Gran Premio del Bahrein

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Gran Premio del Bahrein
Sport Automobilismo
CategoriaFormula 1
FederazioneFIA
PaeseBandiera del Bahrein Bahrein
LuogoBahrain International Circuit
OrganizzatoreFédération Internationale de l’Automobile
CadenzaAnnuale
FormulaGran Premio di Formula 1
Storia
FondazioneGP 2004
Numero edizioni20 valevoli per il mondiale
DetentoreBandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen
Ultima edizioneGP 2024

Il Gran Premio del Bahrein (in arabo جائزة البحرين الكبرى?) è una gara automobilistica di Formula 1 che si svolge a partire dal 2004 sul circuito di Manama, costruito per l'occasione nel deserto vicino alla capitale del Bahrein.

Dal 2014 il Gran Premio viene corso in notturna.[1]

La storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime stagioni[modifica | modifica wikitesto]

Sponsorizzato dalla linea aerea Gulf Air sin dal 2004, è stato il primo Gran Premio di Formula 1 corso nel Medio Oriente. Vista la situazione internazionale nell'area le preoccupazioni per la sicurezza sono sempre molto alte, ma durante l'edizione inaugurale gli unici problemi si sono registrati alle vetture che hanno sofferto il clima caldo e secco e la presenza di sabbia. Il problema della sabbia soffiata dal vento sulla pista viene periodicamente risolto trattando l'area circostante il circuito con uno spray adesivo.

Una curiosità è dovuta al fatto che i piloti sul podio non festeggiano col tradizionale champagne, sebbene il consumo di bevande alcoliche sia legale in Bahrein, a differenza di quanto accade nei vicini Qatar e Arabia Saudita. Al posto del vino francese viene utilizzato un tipo di acqua di rose non alcoolica, chiamata Waard.

Con lo spostamento del Gran Premio d'Australia più avanti nel corso nell'anno, il gran premio del Bahrein per la prima volta ha inaugurato la stagione 2006 il 12 marzo. Nella stagione 2010 il gran premio è tornato a essere la prima gara dell'anno.[2] Solo quell'anno inoltre, per celebrare i 60 anni della F1, venne usato il layout riservato alle gare endurance, leggermente più lungo di quello usato solitamente.

Le proteste nel Bahrein e l'annullamento del 2011[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Primavera araba e Sommosse popolari in Bahrein del 2011.

Nel 2011 il gran premio, ancora previsto come gara inaugurale, venne rinviato a causa della critica situazione politica del Paese. Le forti proteste scoppiate nel regno avevano già portato alla cancellazione del primo degli appuntamenti previsti sul Circuito di Manama per la GP2 Asia il 18 e 19 febbraio 2011.[3]

Il capo esecutivo del Circuito Principe Salman ibn Hamad ibn Isa Al Khalifa aveva affermato che sarebbe stato effettuato il massimo sforzo per consentire il regolare svolgimento della gara. Il Vicepresidente del Bahrain Center for Human Rights Nabeel Rajab aveva invece affermato come fosse improbabile una rapida soluzione della crisi. Bernie Ecclestone aveva dichiarato che una decisione in merito alla cancellazione della gara sarebbe dovuta avvenire il 22 febbraio.[4] La cancellazione è stata annunciata il giorno prima, dallo stesso governo del Bahrain.[5]

Secondo alcuni dei manifestanti l'unico motivo che aveva spinto il governo a svolgere dei colloqui con l'opposizione era proprio il timore di non poter organizzare la gara.[6] Diverse polemiche sono scaturite anche nel paddock. Secondo la stampa inglese, la Federazione Internazionale e il suo presidente Jean Todt avevano mostrato un eccesso di cautela nell'affrontare la decisione della soppressione della corsa.[7] La Williams ha poi rivelato di aver comunque valutato l'ipotesi di boicottaggio della corsa prima che la FIA decretasse il rinvio dell'evento.[8]

Ecclestone aveva assicurato che una decisione sull'eventuale recupero della gara sarebbe stata presa in tempi brevi, prima del debutto del campionato a Melbourne, il 27 marzo. Il capo della FOM aveva escluso comunque che il gran premio potesse essere sostituito con una gara da svolgersi su un circuito europeo.[9]

Il consiglio mondiale della FIA dell'8 marzo fissò nel 1º maggio 2011 la data limite entro il quale doveva essere presa una decisione definitiva in merito al reinserimento nel calendario della gara.[10] Successivamente Ecclestone annunciò la volontà di attendere ancora fino al 3 giugno.[11] Il 1º maggio gli organizzatori del gran premio comunicarono che la gara sarebbe rientrata nel calendario nel prossimo futuro, senza specificare però se si sarebbe disputata nel 2011.[12]

Fu avanzata l ipotesi che il gran premio potesse essere disputato a dicembre, spostando anche il Gran Premio di Abu Dhabi, e svolgendo le due gare a una settimana di distanza l'una dall'altra.[13] Un'altra ipotesi prevedeva di disputare il gran premio a ottobre, spostando il Gran Premio d'India al 4 dicembre.[14] Successivamente il Gran Premio venne riproposto come 17ª gara del calendario in data 30 ottobre al posto dell'appuntamento in India spostato all'11 dicembre.[15]

La stampa locale avviò anche una raccolta di firme per sostenere il ritorno della gara nel calendario.[16]

In seguito a questa decisione si levarono alcune critiche e perplessità. Rubens Barrichello, presidente della GPDA espresse la preoccupazione per la sicurezza dei piloti,[17] così come il ministro britannico per lo Sport Hugh Robertson.[18] Anche la FOTA si espresse contro tale decisione.[19]

Infine, a distanza di pochi giorni, gli organizzatori decisero di annullare definitivamente il Gran Premio per la stagione 2011.[20]

La gara è rientrata regolarmente in calendario nel 2012, nonostante diverse organizzazioni internazionali e parti politiche avessero chiesto un nuovo annullamento[21]. A seguito della decisione di reintegrare la corsa, in Bahrain si sono registrate proteste rivolte direttamente alla Formula 1[22] considerata strumento di propaganda politica del regime della casa reale[23]. Force India e Sauber furono successivamente coinvolte in episodi di violenza[24], tuttavia secondo Bernie Ecclestone le squadre non erano l'obiettivo degli attivisti. Nonostante le rassicurazioni della FIA, Force India saltò le prove libere del pomeriggio nella giornata del venerdì per rientrare in anticipo in albergo; ricevendo il giorno seguente una porzione ridotta di inquadrature nel corso delle qualifiche, episodio che fu interpretato in Inghilterra come ritorsione da parte di Bernie Ecclestone per il comportamento del venerdì[25].

Nel campionato 2024 la gara viene corsa per la prima volta di sabato per via del Ramadan[26], e stabilisce lo stesso record di 100 000 spettatori delle edizioni del 2008 e del 2010[27].

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Anno Circuito Pilota Vettura Resoconto
2004 Manama Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2005 Manama Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera della Francia Renault Resoconto
2006 Manama Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera della Francia Renault Resoconto
2007 Manama Bandiera del Brasile Felipe Massa Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2008 Manama Bandiera del Brasile Felipe Massa Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2009 Manama Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn Resoconto
2010 Manama Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2011 Annullato Resoconto
2012 Manama Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria Red Bull Resoconto
2013 Manama Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria Red Bull Resoconto
2014 Manama Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2015 Manama Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2016 Manama Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2017 Manama Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2018 Manama Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2019 Manama Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2020 Manama Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2021 Manama Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2022 Manama Bandiera di Monaco Charles Leclerc Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2023 Manama Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull Resoconto
2024 Manama Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull Resoconto

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Le statistiche si riferiscono alle sole edizioni valide per il campionato del mondo di Formula 1 e sono aggiornate al Gran Premio del Bahrein 2024.

Vittorie per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Vittorie
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 7
2 Bandiera della Germania Mercedes 6
3 Bandiera dell'Austria Red Bull 4
4 Bandiera della Francia Renault 2
5 Bandiera del Regno Unito Brawn 1

Vittorie per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Motore Vittorie
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 7
= Bandiera della Germania Mercedes 7
3 Bandiera della Francia Renault 4
4 Bandiera dell'Austria RBPT 2

Pole position per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Pole
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 6
= Bandiera della Germania Mercedes 6
3 Bandiera dell'Austria Red Bull 5
4 Bandiera della Francia Renault 1
= Bandiera della Germania BMW Sauber 1
= Bandiera del Giappone Toyota 1

Pole position per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Motore Pole
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 6
= Bandiera della Germania Mercedes 6
3 Bandiera della Francia Renault 3
4 Bandiera dell'Austria RBPT 2
5 Bandiera della Germania BMW 1
= Bandiera del Giappone Toyota 1
= Bandiera del Giappone Honda 1

Giri veloci per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore GPV
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 6
2 Bandiera della Germania Mercedes 5
3 Bandiera dell'Austria Red Bull 4
4 Bandiera del Regno Unito McLaren 2
5 Bandiera del Regno Unito Williams 1
= Bandiera del Giappone Toyota 1
= Bandiera della Svizzera Alfa Romeo 1

Giri veloci per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Motore GPV
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 7
= Bandiera della Germania Mercedes 7
3 Bandiera della Francia Renault 2
4 Bandiera del Regno Unito Cosworth 1
= Bandiera del Giappone Toyota 1
= Bandiera del Giappone Honda 1
= Bandiera dell'Austria RBPT 1

Podi per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Podi
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 17
2 Bandiera della Germania Mercedes 16
3 Bandiera dell'Austria Red Bull 10
4 Bandiera del Regno Unito McLaren 4
= Bandiera del Regno Unito Lotus 4
6 Bandiera della Francia Renault 2
= Bandiera del Giappone Toyota 2
8 Bandiera del Regno Unito BAR 1
= Bandiera della Germania BMW Sauber 1
= Bandiera del Regno Unito Brawn 1
= Bandiera dell'India Force India 1
= Bandiera del Regno Unito Aston Martin 1

Podi per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Motore Podi
1 Bandiera della Germania Mercedes 23
2 Bandiera dell'Italia Ferrari 17
3 Bandiera della Francia Renault 9
4 Bandiera del Giappone Honda 4
= Bandiera dell'Austria RBPT 4
6 Bandiera del Giappone Toyota 2
7 Bandiera della Germania BMW 1

Punti per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos.[28] Costruttore Punti
1 Bandiera della Germania Mercedes 402
2 Bandiera dell'Italia Ferrari 351
3 Bandiera dell'Austria Red Bull 319
4 Bandiera del Regno Unito McLaren 146
5 Bandiera del Regno Unito Lotus 72
6 Bandiera dell'India Force India 59
7 Bandiera del Regno Unito Williams 50
8 Bandiera della Francia Renault 48
9 Bandiera degli Stati Uniti Haas 34
10 Bandiera del Regno Unito Aston Martin 27

Punti per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos.[28] Motore Punti
1 Bandiera della Germania Mercedes 651
2 Bandiera dell'Italia Ferrari 415
3 Bandiera della Francia Renault 288
4 Bandiera del Giappone Honda 118
5 Bandiera dell'Austria RBPT 91
6 Bandiera della Svizzera Tag Heuer 28
7 Bandiera del Giappone Toyota 27
8 Bandiera della Germania BMW 24
9 Bandiera del Regno Unito Cosworth 8
10 Bandiera della Malaysia Petronas 2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F1, Gp Bahrein: seconda gara in notturna, su corrieredellosport.it, 22 gennaio 2014. URL consultato il 31 marzo 2019.
  2. ^ Svelato il calendario 2010, su f1.gpupdate.net, 21 settembre 2009. URL consultato il 22 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2009).
  3. ^ Cancellata la prova di Al Sakhir, su italiaracing.net, 17 febbraio 2011. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  4. ^ Ecclestone ha fretta ed entro mercoledì deciderà se far disputare il GP del Bahrain, su italiaracing.net, 18 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  5. ^ Annullato il GP Bahrain di F1, su f1grandprix.motorionline.com, 21 febbraio 2011. URL consultato il 22 febbraio 2011.
  6. ^ (EN) Keith Collantine, Bahrain race postponement rumours grow, su f1fanatic.co.uk, 20 febbraio 2011. URL consultato il 28 febbraio 2011.
  7. ^ Bahrain, il silenzio prolungato della FIA e il conflitto d'interessi di Todt [collegamento interrotto], su grandchelem.it, 23 febbraio 2011. URL consultato il 1º marzo 2011.
  8. ^ Bahrain, la Williams rivela: “L'avremmo boicottato”. Ecclestone apre al recupero [collegamento interrotto], su grandchelem.it, 26 febbraio 2011. URL consultato il 1º marzo 2011.
  9. ^ (FR) Ecclestone veut une décision rapide sur Bahreïn, su motorsport.nextgen-auto.com, 1º marzo 2011. URL consultato il 1º marzo 2011.
  10. ^ Il Bahrain potrà decidere entro maggio se ospitare ancora il GP, su f1grandprix.motorionline.com, 8 marzo 2011. URL consultato il 9 marzo 2011.
  11. ^ F1: Ecclestone, più tempo a Bahrein, su ansa.it, 28 aprile 2011. URL consultato il 28 aprile 2011.
  12. ^ La Formula 1 ritornerà in Bahrain in un “futuro prossimo”, su f1grandprix.motorionline.com, 1º maggio 2011. URL consultato il 2 maggio 2011.
  13. ^ Recupero del Bahrain in dicembre?, su italiaracing.net, 31 marzo 2011. URL consultato il 4 aprile 2011.
  14. ^ (FR) Bahreïn en octobre et l'Inde en décembre ?, su motorsport.nextgen-auto.com, 19 maggio 2011. URL consultato il 19 maggio 2011.
  15. ^ Il Bahrain torna in F.1. Si corre il 30 ottobre, su gazzetta.it, 3 giugno 2011. URL consultato il 3 giugno 2011.
  16. ^ Bahrain pronto ad accogliere il ritorno della Formula 1, su f1grandprix.motorionline.com, 18 maggio 2011. URL consultato il 19 maggio 2011.
  17. ^ Barrichello: "I piloti chiedono sicurezza in Bahrain", su gpupdate.net, 6 giugno 2011. URL consultato il 7 giugno 2011.
  18. ^ Primo ministro GB: Bahrain potrebbe essere un disastro, su gpupdate.net, 6 giugno 2011. URL consultato il 7 giugno 2011.
  19. ^ Formula 1: la FOTA non vuole correre in Bahrain a fine ottobre, su f1grandprix.motorionline.com, 7 giugno 2011. URL consultato il 7 giugno 2011.
  20. ^ Annullato definitivamente il Gp del Bahrein, su tmnews.it, 10 giugno 2011. URL consultato il 10 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  21. ^ L'Inghilterra contro la FIA: “Non andate in Bahrain”. Ecclestone: avanti tutta, su f1web.it. URL consultato il 12 maggio 2012.
  22. ^ Bahrain, dentro il conflitto. Gli attivisti: “La Formula 1 ci uccide”, su f1web.it. URL consultato il 12 maggio 2012.
  23. ^ Da Cuba al Bahrain: se la Formula 1 diventa propaganda politica, su f1web.it. URL consultato il 12 maggio 2012.
  24. ^ Bahrain, le cronache ambigue. Mentre Force India si spaventa e salta le libere, su f1web.it. URL consultato il 12 maggio 2012.
  25. ^ Bahrain, la vendetta di Ecclestone oscura Force India. Le proteste sul web, su f1web.it. URL consultato il 12 maggio 2012.
  26. ^ F1 | Perché i GP del Bahrain e di Arabia si correranno di sabato, su paddocknews24.com, 10 gennaio 2024.
  27. ^ (EN) 2024 Bahrain Grand Prix: Record Race Day Attendance, su f1destinations.com, 3 marzo 2024.
  28. ^ a b c Prime dieci posizioni.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su bahraingp.com.bh. URL consultato il 7 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2004).
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