Gianluca Masi

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Asteroidi scoperti[1][2]: 27
10931 Ceccano 16 febbraio 1998
20433 Prestinenza 14 febbraio 1999
20513 Lazio[3] 10 settembre 1999
21661 Olgagermani settembre 1999
21685 Francomallia 11 settembre 1999
21799 Ciociaria[3] 1º ottobre 1999
25337 Elisabetta 6 agosto 1999
40409 Taichikato 6 settembre 1999
49501 Basso 13 febbraio 1999
65487 Divinacommedia 9 febbraio 2003
66458 Romaplanetario 22 agosto 1999
73453 Ninomanfredi[3] 13 luglio 2002
74625 Tieproject[3] 10 settembre 1999
98722 Elenaumberto 22 dicembre 2000
101902 Gisellaluccone 3 settembre 1999
145820 Valeromeo 15 ottobre 1998
216591 Coetzee 21 luglio 2002
243637 Frosinone 8 ottobre 1999
269762 Nocentini 4 ottobre 1999
435127 Virtelpro 14 marzo 2007

Gianluca Masi (Frosinone, 22 gennaio 1972) è un astrofisico e divulgatore scientifico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È curatore scientifico del Planetario e museo astronomico di Roma e nel 2006 ha fondato il Virtual Telescope Project, di cui è il responsabile scientifico.

Fino al 2022, Masi compie regolarmente osservazioni dall'osservatorio Bellatrix di Ceccano in Italia, fondato nel 1997. Successivamente, a gennaio 2023 trasferisce i suoi strumenti nel comune di Manciano, nella Maremma grossetana, sotto uno dei cieli migliori della Penisola. Il Minor Planet Center gli accredita la scoperta di 25 asteroidi, effettuate tra il 1998 e il 2003, di cui parte in collaborazione con Franco Mallia e René Michelsen. La sua attività scientifica riguarda principalmente oggetti near-Earth, i pianeti extrasolari e le variabili cataclismiche.

Masi è il responsabile del Programma T3, un gruppo di ricerca di comete tra gli asteroidi della fascia principale.

Nel 2004, con Franco Mallia e Roger Wilcox, ha scoperto che l'oggetto 2004 TU12, inizialmente ritenuto un asteroide dai suoi scopritori, era invece una cometa.[4][5][6].

Nel 2007 è stato uno dei coscopritori degli esopianeti XO-2N b[7] e XO-3 b.

Nel 2015 è stato uno dei coscopritori di ASASSN-15lh[8], la più luminosa supernova mai scoperta nella storia.

Tra i risultati che hanno contribuito alla notorietà di Masi vi è stato anche uno studio del dipinto Notte stellata sul Rodano di Vincent van Gogh per determinarne la data e modalità di realizzazione in base alla posizione delle stelle dipinte.[9]

Gli è stato dedicato l'asteroide 21795 Masi [10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lista alfabetica degli scopritori di asteroidi, su minorplanetcenter.org, IAU Minor Planet Center. URL consultato il 10 agosto 2021.
  2. ^ Dati aggiornati al 10 agosto 2021. Nell'elenco appaiono solamente gli asteroidi con denominazione definitiva
  3. ^ a b c d In collaborazione con Franco Mallia
  4. ^ (EN) IAUC 8436: P/2004 TU_12; 2004fu
  5. ^ (EN) MPEC 2004-W16 : COMET P/2004 TU12 (SIDING SPRING)
  6. ^ (EN) Cometary activity found on asteroidal object 2004 TU12
  7. ^ Christopher J. Burke et al., XO-2b: Transiting Hot Jupiter in a Metal-rich Common Proper Motion Binary, in The Astrophysical Journal, vol. 671, n. 2, 2007, pp. 2115–2128, Bibcode:2007ApJ...671.2115B, DOI:10.1086/523087, arXiv:0705.0003.
  8. ^ Subo Dong et al., ASASSN-15lh: A highly super-luminous supernova, in Science, vol. 351, n. 6270, 2016, pp. 257–260, DOI:10.1126/science.aac9613, arXiv:1507.03010.
  9. ^ Andrea Bettini, Nelle stelle la storia di un quadro "Van Gogh lo ha dipinto così", su repubblica.it, La Repubblica. URL consultato il 6 luglio 2011.
  10. ^ (EN) M.P.C. 42679 del 9 maggio 2001

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]