Gliese 876

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Gliese 876
Rappresentazione artistica del sistema stellare di Gliese 876
ClassificazioneNana rossa
Classe spettraleM4 V[1]
Tipo di variabileBY Draconis
Distanza dal Sole15,24 al (4,672 pc)[1]
CostellazioneAquario
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta22h 53m 16.7s
Declinazione-14° 15′ 49″
Dati fisici
Diametro medio500400 km
Raggio medio~0,36 R
Massa
0,35[1] M
Periodo di rotazione96,7 giorni
Temperatura
superficiale
3480±50 K (media)
Luminosità
0,0124 L
Indice di colore (B-V)1,59
Metallicità75% del Sole
Età stimata~9,9 miliardi di anni
Dati osservativi
Magnitudine app.10,18
Magnitudine ass.11,82
Parallasse212,59±1,96 mas
Moto proprioAR: 960,33 mas/anno
Dec−675,64 mas/anno
Velocità radiale−1,7 km/s
Nomenclature alternative
IL Aquarii, Ross 780, G 156-057, BD-15°6290, GCTP 5546.00, LHS 530, Vys 337, HIP 113020

Coordinate: Carta celeste 22h 53m 16.7s, -14° 15′ 49″

Gliese 876 (conosciuta anche con il nome di Ross 780) è una stella situata a 15,24 anni luce dal Sistema solare.

Si tratta di una nana rossa molto piccola e fredda in confronto al Sole, di cui possiede il 32% della massa, il 36% circa del diametro e appena lo 0,0016% della luminosità. Fu scoperta da Frank Elmore Ross nel 1928.

Le piccole dimensioni e la classe spettrale di tipo M3.5 V ne farebbero una stella molto comune nelle vicinanze del Sole, ma Gliese 876 è anche uno dei sistemi planetari extrasolari conosciuti più vicini.

Distanza e visibilità[modifica | modifica wikitesto]

Gliese 876 è abbastanza vicina al nostro sistema solare. In base alle misurazioni astrometriche del satellite Hipparcos, la stella mostra una parallasse di 212,59 milliarcosecondi[2], che corrisponde ad una distanza di 4,7 pc (15,24 al). Nonostante la vicinanza la stella è così debole da essere invisibile all'occhio nudo e può essere vista solo con l'ausilio di un telescopio.

Il sistema planetario[modifica | modifica wikitesto]

Le prime ipotesi circa l'esistenza di pianeti attorno a questa stella risalgono ai primi anni novanta, ma fu solo nel 1998 che due team di astronomi — uno europeo e l'altro statunitense — annunciarono la presenza di un pianeta di tipo gioviano (Gliese 876 b) orbitante ad appena 0,2 au da essa, con un periodo di soli due mesi. Studi successivi determinarono per questo pianeta una massa pari a circa il doppio di quella di Giove.

Nel 2001 fu scoperto un secondo pianeta (Gliese 876 c), con oltre la metà della massa di Giove, sorprendentemente ancora più vicino alla stella (0,13 au) con un periodo di rivoluzione di un mese lungo un'orbita piuttosto ellittica (e = 0,26).

Risale invece al 2005 la scoperta di un terzo pianeta (Gliese 876 d), ancora più vicino alla stella (appena 0,021 au). Con una massa pari a circa sette volte quella della Terra, al tempo della scoperta era uno dei più piccoli pianeti extrasolari conosciuti e del primo pianeta roccioso ad essere scoperto nelle vicinanze di una stella della sequenza principale. La sua orbita strettissima, che percorre in soli due giorni, lo costringe probabilmente in rotazione sincrona e a mostrare sempre la stessa faccia alla stella, determinando enormi sbalzi di temperatura tra un emisfero e l'altro.

Nel giugno del 2010 avviene la scoperta di un quarto pianeta, Gliese 876 e, che orbita in 124 giorni ad una distanza media dalla stella di 0,33 au e con una massa paragonabile a quella di Urano. Questo pianeta è in risonanza orbitale con Gliese 876 c e Gliese 876 b nel rapporto di 1:2:4, un po' come avviene per le lune di Giove, Io. Europa e Ganimede[3]

Ricerca di pianeti abitabili[modifica | modifica wikitesto]

Alla distanza a cui si trova il secondo pianeta del sistema la temperatura dovrebbe essere tale da favorire lo sviluppo di forme di vita in un eventuale satellite del pianeta, anche se l'orbita fortemente ellittica potrebbe determinare sbalzi di temperatura eccessivi. Tuttavia le nane rosse come Gliese 876 sono spesso soggette a variazioni di luminosità (flare), soprattutto nella gamma dell'ultravioletto, il che potrebbe impedire definitivamente lo sviluppo di forme di vita.

Anche il terzo pianeta, anch'esso un gigante gassoso, si trova nella zona abitabile, seppur sul limite esterno. Ha un'eccentricità orbitale piuttosto bassa a differenza del secondo pianeta e potrebbe avere una luna potenzialmente adatta ad avere acqua liquida in superficie.

Prospetto[modifica | modifica wikitesto]

Segue un prospetto dei componenti del sistema planetario di Gliese 876, in ordine di distanza dalla stella.[1]

PianetaMassaPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàScoperta
d6,91 M1,938 giorni0,021 au0,0822005
c0,76 MJ30,126 giorni0,134 au0,2502001
b2,39 MJ61,082 giorni0,214 au0,0271998
e15,43 M124,4 giorni0,345 au0,042010
Prospetto delle distanze dei pianeti dalla stella centrale

Gliese 876 nella fantascienza[modifica | modifica wikitesto]

In Building Harlequin's Moon, romanzo di Larry Niven e Brenda Cooper del 2005, un gruppo di viaggiatori spaziali, abbandonati nel sistema planetario di Gliese 876, tentano di terraformare il gigante gassoso "Arlecchino" (Harlequin), con l'obiettivo di creare nell'arco di molte generazioni una base tecnologica sufficiente per rifornire di carburante la loro nave e proseguire nella loro destinazione originale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d T. Trifonov et al., The CARMENES search for exoplanets around M dwarfs (PDF), in Astronomy and Astrophysics, vol. 609, A117, gennaio 2018, p. 24.
  2. ^ HIP 113020, su The Hipparcos and Tycho Catalogues, ESA, 1997. URL consultato il 4 August 2006.
  3. ^ Eugenio J. Rivera, Gregory Laughlin, Paul Butler, Steven S. Vogt, Nader Haghighipour e Stefano Meschiari, The Lick-Carnegie Exoplanet Survey: A Uranus-mass Fourth Planet for GJ 876 in an Extrasolar Laplace Configuration, in The Astrophysical Journal, vol. 719, n. 1, luglio 2010, pp. 890-899, Bibcode:2010ApJ...719..890R, DOI:10.1088/0004-637X/719/1/890, arXiv:1006.4244.

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