Giovanni Sartori (calciatore)

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Giovanni Sartori
Sartori alla Sampdoria nella stagione 1979-1980
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1989 - giocatore
1991 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1975Milan
Squadre di club1
1975Milan0 (0)
1975-1976Venezia25 (6)
1976-1977Udinese11 (2)
1977-1978Bolzano29 (11)
1978-1979Milan7 (0)
1979-1981Sampdoria45 (11)
1981-1982Cavese26 (6)
1982-1983Arezzo18 (2)
1983-1984Ternana21 (3)
1984-1989Chievo113 (33)
Carriera da allenatore
1989-1991ChievoVice
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giovanni Sartori (Lodi, 31 marzo 1957) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, responsabile dell'area tecnica del Bologna.

Calciatore professionista dalla seconda metà degli anni settanta fino a fine anni ottanta, Sartori ha totalizzato 7 presenze in Serie A, 89 presenze e 19 reti in Serie B e si è laureato Campione d'Italia col Milan nella stagione 1978-1979.

Dopo aver concluso la carriera agonistica al Chievo, è stato per oltre vent'anni direttore sportivo della squadra clivense, divenendo uno dei maggiori artefici del cosiddetto Miracolo Chievo[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Sartori cresce calcisticamente nel Milan, esordisce in prima squadra il 22 giugno 1975 in Juventus-Milan 2-1 di Coppa Italia, entrando nel secondo tempo e segnando una rete. Nella stagione 1975-1976, i rossoneri lo cedono in prestito al Venezia, in Serie C. Coi lagunari segna le prime reti della sua carriera, 6 gol in 25 partite. Nel successivo campionato gioca con l'Udinese, sempre in C, 11 partite segnando 2 reti. Nella stagione 1977-1978 è capocannoniere del Bolzano, 11 marcature in 29 presenze.

Il Milan lo riprende nelle ultime partite di stagione, per impiegarlo in Coppa Italia, dove Sartori segna il gol del pari in Milan-Napoli, 10 maggio 1978[2]. Nel campionato 1978-1979 debutta in Serie A, partecipa alla conquista del decimo scudetto del Milan. Sartori delude le aspettative: in sette partite non segna alcun gol. Da quel momento la carriera di Sartori subisce una significativa flessione. Al termine della stagione i rossoneri lo cedono alla Sampdoria.

Sartori in azione al Milan nella stagione 1978-1979

Sartori gioca coi blucerchiati due stagioni in B. Nella prima (1979-1980) segna 9 reti in 27 partite, nella seconda (1980-1981) 2 sole marcature in 18 presenze. Nella stagione 1981-1982 segna 6 reti con la maglia della Cavese. L'annata successiva è all'Arezzo e disputa il suo ultimo campionato di Serie B 1982-1983,segnando in Milan-Arezzo 2-1. Nel 1983 va alla Ternana, in C1 e segna 3 gol in 21 partite.

Nell'estate del 1984 è acquistato dal Chievo, formazione Interregionale. Al primo campionato in maglia gialloblù segna 11 reti, mentre nella stagione di Campionato Interregionale 1985-1986 dà, con 17 marcature, un contributo per l'approdo in Serie C2. Il campionato Serie C2 1986-1987 è il primo del Chievo nei professionisti: Sartori gioca 28 partite, segna 5 gol, gli ultimi della sua carriera. Nel campionato di Serie C2 1987-1988 scende in campo 19 volte senza segnare. L'annata successiva partecipa alla promozione in Serie C1 dei clivensi nelle vesti di giocatore (9 presenze, nessun gol) e vice del tecnico Gianni Bui.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Ritirato dall'attività agonistica nel 1989, è allenatore in seconda della squadra fino al campionato di Serie C1 1990-1991.

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992, alla scomparsa di Luigi Campedelli di cui era consigliere personale, il nuovo presidente Luca Campedelli lo promuove a direttore sportivo del Chievo. Nel corso degli anni Sartori si impone come uno dei migliori dirigenti sportivi italiani, riuscendo frequentemente ad acquistare giocatori poi rivelatisi fondamentali per la squadra, pur non avendo a disposizione cifre faraoniche; punta inoltre più volte su giocatori dati per finiti o in declino (Corini, Corradi, Perrotta, Marchegiani, Bierhoff) o giovani sconosciuti (Amauri, Barzagli, Legrottaglie, Constant), poi tutti rigenerati dall'ambiente clivense.

Insieme al presidente Campedelli e al tecnico Luigi Delneri, nei primi anni duemila è tra gli artefici del Miracolo Chievo[1] nato con la promozione in Serie A, a cui è seguita la presenza in pianta pressoché stabile del piccolo borgo veronese nella massima categoria nonché la partecipazione ai preliminari di Champions League, due partecipazioni alla Coppa UEFA e la vittoria di un Campionato Primavera. Il 7 luglio 2014, dopo oltre vent'anni nei quadri dirigenziali dei gialloblù, rassegna le proprie dimissioni dal club[3].

Il 1º agosto 2014 viene ingaggiato dall'Atalanta per ricoprire il ruolo di responsabile dell'area tecnica[4]. Contribuirà a due qualificazioni all’Europa League e a tre qualificazioni alla Champions raggiungendo i quarti di finale nel 2019-2020 oltre a due finali di Coppa Italia perse.

Il 31 maggio 2022 diviene responsabile dell'area tecnica del Bologna.[5] Lo stesso anno diventa socio azionario della Clivense, club dilettantesco veronese.[6]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Totale
Comp Pres Reti Pres Reti
1974-1976 Bandiera dell'Italia Milan A 0 0 0 0
1975-1976 Bandiera dell'Italia Venezia C 25 6 25 6
1976-1977 Bandiera dell'Italia Udinese C 11 2 11 2
1977-1978 Bandiera dell'Italia Bolzano C 29 11 29 11
1978-1979 Bandiera dell'Italia Milan A 7 0 7 0
Totale Milan 7 0 7 0
1979-1980 Bandiera dell'Italia Sampdoria B 27 9 27 9
1980-1981 B 18 2 18 2
Totale Sampdoria 45 11 45 11
1981-1982 Bandiera dell'Italia Cavese B 26 6 26 6
1982-1983 Bandiera dell'Italia Arezzo B 18 2 18 2
1983-1984 Bandiera dell'Italia Ternana B 21 3 21 3
1984-1985 Bandiera dell'Italia Chievo D 29 11 29 11
1985-1986 D 29 17 29 17
1986-1987 C2 28 5 28 5
1987-1988 C2 18 0 18 0
1988-1989 C2 9 0 9 0
Totale Chievo 113 33 113 33
Totale carriera 295 74 295 74

Carriera in sintesi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1992-2014: Chievo - Direttore sportivo
  • 2014-2022: Atalanta - Responsabile dell'area tecnica
  • 2022-: Bologna - Responsabile dell'area tecnica

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1978-1979
Paluani Chievo: 1985-1986 (girone C)
Chievo: 1988-1989 (girone B)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Simone Antolini, Il miracolo Chievo. Le mille intuizioni della sua Favola, in L'Arena, 7 luglio 2014, p. 27.
  2. ^ Fonte: il Sito ufficiale del Football Club Bolzano Archiviato il 2 luglio 2007 in Internet Archive.
  3. ^ Clamoroso: Sartori lascia il Chievo, su tggialloblu.it, 7 luglio 2014. URL consultato il 7 luglio 2014.
  4. ^ Giovanni Sartori all'Atalanta, su atalanta.it, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
  5. ^ Giovanni Sartori è il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica, su bolognafc.it, 31 maggio 2022. URL consultato il 31 maggio 2022.
  6. ^ Giovanni Sartori acquista alcune quote della Clivense, su www.seried24.com. URL consultato il 5 marzo 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]