Guerra bizantino-selgiuchide tra il 1209-1211

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Guerra bizantino-selgiuchide
parte delle guerre bizantino-selgiuchidi
La frammentazione dell'impero bizantino dopo il 1204: l'impero latino (rosso), l'impero di Nicea (blu), l'impero di Trebisonda (viola) e il despotato d'Epiro (verde scuro); i confini sono molto incerti, in più è anche rappresentata l'impero bulgaro (verde chiaro).
Data1209 - 1211
LuogoAntiochia di Pisidia - Valle del Meandro - confine tra i due stati
EsitoVittoria niceana
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Pochi uomini più 800 mercenari latiniSconosciute
Perdite
PesantiPesanti
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La guerra bizantino-selgiuchide fu combattuta tra il 1209 e il 1211, in Asia minore, tra bizantini e turchi selgiuchidi, fu un tentativo infruttuoso per il sultanato di Iconio di conquistare l'impero di Nicea.

Sfondo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la battaglia di Miriocefalo (1176), i bizantini avevano ricevuto numerose sconfitte dai Selgiuchidi. Inoltre nel 1180 morì Manuele I Comneno (1143-1180), l'ultimo grande imperatore bizantino prima della caduta di Costantinopoli nel 1204 mentre pesavano la perdita di Cotieo, Sozopoli e Ancira. Nel 1185 i bizantini subirono una grande invasione, da parte dei normanni, che distrussero gran parte della Grecia, di questa situazione a svantaggio dell'impero bizantino, ne approfittarono gli ungheresi e i bulgari, che invasero i territori bizantini, i bulgari riuscirono a conquistare il nord della Tracia. Nel 1204 la stessa Costantinopoli fu presa, dai crociati durante la quarta crociata e i restanti territori imperiali, vennero divisi in molti piccoli stati. Nacquero così tre stati bizantini, che ognuno rivendicava per sé la corona imperiale bizantina, il despotato d'Epiro in Albania e in Epiro, l'impero di Trebisonda nel Ponto e infine l'impero di Nicea in Asia Minore, che nel 1261 riuscirà a riconquistare Costantinopoli e riprendersi a pieno diritto la corona imperiale bizantina. In queste critiche condizioni, l'impero di Nicea fu attaccato dal sultano d'Iconio Kaykhusraw I (1192-1196; 1205-1211), che riuscì nel 1207 a conquistare la città di Antalya.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Georg Ostrogorsky, Storia dell'Impero bizantino, Milano, Einaudi, 1968, ISBN 88-06-17362-6.
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