Gian Piero Gasperini

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Gian Piero Gasperini
Gasperini alla guida dell'Atalanta nel 2019
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 177 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra Atalanta
Termine carriera 1993 - giocatore
Carriera
Giovanili
1967-1977Juventus
Squadre di club1
1976-1977Juventus0 (0)
1977-1978Reggiana16 (0)
1978Juventus0 (0)
1978-1983Palermo128 (11)
1983-1984Cavese34 (2)
1984-1985Pistoiese34 (4)
1985-1990Pescara160 (21)
1990-1991Salernitana35 (1)
1991-1993Vis Pesaro61 (3)
Carriera da allenatore
1994-2003JuventusGiovanili
2003-2006Crotone
2006-2010Genoa
2011Inter
2012-2013Palermo
2013-2016Genoa
2016-Atalanta
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 26 gennaio 2024

Gian Piero Gasperini (Grugliasco, 26 gennaio 1958) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico dell'Atalanta.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È sposato, ed è padre di due figli. Il 10 settembre 2019 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Bergamo;[1] il 27 novembre successivo ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Sauze d'Oulx, in provincia di Torino.[2]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

I moduli di cui fa uso più spesso sono 3-4-3, 3-4-2-1 e 3-4-1-2; raramente utilizza anche il 3-5-2. Nella stagione 2021-2022 ha più volte impiegato il 4-2-3-1, anche per via dei tanti infortuni nel corso della stagione. Il suo stile di gioco è basato sul possesso palla, sulla duttilità dei centrocampisti e gioco sulle fasce.[3][4] Ha dichiarato ai giornalisti di aver tratto spunto dal modello olandese per il suo modo di giocare. Predilige impostare marcature a uomo. Le sue squadre si contraddistinguono per uno stile di gioco aggressivo e offensivo.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Un giovane Gasperini (accosciato, secondo da sinistra) con la squadra Primavera della Juventus nella stagione 1976-1977

Cresciuto nel N.A.G.C. (Nucleo Addestramento Giovani Calciatori), l'allora settore giovanile della Juventus, sotto la guida di Mario Pedrale,[5] dall'età di 9 anni[6] segue la trafila delle categorie giovanili fino alla squadra Primavera, in cui gioca, tra gli altri, assieme a Paolo Rossi, raggiungendo nel 1977 anche il debutto con la prima squadra di Giovanni Trapattoni in occasione della fase finale di Coppa Italia.[7]

Viene quindi ceduto in prestito alla Reggiana, in Serie C, con la quale disputa il campionato 1977-1978, facendo ritorno a fine stagione a Torino, dove viene di nuovo impiegato come rincalzo nella fase finale di Coppa. Chiusa definitivamente l'esperienza juventina, nell'estate 1978 si trasferisce al Palermo, in Serie B, dove annovera tra le sue presenze la finale di Coppa Italia 1978-1979, persa proprio contro la Juventus.

Dopo due stagioni giocate con Cavese (Serie B) e Pistoiese (Serie C1), si trasferisce al Pescara, con cui conquista la promozione in Serie A nel 1987. In quegli anni Gasperini è il capitano della squadra biancazzurra.[8]

Gasperini in azione al Pescara, nel 1988, tra gli interisti Serena e Altobelli

Con il Pescara esordisce in Serie A il 20 settembre 1987 in Pescara-Pisa (2-1), segnando una rete. Alla fine della stagione 1987-1988 le reti realizzate sono 7 (secondo marcatore della squadra dopo Blaž Slišković[9]), che contribuiranno a quella che finora è l'unica salvezza raggiunta dagli abruzzesi in Serie A. Nella seconda stagione in massima serie segna 3 reti e i biancazzurri retrocedono in Serie B.

Dopo un'altra stagione al Pescara nei cadetti, nel 1990 è ceduto alla Salernitana, sempre in B, in un'annata che si chiude con la retrocessione in Serie C1 dopo lo spareggio col Cosenza. Chiude la carriera nel 1993, a 35 anni, dopo due stagioni alla Vis Pesaro in Serie C1. In carriera ha totalizzato complessivamente 59 presenze e 10 reti in Serie A e 298 presenze e 25 reti in Serie B.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Esordi: giovanili della Juventus, Crotone[modifica | modifica wikitesto]

Gasperini (in piedi, primo da sinistra) tecnico della squadra Primavera juventina vittoriosa nell'edizione 1998 del Torneo Internazionale Carlin's Boys

Il passaggio tra il campo e la panchina è simultaneo: nel 1993 è alla Sisport con una squadra esordienti.[10]

Poi nel 1994 entra nello staff del settore giovanile della Juventus: siede sulle panchine delle squadre Giovanissimi per due anni, Allievi per altri due anni e dal 1998 guida la Primavera, trionfando con quest'ultima nel Torneo di Viareggio 2003.[11]

È poi divenuto l'allenatore del Crotone nell'estate del 2003, conducendo la società calabrese alla promozione in Serie B nella Serie C1 2003-2004 grazie alla vittoria dei play-off.[12] Esonerato a favore di Andrea Agostinelli nel dicembre 2004[13], viene poi richiamato in sostituzione di quest'ultimo nell'aprile 2005.[14] È stato inoltre insegnante al corso della FIGC per i futuri tecnici.[15]

Genoa[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2006 diviene allenatore del Genoa[16], squadra che guida alla promozione in Serie A nel giugno 2007.[17] Ad inizio 2008 riceve la Panchina d'argento, premio riservato ai tecnici che nella stagione precedente militavano in serie cadetta.[18]

Il campionato 2007-08 vede il Grifone classificarsi al nono posto, dopo aver mantenuto speranze di qualificazione all'Europa sino a primavera.[19] Nel torneo seguente i rossoblu chiudono invece in quinta posizione — a pari merito con la Fiorentina, favorita però dagli scontri diretti — accedendo all'Europa League.[20] Il 28 novembre 2009 stabilisce un primato, conseguendo la terza vittoria di fila nelle stracittadine genovesi.[21] Dopo l'eliminazione nella fase a gironi della coppa europea[22], i liguri terminano il campionato al nono posto.[23]

Gasperini sulla panchina del Genoa nel 2008

Nel novembre 2010, dopo un avvio di campionato con soli 11 punti in 10 giornate, viene esonerato e sostituito da Davide Ballardini.[24]

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2011 firma un contratto di due anni con l'Inter, reduce dalla vittoria del Mondiale per club.[25] Le richieste di mercato avanzate da Gasperini non vengono soddisfatte dalla società nerazzurra,[26] cosicché il tecnico si ritrova una rosa incompleta in diversi ruoli.[27] Battuto dal Milan in Supercoppa italiana, Gasperini rimedia altre tre sconfitte in quattro uscite;[28][29] il rendimento negativo comporta il suo esonero tramite rescissione consensuale del contratto,[30] dopo la battuta d'arresto con il neopromosso Novara; gli subentra Claudio Ranieri.[31]

Le statistiche in nerazzurro fanno di lui uno dei due allenatori nella storia del club, insieme al «traghettatore» Corrado Verdelli, che nel 2003 guidò la squadra per una sola partita, a non aver riportato alcuna vittoria in partite ufficiali.[32]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 settembre 2012 diventa l'allenatore del Palermo, prendendo il posto di Giuseppe Sannino, esonerato a seguito di un solo punto ottenuto nelle prime tre giornate di campionato 2012-13,[33] firmando un contratto annuale con automatico rinnovo in caso di permanenza in massima serie, con 500.000 euro di ingaggio e altri 300.000 in caso di salvezza o anticipato esonero;[34] per la prima volta in Italia, infatti, nel contratto è stata inserita una clausola anti-esonero – voluta dallo stesso Gasperini – che imporrebbe al presidente rosanero Maurizio Zamparini di pagare al tecnico torinese un indennizzo economico qualora decidesse di allontanarlo anticipatamente.[35][36]

Tornato in Sicilia dopo il quinquennio 1978-1983 da calciatore, si avvale della collaborazione di Ivan Jurić come allenatore in seconda, Tullio Gritti collaboratore tecnico, Antonio Pintus e Luca Trucchi preparatori atletici, Franco Paleari preparatore dei portieri.[37] Esordisce in panchina rosanero il 23 settembre seguente all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo perdendo 1-0 con l'Atalanta nella quarta giornata di campionato.[38] Il 24 novembre vince il derby col Catania 3-1.[39] Tre giorni dopo la squadra rosanero viene eliminata dalla Coppa Italia, perdendo 2-1 il quarto turno con il Verona.[40]

Il 4 febbraio 2013, dopo la sconfitta interna sempre a opera dell'Atalanta per 1-2 alla 23ª giornata e con la squadra all'ultimo posto in classifica, viene esonerato in favore di Alberto Malesani.[41][42] Il 24 febbraio seguente, dopo tre partite, torna alla guida del Palermo sostituendo Malesani, esonerato a sua volta.[43] Dopo il pareggio 0-0 col Torino e la sconfitta casalinga 1-2 col Siena, l'11 marzo rescinde consensualmente il contratto con la società[44] e viene sostituito successivamente dal suo primo predecessore, ovvero Sannino. Ha ottenuto 17 punti in 22 partite.

Ritorno al Genoa[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 settembre 2013 torna al Genoa a distanza di tre anni, dove firma un contratto triennale sostituendo l'esonerato Fabio Liverani.[45] Lo staff tecnico è completato dal vice allenatore Tullio Gritti, dal preparatore atletico Alessandro Pilati, dal preparatore dei portieri Gianluca Spinelli, dal fisioterapista Paolo Barbero e dall'assistente tecnico Ivan Jurić.[46]

Arrivato sulla panchina ligure alla 6ª giornata, con la squadra al quartultimo posto, dopo otto partite la porta al settimo posto solitario in classifica. Il 6 gennaio 2014, grazie al successo per 2-0 sul Sassuolo, porta il Genoa a raggiungiungere 500 vittorie in Serie A con la formula del girone unico.[47][48] Chiude il campionato 2013-2014 al 13º posto a pari punti con l'Udinese (44 punti, di cui 40 fatti da Gasperini).

Confermato alla guida della squadra per la successiva stagione, alla 14ª giornata batte il Milan per 1-0 il 7 dicembre 2014, ottenendo il terzo posto solitario in classifica e raggiungendo le 100 vittorie sulla panchina del Genoa[49]. Chiude la stagione con il Genoa raggiungendo il 6º posto nella Serie A ma non partecipa all'Europa League poiché alla società non viene concessa la licenza UEFA. L'8 giugno 2015 Gasperini prolunga il proprio contratto con il Genoa fino al 2017 con allungamento automatico al 2018.[50] L'anno seguente conquista l'11º posto dopo aver raggiunto la salvezza matematica con largo anticipo. Il 5 giugno 2016 risolve il contratto con la società ligure.

Atalanta[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 giugno 2016 viene ufficializzato come nuovo tecnico dell'Atalanta[51]. La sua nuova avventura inizia il 13 agosto nel terzo turno di Coppa Italia battendo per 3-0 la formazione della Cremonese. Il 21 agosto fa il suo debutto in campionato perdendo 4-3 in casa contro la Lazio.[52] Ottiene la prima vittoria l'11 settembre battendo in rimonta il Torino per 2-1. Il suo inizio stagione è negativo e dopo una sconfitta casalinga con il Palermo (0-1),[53] con la squadra al penultimo posto, viene messo in discussione dalla società.[54] Dopo tale partita, tuttavia, la squadra è protagonista di un'inversione di tendenza che la porterà a battere Napoli,[55] Inter[56] e Roma,[57] eguagliando la striscia di vittorie consecutive in Serie A (6)[58], ed a chiudere il girone d'andata a 35 punti al 6º posto.

Il 27 maggio 2017 la Dea batte per 1-0 il Chievo,[59] e il giorno successivo la Lazio perde per 3-1 in casa del Crotone;[59] in virtù di ciò gli orobici sorpassano i biancocelesti, conquistando così il 4º posto, valido per la qualificazione ai gironi della UEFA Europa League 2017-2018,[59] dalla quale usciranno ai sedicesimi di finale per mano del Borussia Dortmund (3-2, 1-1)[60][61] dopo aver vinto il girone con 14 punti, 3 in più dell'Olympique Lione.[62] Dalla Coppa Italia viene eliminato in semifinale dalla Juventus (l'anno prima sempre i bianconeri lo avevano eliminato agli ottavi) mentre in campionato arriva 7º.[63]

Qualificatosi quindi di nuovo all'Europa League, questa volta esce nei turni preliminari per mano del Copenhagen ai calci di rigore[64] dopo aver eliminato FK Sarajevo[65] e Hapoel Haifa.[66] Nella stagione 2018-2019 l’Atalanta di Gasperini stupisce ancora: arriva fino in finale di Coppa Italia perdendo con la Lazio,[67] dopo aver battuto per 3-0 la Juventus,[68] in campionato arriva terza a pari punti con l’Inter (con però lo scontro diretto a favore) qualificandosi in Champions League per la prima volta nella sua storia.[69] In questa annata la squadra bergamasca fa registrare alcuni record: per la prima volta si piazza sul podio del campionato (terza posizione) e per la prima volta chiude con il miglior attacco del campionato (con 77 gol segnati).[70]

Nella stagione successiva, ottiene la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.[71] Il 3 febbraio 2020 vince la Panchina d'oro per la stagione 2018-2019.[72] il 19 febbraio 2020 vince lo storico turno di andata di Champions League contro il Valencia per 4-1; mentre al ritorno, grazie a 4 gol di Josip Iličić, vince 4-3 a Valencia, passando così ai quarti di finale di Champions League. Sarà in questa fase che l'Atalanta viene sconfitta per 1-2 dal Paris Saint-Germain (poi sconfitto in finale dal Bayern Monaco), dopo che la squadra era rimasta in vantaggio fino al 90'. Perdendo l’ultima partita contro l’Inter per 0-2, dopo 17 risultati utili consecutivi e 7 vittorie di fila al Gewiss Stadium, termina il campionato ancora una volta al terzo posto, a soli 5 punti dalla Juventus campione d’Italia, con il record storico di 78 punti e ben 98 gol segnati, qualificandosi così per la seconda volta in Champions.[73]

Nella stagione 2020-2021 raggiunge dopo due anni la finale di Coppa Italia, dove perde 2-1 contro la Juventus. In Champions League viene eliminato agli ottavi contro il Real Madrid, in questa competizione batte il Liverpool 2-0 ad Anfield nei gironi, diventando così la quinta squadra italiana a battere i Reds in trasferta. In campionato arriva nuovamente terzo a 78 punti, dopo aver lottato fino all'ultima giornata per il secondo posto con il Milan, perdendo questa battaglia all'ultima giornata proprio contro i rossoneri, qualificandosi comunque per la terza volta alla Champions League. Con 90 gol fatti, la squadra nerazzurra chiude per il terzo anno consecutivo con il miglior attacco del campionato.

La stagione successiva, chiude il girone d'andata al quarto posto con 38 punti, ma nel girone di ritorno la squadra bergamasca subisce un enorme calo, ottenendo solo 21 punti, chiudendo il campionato all'ottavo posto, mancando la qualificazione alle coppe europee per la prima volta nella sua gestione sulla panchina orobica. In Champions League invece conclude il girone al terzo posto, retrocedendo in Europa League, da dove viene eliminato ai quarti dal RB Lipsia, e in Coppa Italia si ferma ai quarti, perdendo 2-3 contro la Fiorentina.

Nella stagione 2022-2023 l'Atalanta chiude il campionato al quinto posto, qualificandosi così per l'Europa League. In Coppa Italia, la squadra viene eliminata ai quarti di finale dai futuri vincitori dell'Inter. Nel corso della stagione Gasperini diviene l'allenatore col maggior numero di presenze sulla panchina dell'Atalanta, superando Emiliano Mondonico.

Fuori dal campo[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2010, in occasione del Mondiale sudafricano, è stato opinionista in studio a Johannesburg per Mondiale Rai Sprint e Mondiale Rai Sera su Rai 1.[74]

Il 23 novembre 2011, in occasione della partita di Champions League tra Milan e Barcellona, ha esordito come commentatore tecnico sempre sulla stessa rete affiancando Gianni Cerqueti.[75]

Nel 2012 è opinionista dei pre e post partita degli Europei nella trasmissione Rai condotta da Franco Lauro.[76]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1976-1977 Bandiera dell'Italia Juventus A 0 0 CI 3 0 CU 0 0 - - - 3 0
1977-mag. 1978 Bandiera dell'Italia Reggiana C 16 0 CI-S 3 1 - - - - - - 19 1
mag.-giu. 1978 Bandiera dell'Italia Juventus A - - CI 6 1 CC - - - - - 6 1
Totale Juventus 0 0 9 1 0 0 - - 9 1
1978-1979 Bandiera dell'Italia Palermo B 18 0 CI 1 0 - - - - - - 19 0
1979-1980 B 16 1 CI 1 0 - - - - - - 17 1
1980-1981 B 23 4 CI 3 0 - - - - - - 26 4
1981-1982 B 37 4 CI 3 0 - - - - - - 40 4
1982-1983 B 34 2 CI 5 1 - - - - - - 39 3
Totale Palermo 128 11 13 1 - - - - 141 12
1983-1984 Bandiera dell'Italia Cavese B 34 2 CI 5 1 - - - - - - 39 3
1984-1985 Bandiera dell'Italia Pistoiese C1 34 4 CI+CI-C 3+? 0+? - - - - - - 37+ 4+
1985-1986 Bandiera dell'Italia Pescara B 35 4 CI 2 0 - - - - - - 37 4
1986-1987 B 35 3 CI 5 0 - - - - - - 40 3
1987-1988 A 27 7 CI 6 2 - - - - - - 33 9
1988-1989 A 32 3 CI 7 0 - - - - - - 39 3
1989-1990 B 31 4 CI 4 2 - - - - - - 35 6
Totale Pescara 160 21 24 4 - - - - 184 25
1990-1991 Bandiera dell'Italia Salernitana B 35+1[77] 1 CI 0 0 - - - - - - 36 1
ago. 1991 C1 - - CI+CI-C 1+0 0 - - - - - - 1 0
Totale Salernitana 35+1 1 1 0 - - - - 37 1
1991-1992 Bandiera dell'Italia Vis Pesaro C2 31 2 CI-C ? ? - - - - - - 31+ 2+
1992-1993 C1 30 1 CI-C ? ? - - - - - - 30+ 1+
Totale Vis Pesaro 61 3 ? ? - - - - 61+ 3+
Totale carriera 469 42 55+ 7+ 0 0 - - 527+ 50+

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 28 febbraio 2024.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2003-2004 Bandiera dell'Italia Crotone C1 34+4[78] 19+2 8+1 7+1 CI-C 12 7 2 3 - - - - - - - - - - 50 28 11 11 56,00 (prom.)
2004-2005 B 25 8 9 8 CI 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 28 9 10 9 32,14 Eson., Sub., 16º
2005-2006 B 42 18 9 15 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 44 19 9 16 43,18
Totale Crotone 101+4 45+2 26+1 30+1 17 9 3 5 - - - - - - - - 122 56 30 36 45,90
2006-2007 Bandiera dell'Italia Genoa B 42 23 9 10 CI 5 3 0 2 - - - - - - - - - - 47 26 9 12 55,32 (prom.)
2007-2008 A 38 13 9 16 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 40 14 9 17 35,00 10º
2008-2009 A 38 19 11 8 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 41 21 11 9 51,22
2009-2010 A 38 14 9 15 CI 1 0 0 1 UEL 8 3 2 3 - - - - - 47 17 11 19 36,17
lug.-nov. 2010 A 10 3 2 5 CI 1 1 0 0 - - - - - - - - - - 11 4 2 5 36,36 Eson.
lug.-set. 2011 Bandiera dell'Italia Inter A 3 0 1 2 CI - - - - UCL 1 0 0 1 SI 1 0 0 1 5 0 1 4 &&0,00 Eson.
2012-2013 Bandiera dell'Italia Palermo A 22 3 8 11 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 23 3 8 12 13,04 Sub., Eson., Sub.,
Resc. cons.
ott. 2013-2014 Bandiera dell'Italia Genoa A 32 10 10 12 - - - - - - - - - - - - - - - 32 10 10 12 31,25 Sub., 14º
2014-2015 A 38 16 11 11 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 40 17 11 12 42,50
2015-2016 A 38 13 7 18 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 39 13 7 19 33,33 11º
Totale Genoa 274 111 68 95 15 8 0 7 8 3 2 3 - - - - 297 122 70 105 41,08
2016-2017 Bandiera dell'Italia Atalanta A 38 21 9 8 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 41 23 9 9 56,10
2017-2018 A 38 16 12 10 CI 4 2 0 2 UEL 8 4 3 1 - - - - - 50 22 15 13 44,00
2018-2019 A 38 20 9 9 CI 5 3 1 1 UEL 6 3 3 0 - - - - - 49 26 13 10 53,06
2019-2020 A 38 23 9 6 CI 1 0 0 1 UCL 9 4 1 4 - - - - - 48 27 10 11 56,25
2020-2021 A 38 23 9 6 CI 5 3 1 1 UCL 8 3 2 3 - - - - - 51 29 12 10 56,86
2021-2022 A 38 16 11 11 CI 2 1 0 1 UCL+UEL 6+6 1+4 3+1 2+1 - - - - - 52 22 15 15 42,31
2022-2023 A 38 19 7 12 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 40 20 7 13 50,00
2023-2024 A 31 15 6 10 CI 3 2 0 1 UEL 9 6 3 0 - - - - - 43 23 9 11 53,49 in corso
Totale Atalanta 296 152 72 72 25 14 2 9 52 25 16 11 - - - - 373 191 90 92 51,21
Totale carriera 700 313 176 211 58 31 5 22 61 28 18 15 1 0 0 1 819 371 199 249 45,30

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Pescara: 1986-1987
Vis Pesaro: 1991-1992 (girone B)

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni Giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 2003

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2006-2007
2009
2017
Migliore allenatore: 2019, 2020
2018-2019, 2019-2020

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Cittadinanza onoraria del comune di Bergamo - nastrino per uniforme ordinaria
— Bergamo, 10 settembre 2019
Cittadinanza onoraria del comune di Sauze d'Oulx - nastrino per uniforme ordinaria
Cittadinanza onoraria del comune di Sauze d'Oulx
— Sauze d'Oulx, 27 novembre 2019

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gasperini diventa cittadino onorario di Bergamo Corriere della Sera
  2. ^ Gasp, un’altra cittadinanza onoraria Dopo Bergamo anche Sauze d’Oulx, su ecodibergamo.it. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  3. ^ Maurizio Crosetti, Gasp il tattico, piccole manie per un attacco esasperato, su repubblica.it, 25 giugno 2011.
  4. ^ AA.VV. Almanacco storico del Genoa, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2011, p. 549
  5. ^ Gli eroi in bianconero: Giampiero Gasperini Archiviato il 2 ottobre 2013 in Internet Archive. Tifobianconero.it
  6. ^ Gasperini e le radici a Grugliasco ricerca.repubblica.it
  7. ^ Black & White Stories: un esordio come Rafia..., su juventus.com, 14 gennaio 2021.
  8. ^ Palermo, Zamparini vuole Dybala in campo Archiviato il 5 dicembre 2014 in Internet Archive. Ilcentro.geolocal.it
  9. ^ Serie A 1987-1988 Rsssf.com
  10. ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Giampiero GASPERINI [collegamento interrotto], in Tutto Juve, 26 gennaio 2011.
  11. ^ Manlio Gasparotto e Alberto Paoli, L'altro Brighi spinge la Juve, in La Gazzetta dello Sport, 21 febbraio 2003.
  12. ^ Angelo Di Rosa, Festa Crotone, ma che fatica, in La Gazzetta dello Sport, 7 giugno 2004.
  13. ^ Luigi Saporito, Il Crotone spera con Agostinelli, in La Gazzetta dello Sport, 8 dicembre 2004.
  14. ^ Luigi Saporito, Il Crotone non ha pace, in La Gazzetta dello Sport, 20 aprile 2005.
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