Guerra dei tre Enrichi

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Disambiguazione – Se stai cercando la guerra del X secolo, vedi Guerra dei tre Enrichi (977-978).
Guerra dei tre Enrichi
parte delle guerre di religione francesi
Data1585 - 1589
LuogoRegno di Francia
EsitoEnrico di Navarra viene incoronato re con il nome di Enrico IV di Francia
Comincia il regno della dinastia Borbone
Schieramenti
Comandanti
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La guerra dei tre Enrichi fu un conflitto che tra il 1585 e il 1589, nell'ambito delle guerre di religione francesi, contrappose per la successione al trono di Francia il campione della Lega cattolica Enrico di Guisa a Enrico di Navarra, portabandiera degli Ugonotti[1], appoggiato dal re francese Enrico III di Valois. Il conflitto terminò in seguito agli assassini di Enrico di Guisa e di Enrico III di Valois e alla successiva proclamazione a re di Francia di Enrico di Borbone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La guerra dei tre Enrichi fu l'atto finale delle guerre di religione francesi. In seguito alla morte di Francesco Ercole di Valois, fratello e designato successore al trono del re Enrico III, il fervente ugonotto Enrico di Borbone divenne il più accreditato erede al trono di Francia[2]. La successione di un sovrano protestante allarmò il re di Spagna Filippo II che decise di appoggiare i cattolici francesi, organizzati nella Lega cattolica e guidati da Enrico di Guisa[2].

Inizialmente il re di Francia Enrico III appoggiava Enrico di Guisa, ma quando l'Invincibile Armata spagnola fu sconfitta dalla flotta inglese, decise di porre fine alle ostilità che dividevano in due il regno facendo assassinare Enrico di Guisa. Il partito cattolico reagì: Jacques Clément, monaco fanatico cattolico, armato dai Guisa uccise lo stesso Enrico III nel 1589; in punto di morte il re francese riconobbe come suo erede Enrico di Borbone[2].

Il papa dichiarò nulla la successione e gli spagnoli intervennero in difesa dei cattolici in Francia, tuttavia Enrico riuscì a prevalere[2]. Prima di entrare a Parigi, roccaforte del cattolicesimo, per l'incoronazione, Enrico di Borbone fu obbligato ad abiurare pubblicamente il calvinismo[2]. Enrico accettò di abbandonare la propria religione (esprimendosi con la famosa frase "Parigi val bene una messa") e venne incoronato col nome di Enrico IV. Sebbene fosse diventato ufficialmente cattolico, concesse al partito ugonotto, con l'editto di Nantes, pari diritti civili rispetto ai cattolici (anche se il cattolicesimo rimaneva la religione di Stato) e alcune roccaforti (chiamate "places de sureté"), tra cui La Rochelle.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Microsoft Encarta 2009. 1993-2008 Microsoft Corporation.
  2. ^ a b c d e "La città dell'uomo. La formazione dell'Europa Moderna 1350-1650 - Marco Fossati, Giorgio Luppi, Emilio Zanette" pag. 260.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]