Giorgio Guglielmo di Brandeburgo

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Giorgio Guglielmo di Brandeburgo
Mathias Czwiczek, Ritratto di Giorgio Guglielmo di Brandeburgo, 1635-1640 circa.
Principe elettore di Brandeburgo
Duca di Prussia
Stemma
Stemma
In carica23 dicembre 1619 –
1º dicembre 1640
PredecessoreGiovanni Sigismondo
SuccessoreFederico Guglielmo I
TrattamentoSua Altezza Serenissima
Altri titoliArci-ciambellano del Sacro Romano Impero
Duca di Kleve
Conte di Mark
Conte di Ravensberg
NascitaBerlino, 13 novembre 1595
MorteKönigsberg, 1º dicembre 1640 (45 anni)
Luogo di sepolturaCattedrale di Königsberg
Casa realeHohenzollern
PadreGiovanni Sigismondo di Brandeburgo
MadreAnna di Prussia
ConsorteElisabetta Carlotta del Palatinato-Simmern
FigliLuisa Carlotta
Federico Guglielmo
Edvige Sofia
Giovanni Sigismondo
ReligioneCalvinismo
Firma

Giorgio Guglielmo di Hohenzollern (Berlino, 13 novembre 1595Königsberg, 1º dicembre 1640) fu Margravio e principe elettore di Brandeburgo e Duca di Prussia (1619-1640).

Principato di Brandeburgo
Hohenzollern

Federico I
Nipoti
Federico II
Alberto III
Giovanni I
Gioacchino I
Gioacchino II
Giovanni Giorgio
Figli
Gioacchino Federico
Figli
Giovanni Sigismondo
Giorgio Guglielmo
Federico I Guglielmo
Federico III
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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio del Margravio Giovanni Sigismondo di Brandeburgo e di Anna di Prussia. Il suo regno fu segnato dalle vicende della Guerra dei Trent'anni. Nel 1619 Giorgio Guglielmo ereditò la Marca di Brandeburgo e il Ducato di Prussia. Durante la guerra dei trent'anni egli tentò di mantenersi neutrale tra le forze cattoliche del Sacro Romano Impero e quelle dei principati protestanti[1]. Dal momento che sua sorella Maria Eleonora del Brandeburgo era Regina di Svezia, Giorgio Guglielmo dovette destreggiarsi tra le richieste di assistenza dal cognato protestante, il Re Gustavo II Adolfo di Svezia e i propri consiglieri tra i quali spiccavano, su un fronte, i protestanti e sull'altro, il proprio Cancelliere, il cattolico Conte Adam von Schwarzenberg.

Malgrado il suo proposito di neutralità, venne costretto dal cognato Gustavo Adolfo ad unirsi alle forze protestanti nel 1631. Il suo governo fu ad ogni modo spossato e inconcludente, dal momento che anche tutti gli affari di governo del Brandeburgo-Prussia erano stati lasciati completamente nelle mani di Schwarzenberg e il paese soffrì largamente a causa della guerra. Protestanti e cattolici si scontrarono su questi terreni, derubando, incendiando e decimando la popolazione.

Con la morte del cognato, avvenuta nel 1632, Giorgio Guglielmo rimase schierato con gli svedesi sino alla loro sconfitta nella Battaglia di Nördlingen, il 6 settembre 1634. Giorgio Guglielmo ritornò quindi nel Brandeburgo quando venne siglata la Pace di Praga con l'Imperatore Ferdinando II il 30 maggio 1635. Lasciando Schwarzenberg incaricato del governo, Giorgio Guglielmo si ritirò nel 1637 nella vicina regione del Ducato di Prussia dove visse quasi confinato sino alla propria morte, avvenuta a Königsberg nel 1640. Gli succedette il figlio Federico Guglielmo[1].

Sulla politica di Giorgio Guglielmo[modifica | modifica wikitesto]

Incisione raffigurante Giorgio Guglielmo del Brandeburgo

Giorgio Guglielmo è considerato un governante debole e poco volitivo. Da un lato era impegnato con l'imperatore cattolico Ferdinando II, dall'altro era legato dal matrimonio della sorella con il re svedese Gustavo II Adolfo, condividendone la stessa denominazione protestante. Così gettò nel caos il suo Paese attraverso la sua politica che oscillava da una parte e dall'altra dei due campi di battaglia. Wallenstein ebbe a dire:

(DE)

«Will der Herr Kurfürst noch für andere interzedieren (eintreten)! Er sollte froh sein, wenn er sein eigenes Land behält»

(IT)

«L'Elettore interverrà, ovvero intercederà, per gli altri! Dovrebbe essere felice se mantiene il suo paese»

Il suo pronipote, Federico il Grande, più tardi, scrisse di lui che visse in un periodo sfortunato, se è vero che Giorgio Guglielmo non guidò mai un'armata, prima che i combattenti della Guerra dei Trent'anni distruggessero le sue terre, dove i risultati negativi poterono essere visti anche molti anni dopo.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, nel 1616, Elisabetta Carlotta di Wittelsbach-Simmern (1597-1660), figlia di Federico IV Elettore Palatino. Ebbero quattro figli:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni Giorgio di Brandeburgo Gioacchino II di Brandeburgo  
 
Maddalena di Sassonia  
Gioacchino Federico di Brandeburgo  
Sofia di Legnica Federico II di Legnica  
 
Sofia di Brandeburgo-Ansbach  
Giovanni Sigismondo di Brandeburgo  
Giovanni di Brandeburgo-Küstrin Gioacchino I di Brandeburgo  
 
Elisabetta di Danimarca  
Caterina di Brandeburgo-Küstrin  
Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel Enrico V di Brunswick-Lüneburg  
 
Maria di Württemberg  
Giorgio Guglielmo di Brandeburgo  
Alberto I di Prussia Federico I di Brandeburgo-Ansbach  
 
Sofia di Polonia  
Alberto Federico di Prussia  
Anna Maria di Brunswick-Lüneburg Eric I di Brunswick-Lüneburg  
 
Elisabetta di Brandeburgo  
Anna di Prussia  
Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg Giovanni III di Kleve  
 
Maria di Jülich-Berg  
Maria Eleonora di Jülich-Kleve-Berg  
Maria d'Austria Ferdinando I d'Asburgo  
 
Anna Jagellone  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Klein.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hans Bentzien, Unterm Roten und Schwarzen Adler, Berlino, Volk & Welt, 1992, ISBN 3-353-00897-7.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Principe Elettore di Brandeburgo
Duca di Prussia
Arci-ciambellano del Sacro Romano Impero
Successore
Giovanni Sigismondo 23 dicembre 1619 – 1º dicembre 1640 Federico Guglielmo I
Controllo di autoritàVIAF (EN15152863 · ISNI (EN0000 0001 1599 2354 · BAV 495/130830 · CERL cnp00871124 · LCCN (ENn84113597 · GND (DE102116156 · WorldCat Identities (ENlccn-n84113597