Giunio Quarto Palladio

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Flavio Giunio Quarto Palladio (latino: Flavius Iunius Quartus Palladius; ... – ...; fl. 408-421) è stato un politico romano dell'Impero romano d'Occidente.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente ad una nobile famiglia, la sua carriera è tramandata da un'iscrizione[1] ritrovata sull'Aventino, a Roma, dove la sua famiglia aveva delle proprietà; l'iscrizione si trova sulla base di una statua eretta a Palladio da parte del fratello.

Fu "pretore e questore candidato", "notario e tribuno" e poi comes sacrarum largitionum. Va probabilmente identificato col Palladio che si trovava a Roma nel tardo 408/inizio 409, in occasione del primo assedio di Alarico.[2] In questa occasione Palladio fu incaricato di raccogliere tra gli aristocratici romani i preziosi per il tributo da pagare ad Alarico, ma non poté trovarne a sufficienza e dovette spogliare i residui ornamenti dei templi pagani dell'Urbe.[3]

Per sei anni, dal 416 al 421, fu Prefetto del pretorio d'Italia, Africa e Illirico; nel 416 tenne anche il consolato, con l'imperatore Teodosio II come collega. Il 30 aprile 418 ricevette una legge promulgata dall'imperatore Onorio, che gli ordinava di espellere i Pelagiani da Roma; insieme ai colleghi Monaceio e Agricola promulgò una editto prefettizio contro i seguaci di Pelagio.

L'iscrizione romana parla anche di quattro missioni come rappresentante del Senato romano, ma non è nota l'occasione di nessuna di queste.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AE 1928, 80; foto dell'iscrizione: [1][collegamento interrotto].
  2. ^ F. Paschoud, Historie nouvelle, III, Paris, pp. 282-283; Santo Mazzarino, Il Basso Impero, Edizioni Dedalo 1980, p. 386.
  3. ^ Zosimo, Storia nuova, v.41.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "Fl. Iunius Quartus Palladius 19", PLRE II, pp. 822–4.
Predecessore Console romano Successore
Imperatore Cesare Flavio Onorio Augusto X,
Imperatore Cesare Flavio Teodosio Augusto VI
416
con Imperatore Cesare Flavio Teodosio Augusto VII
Imperatore Cesare Flavio Onorio Augusto XI,
Flavio Costanzo II