Giuseppe Brion

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Giuseppe Brion (San Vito d'Altivole, 26 maggio 1909[1][2]Rapallo, 12 settembre 1968[3]) è stato un imprenditore italiano, tra i pionieri dell'industria italiana dell'elettronica di consumo nel dopoguerra, fondatore di Brionvega.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a San Vito d'Altivole, in provincia di Treviso, nel 1909, frequentò l'Istituto Tecnico Industriale "Rossi" di Vicenza, dove nel 1931 conseguì il diploma di perito elettrotecnico.[4][5] In seguito Brion emigrò in Lombardia, dove trovò impiego come operaio, dapprima alla FIMI-Phonola di Saronno e poi alla Radiomarelli di Milano.[5][6]

Nel 1939 cominciò a costruire componenti per radio nel tempo libero, in parte in casa e in parte in una piccola officina che aveva aperto a Monza.[7] Nel 1945, in società con la moglie Onorina e l'ingegner Leone Pajetta, fondò a Milano la BP Radio, ditta specializzata nella produzione di componenti elettronici ed elettrici per le radio, nonché di apparecchi radiofonici completi con il marchio Vega.[1][8]

A partire dagli anni cinquanta la sua impresa si specializzò nella produzione dei televisori, e nel 1963 divenne Brionvega. I prodotti della sua azienda, destinati ad una nicchia di mercato, ebbero un grande successo commerciale in tutto il mondo e divennero noti per il loro particolare design. Per Brion lavorarono i migliori designer dell'epoca come Marco Zanuso, Richard Sapper, i fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Mario Bellini e Franco Albini, assistiti da una squadra di progettisti specializzati.

Brion morì improvvisamente nel 1968 all'età di 59 anni, mentre si trovava a Rapallo.[3] La conduzione della sua impresa passò alla vedova, coadiuvata dal loro figlio Ennio, i quali, poco tempo dopo, in suo onore, commissionarono all'architetto Carlo Scarpa l'edificazione della Tomba Brion all'interno del cimitero della sua cittadina natale.[9][10]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1939 era sposato con Onorina Tomasin, da cui ebbe due figli, Ennio e Donatella.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b De Ruggiero, p. 21.
  2. ^ Carlo Scarpa a Castelvecchio, su archiviocarloscarpa.it. URL consultato il 13 aprile 2021.
  3. ^ a b Morto l'industriale Giuseppe Brion, in Corriere della Sera, 13 settembre 1968, p. 5.
  4. ^ Elenco dei diplomati periti industriali dal 1881 al 1978 (PDF), su exallievirossi.com. URL consultato il 13 aprile 2021.
  5. ^ a b M. V. Alfonsi, Donne al vertice. Incontri con Maria Vittoria Alfonsi, Cappelli, 1975, pp. 31-36.
  6. ^ (EN) M. Byars, The design encyclopedia, Riley, 2004, p. 105.
  7. ^ V. Castronovo (a cura di), I Cavalieri del lavoro. Cent'anni di imprenditoria, Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro, 2001, pp. 583-584.
  8. ^ Inserzione pubblicitaria della BP Radio S.r.l. di Milano pubblicata sulla rivista Radio Industria, n. 121-122, gennaio-dicembre 1946, p. 426
  9. ^ De Ruggiero, pp. 147-150.
  10. ^ Il Cimitero design di Carlo Scarpa per il Signor Brionvega in Veneto, su Il Sole 24 ORE, 28 ottobre 2022. URL consultato il 4 marzo 2023.
  11. ^ G. Torelli, Rina Brion, alta fedeltà, in Epoca, vol. 89, n. 1155, Mondadori, 19 novembre 1972, pp. 156-160.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E. Terenzoni, Carlo Scarpa. I disegni per la Tomba Brion. Inventario, Roma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 2006, ISBN 8837045913.
  • E. De Ruggiero, Brion. La ragione che disegna la forma (Tesi di laurea), Genova, Università degli Studi di Genova, aprile 2020.
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