Gran Premio d'Australia 1990

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Bandiera dell'Australia Gran Premio d'Australia 1990
500º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 16 di 16 del Campionato 1990
Data 4 novembre 1990
Luogo Circuito di Adelaide
Percorso 3,780[1] km
circuito cittadino
Distanza 81 giri, 306,180[1] km
Clima soleggiato[1]
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell
McLaren - Honda in 1:15.671 Ferrari in 1:18.203
(nel giro 75)
Podio
1. Bandiera del Brasile Nelson Piquet
Benetton - Ford
2. Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell
Ferrari
3. Bandiera della Francia Alain Prost
Ferrari

Il Gran Premio d'Australia 1990 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 4 novembre 1990 al Circuito di Adelaide. La gara è stata vinta da Nelson Piquet su Benetton.

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos No Pilota Costruttore Q1 Q2
1 27 Bandiera del Brasile Ayrton Senna McLaren - Honda 1:15.671 1:15.693
2 28 Bandiera dell'Austria Gerhard Berger McLaren - Honda 1:17.431 1:16.244
3 2 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Ferrari 1:17.294 1:16.352
4 1 Bandiera della Francia Alain Prost Ferrari 1:16.365 1:17.021
5 4 Bandiera della Francia Jean Alesi Tyrrell - Ford 1:16.837 1:17.246
6 6 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Williams - Renault 1:17.156 1:17.449
7 20 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Benetton - Ford 1:17.640 1:17.173
8 19 Bandiera del Brasile Roberto Moreno Benetton - Ford 1:17.437 1:18.089
9 5 Bandiera del Belgio Thierry Boutsen Williams - Renault 1:17.596 1:18.112
10 23 Bandiera dell'Italia Pierluigi Martini Minardi - Ford 1:18.235 1:17.827
11 11 Bandiera del Regno Unito Derek Warwick Lotus - Lamborghini 1:19.579 1:18.351
12 25 Bandiera dell'Italia Nicola Larini Ligier - Ford 1:19.567 1:18.730
13 3 Bandiera del Giappone Satoru Nakajima Tyrrell - Ford 1:18.738 1:19.066
14 16 Bandiera dell'Italia Ivan Capelli Leyton House - Judd 1:19.341 1:18.843
15 22 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Scuderia Italia - Ford 1:19.107 1:18.858
16 15 Bandiera del Brasile Maurício Gugelmin Leyton House - Judd 1:19.804 1:18.860
17 8 Bandiera dell'Italia Stefano Modena Brabham - Judd 1:19.861 1:18.886
18 12 Bandiera del Regno Unito Johnny Herbert Lotus - Lamborghini 1:19.091 1:19.185
19 26 Bandiera della Francia Philippe Alliot Ligier - Ford 1:19.202 1:19.835
20 24 Bandiera dell'Italia Gianni Morbidelli Minardi - Ford 1:19.408 1:19:347
21 21 Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro Scuderia Italia - Ford 1:19.476 1:19.609
22 14 Bandiera della Francia Olivier Grouillard Osella - Ford 1:21.047 1:19.722
23 29 Bandiera della Francia Éric Bernard Larrousse - Lamborghini 1:21.489 1:19.858
24 30 Bandiera del Giappone Aguri Suzuki Larrousse - Lamborghini 1:19.970 1:20.235
25 7 Bandiera dell'Australia David Brabham Brabham - Judd 1:20.846 1:20.218
26 17 Bandiera dell'Italia Gabriele Tarquini AGS - Ford 1:21.222 1:20.296
Vetture non qualificate
NQ 9 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Arrows - Ford 1:20.630 1:20.545
NQ 18 Bandiera della Francia Yannick Dalmas AGS - Ford 1:20.630 1:20.545
NQ 10 Bandiera dell'Italia Alex Caffi Arrows - Ford 1:21.101 1:21.609
NQ 31 Bandiera del Belgio Bertrand Gachot Coloni - Ford 1:23.135 1:23.975

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Alla partenza Senna partì benissimo mentre Berger, nonostante un’esitazione, riuscì a stare davanti alle due Ferrari; intanto uno buono spunto di Piquet regalò al pilota brasiliano la quinta posizione. Al 2º passaggio Berger toccò accidentalmente il blocchetto d’accensione della vettura perdendo terreno e lasciando spazio a Mansell mentre Prost cercò di imitare il compagno di squadra ma fu vittima dell’attacco di Piquet in fondo al rettilineo. Dopo 6 tornate la Benetton numero 20 si sbarazzò anche di Berger mentre iniziò un bel duello per la leadership fra Mansell in seconda posizione e il neo campione del mondo.

Il testa a testa andò avanti per 43 giri, poi una sbavatura del “Leone d’Inghilterra” costrinse la Ferrari numero 2 ad una sosta forzata ai box rientrando in quinta posizione. Al secondo posto salì Piquet mentre Prost superò finalmente Berger conquistando virtualmente il terzo gradino del podio. La gara proseguì con Senna comodamente in testa fino al 62º giro, quando per un guasto al cambio la McLaren numero 27 finì contro le barriere in uscita di curva 5. In testa così si ritrovò Piquet, seguito dalle due Ferrari, con Prost davanti a Mansell.

Nelle ultime fasi di gara, l’inglese della Rossa raggiunse e superò Prost alla staccata in fondo al Brabham Straight tentando poi l’assalto al leader del Gran Premio. Nelle azioni finali un doppiaggio alla Brabham di Modena regalano le ultime emozioni: Piquet si preparò a passare il pilota emiliano quando arrivò il ferrarista che, sfruttando la doppia scia, provò ad infilare entrambi; tuttavia Mansell non calcolò bene le distanze e per un soffio non rischiò di centrare il retrotreno della Benetton. L’azione al limite del ferrarista lasciò strada libera a Piquet che andò a vincere la sua 22° vittoria in carriera, davanti alla coppia Ferrari. Punti iridati anche per Berger, Boutsen e Patrese.

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritirato Partenza Punti
1 20 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Benetton - Ford 81 1:49:44.570 7 9
2 2 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Ferrari 81 +3.129 3 6
3 1 Bandiera della Francia Alain Prost Ferrari 81 +37.259 4 4
4 28 Bandiera dell'Austria Gerhard Berger McLaren - Honda 81 +46.862 2 3
5 5 Bandiera del Belgio Thierry Boutsen Williams - Renault 81 +1:51.160 9 2
6 6 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Williams - Renault 80 +1 giro 6 1
7 19 Bandiera del Brasile Roberto Moreno Benetton - Ford 80 +1 giro 8
8 4 Bandiera della Francia Jean Alesi Tyrrell - Ford 80 +1 giro 5
9 23 Bandiera dell'Italia Pierluigi Martini Minardi - Ford 79 +2 giri 10
10 25 Bandiera dell'Italia Nicola Larini Ligier - Ford 79 +2 giri 12
11 26 Bandiera della Francia Philippe Alliot Ligier - Ford 78 +3 giri 19
12 8 Bandiera dell'Italia Stefano Modena Brabham - Judd 77 +4 giri 17
13 14 Bandiera della Francia Olivier Grouillard Osella - Ford 74 +7 giri 22
Ritirato 21 Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro Scuderia Italia - Ford 68 Motore 21
Ritirato 27 Bandiera del Brasile Ayrton Senna McLaren - Honda 61 Cambio/Incidente 1
Ritirato 17 Bandiera dell'Italia Gabriele Tarquini AGS - Ford 58 Motore 26
Ritirato 12 Bandiera del Regno Unito Johnny Herbert Lotus - Lamborghini 57 Frizione 18
Ritirato 3 Bandiera del Giappone Satoru Nakajima Tyrrell - Ford 53 Testacoda 13
Ritirato 16 Bandiera dell'Italia Ivan Capelli Leyton House - Judd 46 Acceleratore 14
Ritirato 11 Bandiera del Regno Unito Derek Warwick Lotus - Lamborghini 43 Cambio 11
Ritirato 15 Bandiera del Brasile Maurício Gugelmin Leyton House - Judd 27 Freni 16
Ritirato 22 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Scuderia Italia - Ford 23 Problema elettrico 15
Ritirato 29 Bandiera della Francia Éric Bernard Larrousse - Lamborghini 21 Cambio 23
Ritirato 24 Bandiera dell'Italia Gianni Morbidelli Minardi - Ford 20 Cambio 20
Ritirato 7 Bandiera dell'Australia David Brabham Brabham - Judd 18 Testacoda 25
Ritirato 30 Bandiera del Giappone Aguri Suzuki Larrousse - Lamborghini 6 Trasmissione 24
NQ 9 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Arrows - Ford
NQ 18 Bandiera della Francia Yannick Dalmas AGS - Ford
NQ 10 Bandiera dell'Italia Alex Caffi Arrows - Ford
NQ 31 Bandiera del Belgio Bertrand Gachot Coloni - Ford

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Piloti al comando: Ayrton Senna 61 giri (1-61); Nelson Piquet 20 giri (62-81)
  • Come tradizione, prima dell'ultima gara della stagione viene scattata una fotografia di tutti i piloti; inoltre viene scattata una fotografia del neo Campione del Mondo Senna insieme ad altri Campioni del passato, tra cui Juan Manuel Fangio. Prost, ancora innervosito dopo l'incidente con Senna al Gran Premio del Giappone, decide di non apparire in nessuna delle due.
  • Questo Gran Premio è stato il 500º nella storia della Formula 1, al netto delle gare non valide per il mondiale disputate tra il 1950 e il 1983.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1990
 

Edizione precedente:
1989
Gran Premio d'Australia Edizione successiva:
1991

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c f1pulse.com. URL consultato il 1º maggio 2009.
  2. ^ a b A causa della regola degli "scarti" nel 1990 solo gli undici migliori risultati fatti segnare dai piloti erano considerati validi nella classifica finale; il quinto posto ottenuto da Alain Prost nel Gran Premio del Canada ed il sesto posto di Nelson Piquet nel Gran Premio del Messico non vengono conteggiati nella classifica del Mondiale Piloti.
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