Giovanni Buzzacchi

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Giovanni Buzzacchi
Giovanni Buzzacchi
NascitaMedole, 15 ottobre 1836
MorteMedole, 21 gennaio 1900
Luogo di sepolturaMedole
Dati militari
Paese servitoBandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armataI Mille
Corpo Volontari Italiani
SpecialitàMedico militare
ComandantiGiuseppe Garibaldi
Guerre
Battaglie
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Giovanni Benedetto Buzzacchi (Medole, 15 ottobre 1836Medole, 21 gennaio 1900) è stato un militare e chirurgo italiano, uno dei Mille.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lapide posta sulla casa natale di Giovanni Buzzacchi
Ritratto di Giovanni Buzzacchi eseguito dalla nipote Mimì Quilici Buzzacchi

Di famiglia agiata, figlio di Benedetto e Paola Morandi, Buzzacchi interruppe gli studi di Medicina all'Università degli Studi di Pavia, insieme al concittadino e amico Pietro Scaratti, per partecipare alla spedizione dei Mille.

Durante la sosta a Talamone venne assegnato alla 7ª Compagnia guidata da Benedetto Cairoli, nella quale combatté a Calatafimi, Palermo e Milazzo, anche intervenendo come medico di campo e dando dimostrazioni di grande abilità chirurgica.

«Poi ci rivedremo, se no spero che per tanta causa non piangerete a perdermi.»

Rientrato in famiglia concluse gli studi e si dedicò alla professione medica fino alla nuova chiamata di Garibaldi, nel 1866, che lo volle come medico personale e coordinatore del servizio chirurgico del Corpo Volontari Italiani nella campagna trentina, durante la terza guerra di indipendenza.

Tornato definitivamente alla vita civile, sposò Antonia Beffa, dalla quale ebbe sei figli, e divenne primario dell'ospedale civile di Mantova, incarico che mantenne per oltre vent'anni, dove introdusse precocemente le nuove tecniche igieniche di sterilizzazione degli strumenti chirurgici, comprendendo la fondatezza delle teorie di Louis Pasteur.

Morì nella sua casa natale, pochi mesi dopo il suo ritiro a riposo, disponendo che nella propria bara fosse posta la foto di Garibaldi.

Nell'elenco ufficiale dei partecipanti all'impresa, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre 1878, lo si trova al numero 194.[1]

È il nonno di Mimì Quilici Buzzacchi, madre di Folco Quilici.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia commemorativa dei Mille di Marsala - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco Garibaldini, su liberatiarts.com. URL consultato il 4 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ugo Ceni, Ricordi storici di Medole, Pinci Editore, Roma, 1936
  • Francesco Brigoni, Medole attraverso i tempi, Medole, 1978.
  • Mino Milani e AA. VV., Due di Mille, GAM Editrice, Brescia, 2011
  • Elio Piazza, Giuseppe Caimi, il maestro dei Mille, Rotary Club, Trapani, 2013
  • Stefano Benetti (a cura di), I Leoni di Garibaldi. Garibaldi e i garibaldini delle terre mantovane nelle Collezioni Civiche, Catalogo della Mostra, Skirà, Milano, 2007. ISBN 978-88-6130-470-3
  • Associazione storica medolese (a cura di), Due di Mille, Rudiano, GAM, 2011, ISBN 9-788889-044766.

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