Gregorio da Montelongo

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Gregorio da Montelongo
patriarca della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1200 circa a Ferentino
Nominato vescovo1249
Elevato patriarca1251
Deceduto8 settembre 1269 a Cividale del Friuli
 

Gregorio da Montelongo (Ferentino, 1200 circa – Cividale del Friuli, 8 settembre 1269) è stato un patriarca cattolico italiano, patriarca di Aquileia dal 1251 al 1269.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque da Lando di Montelongo, appartenente a una famiglia imparentata con i conti di Segni, cui apparteneva anche papa Innocenzo III[1], cugino del padre. La casata era originaria di Montelongo (map) (territorio tra Ferentino, Fumone e Alatri[2]). Fu dapprima legato papale in Lombardia dal 1238, dove guidò la coalizione delle città guelfe contro l'Imperatore Federico II. Nel 1247 fu inviato da papa Innocenzo IV a Parma per guidare la difesa della città nell'assedio che si concluse nel febbraio dell'anno successivo con la vittoria dei parmigiani. Nel 1251 venne nominato patriarca di Aquileia (anche se per la consacrazione si dovrà attendere il 1256); qui egli guidò la fazione guelfa contro gli alleati di Federico II, in risposta Corrado IV (erede e figlio di Federico II) sobilla i comuni istriani alla rivolta.

Denaro
GREGORI ELECTUS Patriarca in piedi di fronte reggente Vangelo CIVITAS AQUILEGIA Patriarca e Sant'Ermacora in piedi di fronte reggono bastone con croce
AR Denaro (21mm, 1.12 g, 6h)

Gregorio si impegnò inoltre per preservare e rafforzare l'integrità territoriale e spirituale del Patriarcato: partecipò alla crociata contro Ezzelino III da Romano, essendo presente di persona alla difesa di Padova (settembre 1255) e inviando truppe ai crociati fino al 1257; riuscì inoltre ad occupare l'enclave austriaca di Pordenone (1262). Cessata la minaccia rappresentata dai ghibellini e particolarmente da Ezzelino, affrontò il duca di Carinzia Ulrico III e Alberto I di Gorizia, che fece assassinare Alberto da Collice, vicedomino vescovo di Concordia e il suo seguito presso il colle di Medea (1268) e catturò il patriarca a Villanova dello Judrio (frazione di San Giovanni al Natisone) (20 luglio 1267), liberandolo solo il 27 agosto dopo che gli fu garantita l'impunità e ottenendo un accordo di pace (1259).

Gregorio non dimenticò l'affronto ma morì mentre era impegnato nelle operazioni militari contro lo stesso Alberto. Siglò inoltre nel 1268 un accordo con la Serenissima in cui si fissavano i confini delle rispettive pertinenze in Istria, territorio che sarà a lungo conteso fra i due stati. Sul fronte della politica interna il patriarca concesse il castello di Cassacco in feudo alla nobile famiglia di Montegnacco (1254) e un mercato a Tolmezzo (1258).

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Tripoli di Fenicia Successore
Alberto 1249 - 1251 Opizo
Predecessore Patriarca di Aquileia Successore
Bertoldo di Andechs-Merania 1251 - 1269 Filippo di Carinzia
(non confermato dal pontefice)
Predecessore Principe dello Stato patriarcale di Aquileia Successore
Bertoldo di Andechs-Merania 1251 - 1269 Filippo di Carinzia
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