Gemidos de placer

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Gemidos de placer
Juan Soler (Fenul)
Titolo originaleGemidos de placer
Lingua originalespagnolo
Paese di produzioneSpagna
Anno1982
Durata82 min
Rapporto2,35:1
Genereorrore, erotico
RegiaJesús Franco
SoggettoMarchese de Sade, Jesús Franco
SceneggiaturaJesús Franco
ProduttoreEmilio Larraga
Casa di produzioneGolden Films, Barcellona
FotografiaJuan Soler
MontaggioJesús Franco, Lina Romay
MusicheDaniel J. White (accreditato come Pablo Villa)
Interpreti e personaggi

Gemidos de placer è un film del 1982 diretto da Jesús Franco.

Il soggetto è liberamente tratto dalle opere del Marchese de Sade (in particolare da La filosofia nel boudoir).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una villa isolata sulla costa spagnola. Fenul, al bordo di una piscina, suona la chitarra contemplando il cadavere di un uomo nudo che galleggia.

Flashback. Antonio giunge alla villa con la sua segretaria e amante, Julia, che ha invitato a trascorrere un week-end con lui. Alla villa Julia è inizialmente accolta con ostilità da Marta, una giovane asiatica al servizio di Antonio e morbosamente gelosa del suo padrone.

Lo stesso giorno dovrà far ritorno alla villa Martine, la moglie di Antonio, reduce da un soggiorno in una clinica psichiatrica. Nel corso di un violento rapporto sessuale, Antonio e Julia decidono che quella sarà l'occasione giusta per liberarsi definitivamente di lei.

Ma l'arrivo di Martine si traduce in nuove occasioni erotiche, contemplate da Fenul al suono della sua chitarra. Il piacere sta tuttavia per degenerare in violenza e la prima vittima è Marta, uccisa con un lungo rituale dalle altre due donne dopo aver avuto un rapporto con Antonio. Il suo cadavere è trascinato via da Fenul.

È scesa la notte. Tra la segretaria e la moglie sembra essersi instaurata una strana complicità. Quando le due donne si avvicinano ad Antonio, Julia corre via dicendo di non sentirsi ancora pronta. Solo a questo punto scopriamo che il vero piano di Antonio è quello di farsi uccidere per mano delle sue due donne, che a loro volta si erano già conosciute alla clinica psichiatrica diventando amanti.

Martine lo consola, rassicurandolo che Julia troverà il coraggio. E così accade. Il corpo nudo di Antonio, strangolato con una catena, viene trascinato fino alla piscina da Fenul, canticchiando le note della marcia funebre di Chopin. In un'altra stanza, Julia e Martine, finalmente libere dalla presenza del maschio, fanno l'amore. Quindi abbandonano la villa mano nella mano, mentre Fenul, rimasto solo con la sua chitarra, contempla il cadavere del suo padrone che galleggia.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Regia[modifica | modifica wikitesto]

Così Jess Franco ha descritto il film:

«Il film contiene approssimativamente 20 differenti sequenze. C'è una sequenza di 300 metri - in realtà ce ne sono molte di quella lunghezza - ma quella alla quale sto pensando inizia da una piscina e si muove tutto intorno all'esterno di una casa. Perciò il film è davvero interessante a livello tecnico. Nonostante l'uso di lunghe sequenze, le scene hanno ancora ritmo. Le abbiamo provate molte volte, come se avessimo dovuto preparare uno spettacolo teatrale; ho deciso di girare il film in così poche sequenze poiché la storia inizia al tramonto e termina all'alba. Ci sono molte scene collegate che avvengono in "tempo reale", il che mi ha dato l'idea di ridurre al minimo il montaggio. Nonostante tutti gli sforzi, quasi nessuno vide il film. E di quelli che lo videro, nessuno sembrò notare ciò che ho appena descritto.[1]»

Edizioni DVD[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito in DVD nelle edicole spagnole nel 2005 dalla Video Mercury. L'edizione, non anamorfica ma che rispetta il formato panoramico originale, utilizza un nuovo master ricavato dal negativo originale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Intervista del 1986 citata in Lucas Balbo, Peter Blumenstock, Christian Kessler, Tim Lucas, Obsession - The Films of Jess Franco, 1993, p. 151 (trad. it. di Francesco Cesari).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Cesari, Gemidos de placer, in Succubus 2. Guida al cinema di Jess Franco, Nocturno Dossier allegato a Nocturno Cinema n. 61, Anno XII, agosto 2007, a cura di Roberto Curti e Francesco Cesari, p. 41.
  • (FR) Alain Petit, Manacoa Files VI, Cine-Zine-Zone 122
  • (EN) Lucas Balbo, Peter Blumenstock, Christian Kessler, Tim Lucas, Obsession - The Films of Jess Franco, 1993, p. 151.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]