolo nel titolo di reggente (baillistre)[22].

Nel 1209, Guido, secondo le Mémoires pour servir de preuves à l´histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, stipulò un trattato col Conte di Penthièvre, Alano I d'Avaugour che prevedeva il fidanzamento del figlio primogenito di Alano, Enrico, con la figlia primogenita di Guido, Alice di Thouars[23].
In quello stesso anno, Alano, secondo il documento n° LXXIX del Recueil d´actes inédites des ducs et princes de Bretagne, come padre del futuro duca di Bretagna[24], scrisse una lettera di conferma dei suoi titoli e domini ad Andrea Vitreio[25].

Guido morì il 23 aprile 1213[22] e, secondo la Chronique de Guillaume de Nangis, morì a causa della lebbra[26].
Nell'ottobre del 1223, nel giorno della consacrazione della chiesa (fatta costruire dalla moglie, Costanza), la salma venne traslata nell'abbazia di Villeneuve a Les Sorinières, Nantes.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Guido di Thouars, da Costanza ebbe due o tre figlie[15]:

Da Eustachia ebbe due figli[22]:

  • Pietro ( † 1255 circa) citato nelle Mémoires pour servir de preuves à l´histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[30]
  • Tommaso ( † dopo il 1256) citato nelle Mémoires pour servir de preuves à l´histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[30].

Nella cultura[modifica | modifica wikitesto]

Guido di Thouars è un personnagio secondario dei romanzi Le Poids d’une couronne (légende bretonne) (1867-1868) di Gabrielle d’Étampes e A King’s Ransom (2014) di Sharon Kay Penaman e venne accennato a nel romanzo Dans l’Ombre du Passé (2020) di Léa Chaillou.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) cartoulaire du bas poitou, documento n° XXIV, pagina 32
  2. ^ (LA) Cartulaire de Saint-Laon de Thouars, documento n° LXXXII, pagina 71
  3. ^ (LA) Cartulaire et chartes de l'abbaye de l'Absie, Archives historiques du Poitou, Tome XXV, documento n° 403, pagina 59
  4. ^ (LA) Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Fragmentis Chronicorum Comitum Pictaviæ, Ducum Aquitaniæ, pagina 409
  5. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome I, anno 1159, pagina 318
  6. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1196 pagina 873 Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  7. ^ a b c d e f g h i j k (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, pagina 569
  8. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1186 pagina 859 Archiviato il 10 novembre 2014 in Internet Archive.
  9. ^ (LA) Gesta Regis Henrici Secundi Benedicti Abbatis, The Chronicle of the reigns of Henry II and Richard I 1169-1192, anno 1186, pagina 361
  10. ^ (LA) Annales Monastici Vol. I, Annales de Burton, pagina 209
  11. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome II, anno 1182, pagina 104, nota 4
  12. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome II, anno 1182, pagina 104
  13. ^ Malcolm A. Craig, « A Second Daughter of Geoffrey of Brittany », Historical Research, vol. 50, n° 121 (maggio 1977), p. 112-115.
  14. ^ a b (LA) Annales Cestrienses or Chronicle of the Abbey of St Werburg at Chester, anno 1188, pagina 40
  15. ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà bretone - CONSTANCE de Bretagne
  16. ^ (LA) Annales Monastici Vol. I, Annales de Burton, pagina 208
  17. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Chronico Britannico, anno MCCI, pagina 329
  18. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Chronico Britannico Alter, anno MCCI, pagina 330
  19. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Chronico Ruyensis Cœnobii, anno MCCI, pagina 332
  20. ^ (LA) Rotuli litterarum patentium in Turri londinensi asservati (anno 4° Johan, pagina 12
  21. ^ Frederik Maurice Powicke, "Inghilterra: Riccardo I e Giovanni", cap. IV, vol. VI della Storia del Mondo Medievale, 1999, pag 149
  22. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà del Poitou - GUY
  23. ^ (LA) Mémoires pour servir de preuves à l´histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, colonne 812 e 813
  24. ^ (FR) Recueil d´actes inédites des ducs et princes de Bretagne, doc. LXXIX, pag. 152, nota 2
  25. ^ (LA) Recueil d´actes inédites des ducs et princes de Bretagne, doc. LXXIX, pagg. 151 e 152
  26. ^ (LA) Chronique de Guillaume de Nangis, anno 1202, pagina 89
  27. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Fragmentis Chronicorum Comitum Pictaviæ et Aquitaniæ Ducum, pagina 243
  28. ^ Pierre-Hyacinthe Morice, Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, vol. I, p. 129 e 150
  29. ^ http://fmg.ac/Projects/MedLands/BRITTANY.htm#MargueriteChesterMGeoffroyIRohan
  30. ^ a b (LA) Mémoires pour servir de preuves à l´histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, colonne 930 e 931

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • William John Corbett, "Inghilterra 1087 - 1154", cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 56–98.
  • Doris M. Stenton, "Inghilterra: Enrico II", cap. III, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 99–142.
  • Frederik Maurice Powicke, "Inghilterra: Riccardo I e Giovanni", cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 143–197.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Duca reggente di Bretagna Successore
Arturo 12031213 con Alice Alice con Pietro