Grassaga

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Grassaga
frazione
Grassaga – Veduta
Grassaga – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Città metropolitana Venezia
Comune San Donà di Piave
Territorio
Coordinate45°40′34″N 12°35′18″E / 45.676111°N 12.588333°E45.676111; 12.588333 (Grassaga)
Altitudinem s.l.m.
Abitanti189[1] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale30027
Prefisso0421
Fuso orarioUTC+1
TargaVE
PatronoSan Giorgio Martire
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Grassaga
Grassaga

Grassaga è una frazione di San Donà di Piave, nella città metropolitana di Venezia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della frazione proviene dall'omonimo canale di origine fluviale che in epoca antica veniva attraversato dalla via Annia; nel 1923, infatti, vennero rinvenuti sullo stesso corso nella località Fiumicino (l'attuale Cittanova) i resti di un ponte romano.

Nel XVI secolo una piccola chiesa dedicata a San Giorgio fu edificata a Grassaga dai Canonici Regolari di Sant'Agostino del Santissimo Salvatore di Venezia. Il 19 giugno 1535 la cappella venne consacrata da Monsignor Vincenzo De Massariis, vescovo titolare di Miletopoli, per incarico del Cardinal Marino Grimani, patriarca di Aquileia e amministratore apostolico di Ceneda. In quegli anni il villaggio era dotato di un cimitero e di un ospizio. Nel 1773 Grassaga fu elevata a parrocchia e passò alle dirette dipendenze del Vescovo di Ceneda.[2]

Grassaga fu comune autonomo dal 1805 al 1807 nel Regno d'Italia napoleonico[3] e parte del territorio comunale di Ceggia fino al 1932. Nello stesso anno, l'area di Grassaga fu inclusa nel comune di San Donà di Piave.[4]

Nel 1955 venne demolita l'antica chiesa, ricostruita fra il 1956 e il 1959 su disegno dell'architetto Luigi Candiani. Il 27 settembre 1959 la nuova chiesa fu consacrata e aperta al culto da Albino Luciani, all'epoca vescovo di Vittorio Veneto.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato ISTAT [collegamento interrotto], su dawinci.istat.it. URL consultato l'11 marzo 2017.
  2. ^ a b Grassaga, su diocesivittorioveneto.it, Diocesi di Vittorio Veneto. URL consultato il 5 marzo 2017.
  3. ^ Cagnazzi, I lidi dei Dogi.
  4. ^ Cagnazzi, San Donà di Piave, p. 57.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dino Cagnazzi, I lidi dei Dogi, San Donà di Piave, 1983.
  • Dino Cagnazzi, San Donà di Piave, Oderzo, Amministrazione comunale di San Donà di Piave, 1995.

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