Giovanni Bosi

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Giovanni Bosi
Giovanni Bosi con la maglia dell'Ascoli (1994)
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 170 cm
Peso 67 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra Atalanta (Primavera)
Termine carriera 1º luglio 2004 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1989Cesena
Squadre di club1
1988-1989Cesena0 (0)
1989-1992Modena101 (3)
1992-1995Ascoli99 (0)
1995-1996Bologna33 (2)
1996-1997Cesena32 (1)
1997Ascoli2 (0)
1997-1998Pistoiese27 (1)
1998-2002Treviso120 (2)
2002-2003Faenza12 (1)
2003-2004Forlì14 (0)
Carriera da allenatore
2005-2006TrevisoGiovanili
2006-2009TrevisoPrimavera
2009-2011Pordenone
2013Treviso
2013-2016PalermoPrimavera
2016PalermoInterim
2016-2017PalermoPrimavera
2017-2023AtalantaUnder-17
2023-AtalantaPrimavera
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 4 maggio 2023

Giovanni Bosi (Faenza, 1º ottobre 1969) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico della Primavera dell'Atalanta.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nel Cesena, nel 1989 viene ceduto al Modena in Serie C1 dove alla prima stagione contribuisce alla promozione Serie B, rimanendo poi in gialloblu per altre due stagioni.

Nel 1992 si trasferisce all'Ascoli dove gioca da titolare tre anni in Serie B. Nel 1995 passa al Bologna che aiuta a salire in Serie A, prima di fare ritorno a Cesena (nuovamente in Serie B).

Successivamente farà due esperienze in Serie C1: per alcuni mesi di nuovo ad Ascoli e poi alla Pistoiese. Nel 1998 passa al Treviso dove gioca tre stagioni in Serie B ed una in Serie C1, prima di chiudere la carriera in due squadre romagnole: Faenza in Serie D e Forlì in Serie C2.

Complessivamente ha totalizzato 328 presenze (con 5 reti) in Serie B.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 giugno 2005 ritorna al Treviso come allenatore nel settore giovanile. Il 21 febbraio 2006 con il passaggio di Diego Bortoluzzi alla guida della prima squadra, è promosso ad allenatore della Primavera.[1][2] Nella stagione seguente guida fino ai quarti di finale del campionato primavera. Il 12 luglio 2009 in seguito al fallimento della società, rimane svincolato.

Il 23 settembre viene nominato nuovo allenatore del Pordenone che milita in Serie D, in sostituzione dell'esonerato Massimo Pavanel.[3] Chiude il campionato al 7º posto. Il secondo anno lo chiude al 10º posto.

Il 18 marzo 2013 ritorna al Treviso in Lega Pro Prima Divisione ma questa volta in qualità di allenatore della prima squadra, in seguito all'esonero di Gennaro Ruotolo.[4] Non riesce a evitare la retrocessione in Lega Pro Seconda Divisione della compagine trevigiana.

Il 18 giugno seguente diventa il tecnico della formazione Primavera del Palermo, coadiuvato da Francesco Libro come vice; il suo staff è completato dai confermati Vincenzo Sicignano come allenatore dei portieri e Francesco Sicari in qualità di preparatore atletico.[5] Nello stesso periodo è anche collaboratore di Renzo Ulivieri al settore tecnico di Coverciano.[senza fonte] È confermato nel ruolo per la stagione 2014-2015.[6] Durante la sua avventura sulla panchina rosanero, porta la squadra ogni anno alla fase finale dove raggiunge le semifinali del Torneo di Viareggio 2014. Riesce a valorizzare diversi giocatori siciliani come: Simone Lo Faso, Accursio Bentivegna, Antonino La Gumina, Giuseppe Pezzella, Luca Fiordilino, Roberto Pirrello e Fabrizio Alastra[7]. Il 24 gennaio 2016 siede per la prima volta in panchina della prima squadra ufficialmente come allenatore, a causa del mancato transfer del tecnico rosanero Guillermo Barros Schelotto, che va in panchina in qualità di direttore tecnico. Il Palermo vincerà per 4-1 contro l'Udinese.[8] Il giorno seguente viene scelto Giovanni Tedesco per sedersi sulla panchina per il prossimo incontro, visto ancora il mancato via libera per il tecnico argentino di guidare i suoi uomini.[9] Il 10 febbraio viene nominato ufficialmente primo allenatore della squadra rosanero in quanto la UEFA non ha riconosciuto la validità del patentino da allenatore di Schelotto; il suo vice è proprio Tedesco, che aveva già guidato la squadra nelle precedenti 3 gare in virtù della non ufficialità del tecnico argentino.[10] Dopo soli 5 giorni da tecnico, viene sollevato dall'incarico all'indomani della sconfitta casalinga per 1-3 contro il Torino e sostituito da Giuseppe Iachini, che era stato allenatore della squadra fino alla 12ª gara di campionato.[11] Ritorna così alla guida della Primavera venendo eliminato in finale dalla Juventus al Torneo di Viareggio e ai quarti di campionato dall'Inter. Il 16 giugno rinnova il proprio contratto fino al 2017.[12]

Nell'estate del 2017 diventa allenatore dell'Under-17 dell'Atalanta[13].

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 15 febbraio 2016.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazz.
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
set. 2009-2010 Bandiera dell'Italia Pordenone D 34 14 15 5 CI-D 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 38 15 17 6 39,47 Sub., 7º
2010-2011 D 34 11 9 14 CI-D 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 37 12 10 15 32,43 10º
Totale Pordenone 68 25 24 19 7 2 3 2 75 27 27 21 36,00
mar.-giu. 2013 Bandiera dell'Italia Treviso 1D 6 2 1 3 CI+CI-LP - - - - - - - - - - - - - - 6 2 1 3 33,33 Sub., 17º (retr.)
gen.-mar. 2016 Bandiera dell'Italia Palermo A 2 1 0 1 CI - - - - - - - - - - - - - - 2 1 0 1 50,00 Ad interim
Totale carriera 76 28 25 23 7 2 3 2 83 30 28 25 36,14

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Modena: 1989-1990
Bologna: 1995-1996

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Atalanta: 2019

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Treviso: esonerato Cavasin, il nuovo allenatore è Bortoluzzi, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 21 febbraio 2006.
  2. ^ E Bosi si trova di fronte una bella Primavera, su ricerca.gelocal.it, gelocal.it, 22 febbraio 2006.
  3. ^ Pordenone, esonerato Pavanel. Al suo posto c'è Bosi, su agenziacalcio.it. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2010).
  4. ^ Ufficiale: È Giovanni Bosi l'erede di Gennaro Ruotolo, su venetouno.it, 18 marzo 2013.
  5. ^ Primavera: è Bosi il nuovo tecnico. "Sono molto felice, è una grande chance" Archiviato il 3 novembre 2013 in Internet Archive. Palermocalcio.it
  6. ^ Settore giovanile. Ecco i tecnici per la stagione 2014-2015, su palermocalcio.it. URL consultato il 18 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
  7. ^ Palermo, esordio per il 18enne Alastra: nega il gol a Benassi, Peres e Immobile, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 17 febbraio 2016.
  8. ^ Alessandro Rubino, Palermo, è poker con Schelotto: 4-1 all'Udinese, su Sicilia Today, 24 gennaio 2016. URL consultato il 30 gennaio 2016.
  9. ^ Comunicato della società, su palermocalcio.it, 25 gennaio 2016. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  10. ^ Ufficiale: Palermo, Bosi nuovo allenatore dei rosanero, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 10 febbraio 2016.
  11. ^ Lettera del Presidente, su palermocalcio.it, 15 febbraio 2016. URL consultato il 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2016).
  12. ^ Palermo, rinnovo per Bosi fino al 2017, su alfredopedulla.com, 16 giugno 2016.
  13. ^ Ritorna la squadra Berretti, Bosi nuovo tecnico dell'U17, su atalanta.it. URL consultato il 28 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2017).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]