Gera (famiglia)

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I Gera sono una nobile famiglia originaria di Candide, in Comelico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Esistono numerose tradizioni attorno alle loro origini, ma la maggior parte li ritengono laziali in quanto tra il Due e il Trecento fu patriarca di Aquileia il ferentinate Pietro Gerra. La tesi fu sostenuta anche da Giuseppe Ciani il quale, senza tuttavia basarsi su testimonianze certe, ritiene che l'omonimo nipote del patriarca si portò in Carniola o a Forni di Sopra e da qui si trasferì in Cadore[1].

Queste considerazioni sono probabilmente errate, dal momento che non si ha notizia di alcun Pietro Gera in nessuno scritto dell'epoca, né posteriore. Inoltre, il cognome Gera non compare nei documenti se non dalla metà del Cinquecento[1]. Gli studi più recenti hanno così individuato il capostipite in un Vettore nativo di Forni di Sopra e vissuto all'inizio del Cinquecento, il quale si trasferì nella borgata di Gera, già parte della pieve di Candide e oggi compresa nel comune di San Nicolò di Comelico[1][2][3].

I Gera si affermarono inizialmente con il notaio Giacomo (1560-1642)[4], proprietario, oltre che della pregevole casa Gera di Candide[4], della stua (chiusa) sul Padola, infrastruttura fondamentale per la fluitazione del legname diretto in pianura e a Venezia[5]. Il figlio Bartolomeo nel 1664 fu nominato vescovo di Feltre[4].

La famiglia si stabilì a Conegliano verso la metà del Settecento con un Giuseppe, il quale venne incluso nel locale Consiglio nobile il 28 dicembre 1772[2][6][7]. In città e nei dintorni (Ogliano) mantennero a lungo numerose proprietà[2][3][6].

Fu confermata nobile dal governo austriaco con S.R. 11 marzo 1820[7].

Nel 1939 la casata fu autorizzata ad aggiungere al proprio il cognome Minucci, in ricordo del matrimonio fra Bartolomeo Gera e Giulia Maria Minucci (1782), ultima esponente di un'importante famiglia che annoverava, fra gli altri, l'arcivescovo Minuccio Minucci[8].

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Gera, una delle più rilevanti proprietà della famiglia

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Inquartato d'argento e di nero, il 2º e 3º caricati di un giglio d'argento.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Cognomi e soprannomi di Candide.
  2. ^ a b c d Scheda di palazzo Gera[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV
  3. ^ a b c Scheda di villa Gera[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  4. ^ a b c d I Palazzi storici della Val Comelico - Casa Gera.
  5. ^ La Stua sul Torrente Padola, Val Comelico.
  6. ^ a b c Scheda di villa Gera, detta "Palazzo degli Angeli"[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  7. ^ a b Francesco Schröeder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete, Vol. 1, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, pp. 363-364.
  8. ^ Alberto Marani (a cura di), Atti pastorali di Minuccio Minucci arcivescovo di Zara (1596-1604), Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1970.
  9. ^ Scheda di villa Gera, Amadio, Maresio, detta "Palazzo delle Anime"[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  10. ^ Scheda di villa Gera - Canzian - Botteon[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  11. ^ Scheda di villa Gera - Minucci, Bellati[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
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