Giuseppe Faccin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Autoritratto

Giuseppe Gaetano Faccin (Schio, 24 gennaio 1874Vicenza, 18 novembre 1916) è stato un pittore italiano, attivo prevalentemente nell'area di Schio e nella provincia di Vicenza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Faccin, figlio di Agostino e Maria Losco, nonché fratello di don Francesco Faccin, astronomo scledense, ricevette la sua prima educazione a Schio; in giovane età collaborò con il pittore Tommaso Pasquotti[1], in seguito frequentò la Regia Accademia di Venezia conseguendo il Diploma d'onore[2]. A partire dal 1901 Faccin divenne membro della locale commissione d'ornato. Dal 1911 si trasferì presso Vicenza, sposandosi con Regina Simoni nel 1913; padre di due figlie e cagionevole di salute, continuerà a risiedere a Vicenza sino alla morte[1][3].

Tra la fine dell'Ottocento e sino alla prematura scomparsa, Faccin si dedicò alla pittura, prediligendo i soggetti religiosi e dipingendo circa 60 opere su tela e 40 a fresco[2] (tra cui l'Assunzione della Vergine, grande affresco di metri 15 x 5 sulla volta della navata centrale della chiesa parrocchiale di Chiampo, considerato il suo capolavoro[1][2]), ma si distinse anche realizzando ritratti (come quelli di monsignor Alessandro Saccardo e di monsignor Francesco Panciera conservati nella canonica del duomo di Schio[1]), paesaggi e incisioni (acqueforti, puntesecche e monotipie su rame), valorizzate attraverso una mostra collettiva allestita dal museo civico di Vicenza nel 1916[1] e purtroppo in parte disperse. Occasionalmente si dedicò anche al restauro di dipinti[2], in particolare sulle tele presenti nella chiesa di San Giacomo a Vicenza[1].

Giuseppe Faccin morì dopo una lunga malattia nel novembre 1916.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Copia della tela cinquecentesca San Rocco tra gli appestati di Jacopo da Ponte, eseguita nel 1912 per l'altare maggiore della chiesa di San Rocco di Vicenza
  • Gloria di Sant'Ulderico, chiesa parrocchiale di Sant'Ulderico a Creazzo
  • La disputa di Santa Caterina davanti ai giudici e Il martirio di Santa Caterina (1898) e Sposalizio mistico di Santa Caterina, Gesù tra i bambini e Il battesimo di Gesù nel Giordano (1905), chiesa di Santa Caterina di Tretto di Schio
  • San Luigi Gonzaga, Sant'Antonio Abate, Sant'Andrea Teatino e San Carlo Borromeo (1899), chiesa di Santa Maria di Malo
  • dodici tele rappresentanti i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi (fine Ottocento), chiesa di San Michele Arcangelo di Villaga
  • Beata Maria Alacoque e Transito di San Giuseppe, Gesù fra i dottori del tempio e Omaggio dei popoli a Cristo (1900), chiesa di Monte Magrè di Schio
  • Ultima Cena e Sinite parvulos venire ad me (1900), chiesa parrocchiale di Magrè di Schio
  • Gli scledensi incontrano presso San Vito di Leguzzano il corpo di Santa Felicissima Martire (1902), canonica del duomo di Schio
  • La Madonna della Neve, San Carlo Borromeo Transito di San Giuseppe, La cena di Emmaus, Martirio di San Marco, La Gloria di San Marco (1906), chiesa parrocchiale di Conco
  • La Gloria di San Floriano (1906), chiesa parrocchiale di Valle San Floriano di Marostica
  • Sant'Antonio da Padova e San Giovenale inchinati davanti alla Vergine (1907), chiesa parrocchiale di Giavenale di Schio
  • Adorazione dei Magi, L'ultima cena e nove tele riportanti episodi evangelici (1907), chiesa parrocchiale di Altissimo
  • San Carlo Borromeo e San Luigi Gonzaga (1908) e Assunzione della Vergine (1914), chiesa parrocchiale di Chiampo
  • La Gloria di Sant'Andrea (1909), chiesa di Sant'Andrea di Crespadoro
  • Sacro Cuore di Gesù fra due Santi (1911), chiesa parrocchiale di Villaganzerla di Castegnero
  • Ultima Cena e La proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione (1913) chiesa di Canove di Roana
  • Copia di San Rocco tra gli appestati di Jacopo Bassano (1912), chiesa di San Rocco di Vicenza

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f 13° quaderno di Schio - "I Mille - dizionario di personaggi scledensi" - fascicolo I, pp.21-22 - Marchioro, Resentera, Bernardi - Edizioni Menin, 2002
  2. ^ a b c d Scheda su Giuseppe Faccin, su comanducci.it. URL consultato il 14 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2015).
  3. ^ Edoardo Ghiotto, Giorgio Zacchello, Schio, una città da scoprire- L'edilizia sacra, edizione Comune di Schio, 2003

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ignazio Marchioro, Giuseppe Faccin. Pittore scledense (1874-1916), Ed. Menin, Schio, 2008

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN145021156 · ISNI (EN0000 0000 9793 6497 · LCCN (ENno2013130122 · GND (DE142537373 · WorldCat Identities (ENlccn-no2013130122