Giuliano Zoso

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Giuliano Zoso

Sottosegretario di Stato all'Università e ricerca scientifica e tecnologica
Durata mandato23 luglio 1989 –
28 giugno 1992
Capo del governoGiulio Andreotti
SuccessoreRossella Artioli

Sottosegretario di Stato alla Pubblica istruzione
Durata mandato15 aprile 1988 –
22 luglio 1989
Capo del governoCiriaco De Mita
PredecessoreAnna Maria Nucci
SuccessoreSaverio D'Amelio
Laura Fincato

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato23 aprile 1992 –
14 aprile 1994
LegislaturaXI
Gruppo
parlamentare
Partito Popolare Italiano - Democrazia Cristiana
CircoscrizioneVeneto
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato5 luglio 1976 –
22 aprile 1992
LegislaturaVII, VIII, IX, X
Gruppo
parlamentare
Democrazia Cristiana
CircoscrizioneIX. Verona
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDC
Titolo di studioLaurea in Lettere
Professioneinsegnante

Giuliano Zoso (Valdagno, 2 febbraio 1942) è un politico italiano, più volte parlamentare e sottosegretario di Stato.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver frequentato da studente l'Università degli studi di Padova e il Collegio universitario don Nicola Mazza ha iniziato la carriera lavorativa come insegnante nella scuola media superiore nella provincia di Vicenza.

Militante, fin da giovane, della Democrazia Cristiana, è stato parlamentare nelle file della DC, alla Camera dei deputati dal 1979 al 1992 e al Senato della Repubblica dal 1992 al 1994. Nell'aprile 1988 è stato sottosegretario alla Pubblica istruzione nel governo De Mita, poi sottosegretario all'Università nei governi Andreotti VI e Andreotti VII fino a giugno 1992.

Dal 1992 al 1994 è stato membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sotto la presidenza del senatore Luciano Radi.

Il 30 marzo 1993 la procura della Repubblica di Verona gli ha inviato un avviso di garanzia per l'ipotesi di reato di corruzione in merito a un'inchiesta sull'assegnazione di appalti per la costruzione dell'autostrada Brescia-Padova[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Verona, avviso di garanzia per il senatore, La Repubblica, 30 marzo 1993

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]