Gerardo Bernard

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Gerardo Bernard
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1958
Carriera
Squadre di club1
1941-1942Siena5 (0)
1945-1946Libertas Trieste? (?)
1946-1948Triestina35 (3)
1948-1951Libertas Trieste? (?)
1951-1954Empoli85 (25)
1954-1955SPAL7 (1)
1955-1958Edera Trieste? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 marzo 2010

Gerardo Bernard (Trieste, 28 marzo 1921marzo 1999[1]) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ala, si trasferisce giovanissimo al Siena in Serie B. Successivamente, dopo la Seconda guerra mondiale, torna nella natìa Trieste nelle file della neonata Libertas Trieste per passare poi, nel 1946, alla Triestina. Con gli alabardati esordisce in Serie A il 13 ottobre 1946 in una sconfitta casalinga contro la Roma.

Torna poi, nel 1948, alla Libertas Trieste dove disputa 3 campionati di Serie C, quindi di nuovo in Toscana all'Empoli per altri 3 campionati di Serie C.

A 33 anni, nel 1954, gli si riaprono le porte della Serie A: acquistato da Paolo Mazza, presidente della SPAL, il triestino parte titolare e, il 19 settembre del medesimo anno, a Ferrara torna a calcare i campi della massima serie in una partita contro l'Atalanta che si conclude con il risultato di 0 a 0. In seguito non riesce a mantenere il ruolo di titolare e chiude la stagione con 7 partite ed una rete. L'ultima partita in Serie A la gioca il 19 giugno 1955 in una sconfitta casalinga - questa volta per 2 a 5 - e ancora con la Roma.[2]

Passa quindi all'Edera Trieste nel IV livello del calcio italiano di allora, chiudendo definitivamente con la sua attività di calciatore nel 1958.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Damiani nel basket e Bernard nel calcio, due grandi campioni, Il Piccolo, 18 marzo 1999, p. 33. URL consultato il 14 febbraio 2024.
  2. ^ "Ferrara e il calcio", di Carlo Fontanelli e Paolo Negri, Geo edizioni 2009

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]