Giovanna Albertini

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Giovanna Albertini (Roma, XVIII secolo – ...) è stata una cantante italiana. Calcò le scene di teatri italiani e stranieri.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanna Albertini contralto, si esibì con i migliori interpreti.

Nel 1703 fu a Firenze nell'Arminio di Alessandro Scarlatti, con il tenore Gaetano Borghi e il castrato Nicolini nel ruolo del protagonista. Giovanna Albertini si esibì come primadonna, nel ruolo di Thusnelda. Debuttò a Venezia per il carnevale del 1708, nel ruolo della protagonista dell'Astarto di Tomaso Albinoni e esibì con la famosa Santa Stella, e i castrati Senesino e Cortona.

Nel 1712-13 è a San Giovanni Grisostomo che canta, con Durastanti, Bartolomeo Bartoli, Scarabelli e Paita in diverse opere di Antonio Lotti (tra cui Porsena ) e Pollarolo ( L'Infedeltà punita). Giovanna fu richiesta anche a Napoli: il contralto partecipò a L'amor volubile e tiranno di Alessandro Scarlatti nel 1709; nel 1710 cantò nella La Principessa fedele , dove interpretò Cunegonda, con il tenore Chiccheri e il castrato Francesco De Grandis. Appare anche in Flavio Anicio Olibrio de Porpora.[2]

Nel 1715 Giovanna Albertini ritrova Scarabelli con Pietro Casati a Ferrara, in La caccia di Chelleri in Etolia, e canta Il Tartaro nelle Cina di Frascesco Gasparini a Reggio Emilia, con un cast magnifico. Nel 1718 è Sabina in Lucio Papirio a Bologna.

Infine, Giovanna Albertini fu chiamata alla corte degli Assia-Kassel: dal 1718 al 1729 vi fu prima donna ed è probabile che vi concluse la sua carriera. Nel 1722 dopo il suo ritiro, ritornò in Italia.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Suo fratello era Michele Albertini, il celebre Momoletto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Albertini, Giovanna, detta la Romanina, su treccani.it.
  2. ^ Quell'usignolo, su www.quellusignolo.fr. URL consultato il 28 agosto 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]