Giorgio Bertin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giorgio Bertin, O.F.M.
vescovo della Chiesa cattolica
Mons. Bertin durante una conferenza il 25 febbraio 2010
 
TitoloGibuti
Incarichi attualiVescovo emerito di Gibuti (dal 2024)
Incarichi ricoperti
 
Nato28 dicembre 1946 (77 anni) a Galzignano Terme
Ordinato presbitero7 giugno 1975
Nominato vescovo13 marzo 2001 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo25 maggio 2001 dall'arcivescovo Silvano Maria Tomasi, C.S. (poi cardinale)
 

Giorgio Bertin (Galzignano Terme, 28 dicembre 1946) è un vescovo cattolico italiano, dal 13 gennaio 2024 vescovo emerito di Gibuti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio Bertin è nato a Galzignano Terme, provincia e diocesi di Padova, il 28 dicembre 1946.

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il 7 giugno 1975 per l'Ordine dei frati minori.

Il 29 aprile 1990 è stato nominato amministratore apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis di Mogadiscio, a seguito dell'assassinio del vescovo francescano Pietro Salvatore Colombo, avvenuto il 9 luglio 1989.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 marzo 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Gibuti, lasciandolo al contempo amministratore apostolico di Mogadiscio;[1] è succeduto a Georges Marcel Émile Nicolas Perron, dimissionario per raggiunti limiti d'età. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il successivo 25 maggio, nella cattedrale di Nostra Signora del Buon Pastore a Gibuti, per imposizione delle mani di Silvano Maria Tomasi, arcivescovo titolare di Asolo e nunzio apostolico a Gibuti, assistito dai co-consacranti Marco Dino Brogi, arcivescovo titolare di Cittaducale e delegato apostolico in Somalia, e Georges Marcel Émile Nicolas Perron, vescovo emerito. Durante la stessa celebrazione ha preso possesso della diocesi.

Il 13 gennaio 2024 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Gibuti, presentata per raggiunti limiti di età;[2] gli è succeduto, anche nell'incarico di amministratore apostolico di Mogadiscio,[3] Jamal Boulos Sleiman Daibes, fino ad allora vescovo titolare di Patara ed ausiliare di Gerusalemme dei Latini.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Djibouti (Repubblica di Djibouti) e nomina del successore, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 4 aprile 2001. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  2. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e nomina del Vescovo di Djibouti (Repubblica di Djibouti), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 13 gennaio 2024. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  3. ^ Un messaggio di gratitudine da parte di Mons. Jamal Daibes, su Patriarcato Latino di Gerusalemme, 13 gennaio 2024. URL consultato il 13 gennaio 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Amministratore apostolico di Mogadiscio Successore
Pietro Salvatore Colombo, O.F.M.
(vescovo)
29 aprile 1990 – 13 gennaio 2024 Jamal Boulos Sleiman Daibes
Predecessore Vescovo di Gibuti Successore
Georges Marcel Émile Nicolas Perron, O.F.M.Cap. 13 marzo 2001 – 13 gennaio 2024 Jamal Boulos Sleiman Daibes