Genserico Fontana

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Genserico Fontana
NascitaRoma, 26 gennaio 1918
MorteRoma, 24 marzo 1944
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaArma dei Carabinieri
CorpoFronte clandestino di resistenza dei carabinieri
Anni di servizio? – 1944
GradoCapitano(postumo)
GuerreSeconda guerra mondiale
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare
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Targa in memoria di Genserico Fontana, posta sulla casa in cui abitava in Via Nomentana 84.[1]

Genserico Fontana (Roma, 26 gennaio 1918Roma, 24 marzo 1944) fu un ufficiale dei carabinieri. Organizzatore di uno dei gruppi clandestini dei carabinieri durante la Resistenza, fu fucilato alle Fosse Ardeatine. Postumo, fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria e promosso al grado superiore (capitano). Genserico Fontana fu arrestato insieme a Romeo Rodriguez Pereira. Un testimone ha detto che la moglie, che era detenuta nel carcere di Regina Coeli, era presente quando fu portato via, per essere ucciso alle Fosse Ardeatine, e capì che cosa stava accadendo. Una strada è a lui intitolata nel quartiere romano della Balduina, tra via Anneo Lucano e via Bignami.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In momenti di drammatiche difficoltà per il Paese, conscio dei suoi doveri di soldato, si rifiutava di collaborare coi nemico, e con grave rischio sfuggiva alla cattura per la deportazione dopo essersi adoperato con tutte le sue forze per mettere in salvo buona parte dei suoi dipendenti. Pur sapendosi attivamente ricercato iniziava tra enormi difficoltà e pericoli l'organizzazione di una banda armata, dando ai suoi dipendenti ampia assistenza morale e materiale. Incurante dei bandi tedeschi, si prodigava instancabilmente per trasportare e nascondere armi necessarie ai suoi organizzati. Catturato su delazione di spia sebbene sottoposto per lunghi mesi a privazioni e torture di ogni genere, manteneva il più assoluto silenzio evitando di far scoprire le fila dell'organizzazione di cui era l'animatore. Nessuna lusinga o allettamento dei suoi aguzzini lo faceva deflettere dal giuramento prestato. Compreso solo del bene della Patria donava la sua giovane esistenza affrontando serenamente la morte per fucilazione nelle Fosse Ardeatine. Luminoso esempio di fedeltà, di onore e sprezzo della vita.»
— Fronte clandestino di resistenza, 8 ottobre 1943-24 marzo 1944

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il testo della targa recita:
    ALLA MEMORIA E ALLA GLORIA DEL

    CAPITANO DEI CARABINIERI DOTTOR GENSERICO FONTANA
    VENTISEIENNE ROMANO - VALOROSO COMBATTENTE D'OLTREMARE
    ANIMOSO COSPIRATORE - ORGANIZZATORE TRA PRIMISSIMI
    DI BANDE ARMATE PER LA LOTTA CLANDESTINA - ARDITAMENTE INSORTO
    CONTRO IL SECOLARE NEMICO E L'INTERNO OPPRESSORE
    DOPO IL CARCERE - INFLITTO ANCHE ALLA SPOSA - E LE SEVIZIE
    COI "320" DELLE FOSSE ARDEATINE BARBARAMENTE TRUCIDATO
    PER LA LIBERTÀ DEL POPOLO E LA REDENZIONE SOCIALE - IL 24 MARZO 1944
    MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE

    SULLA CASA DA LUI ABITATA AMICI ED AMMIRATORI POSERO IL 6-10-1946
  2. ^ Luciana Frapiselli, Undici strade per undici martiri, in Monte Mario, n. 222, Roma, Associazione degli Amici di Monte Mario, Marzo 2004, p. 3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN304912753 · BAV 495/142683 · WorldCat Identities (ENviaf-304912753
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