Gasherbrum IV

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Gasherbrum IV
Il versante occidentale del Gasherbrum IV, la cosiddetta parete lucente
StatiBandiera della Cina Cina
Bandiera del Pakistan Pakistan
RegioneKarakoram
Altezza7 925 m s.l.m.
Prominenza715 m
CatenaKarakoram
Coordinate35°46′N 76°37′E / 35.766667°N 76.616667°E35.766667; 76.616667
Data prima ascensione6 agosto 1958
Autore/i prima ascensioneWalter Bonatti e Carlo Mauri
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: India
Gasherbrum IV
Gasherbrum IV

Il Gasherbrum IV (la montagna scintillante) è una montagna del massiccio del Gasherbrum situato nella catena montuosa del Baltoro Muztagh, una subcatena del Karakoram, localizzata al confine tra Cina e Pakistan, nella regione del Gilgit-Baltistán, alta 7.925 m s.l.m.. Secondo Reinhold Messner la sua difficoltà alpinistica è paragonabile se non maggiore dell'ascesa del K2.[1]

Alpinismo[modifica | modifica wikitesto]

Prima ascensione[modifica | modifica wikitesto]

Walter Bonatti sulla vetta del Gasherbrum IV fotografato da Carlo Mauri

La prima ascensione alla vetta fu realizzata dalla seconda spedizione nazionale italiana in Karakorum, organizzata nel 1958 dal Club Alpino Italiano. La spedizione, guidata da Riccardo Cassin, era composta dagli alpinisti Walter Bonatti, Carlo Mauri, Giuseppe de Francesch, Toni Gobbi, Giuseppe Oberto; dal medico Donato Zeni; e dall'orientalista Fosco Maraini nel ruolo di cineoperatore e fotografo. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, il 6 agosto 1958 Walter Bonatti e Carlo Mauri riuscirono a raggiungere la vetta; la via seguita era un itinerario misto di roccia e ghiaccio, con passaggi su roccia fino al V grado poco sotto la vetta,[2] e si sviluppava lungo i seracchi di sud-est e la cresta nord-est.[3]

Ascensioni successive[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la prima ascensione, la vetta del Gasherbrum IV fu raggiunta solo altre tre volte. La seconda ascensione fu portata a termine solo nel 1986, ad opera di un team misto australiano-statunitense, che raggiunse la vetta il 22 giugno per la cresta nord-ovest. La terza ascensione fu compiuta da una spedizione sudcoreana, tre membri della quale raggiunsero la vetta per lo sperone centrale della parete ovest il 18 luglio 1997. La quarta ascensione fu effettuata il 1º luglio 1999 da un'altra spedizione sudcoreana, che effettuò la prima ripetizione della cresta nord-ovest.[3]

Il 1º agosto 2008 una spedizione spagnola composta da Alberto Iñurrategi, Ferran Latorre, Juan Vallejo, José Carlos Tamayo e Mikel Zabalza ripeté in stile alpino la via della cresta nord-ovest. La spedizione non raggiunse la vetta principale (7.925 m), ma dovette fermarsi a una cima secondaria (7.910 m), da cui è separata da una cresta.[4][5]

Altre vie importanti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1985 il polacco Wojciech Kurtyka e l'austriaco Robert Schauer superarono in stile alpino la parete ovest, detta la parete lucente, ma giunti all'estremo nord della cresta sommitale, ad una quota di circa 7900 m, dovettero discendere immediatamente rinunciando alla vetta. Questa via è considerata tra le più difficili del Karakorum.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Intervista a Reinhold Messner e Walter Bonatti a Che tempo che fa, puntata del 27 dicembre 2009
  2. ^ Walter Bonatti, Montagne di una vita, Baldini Castoldi Dalai, 2006, ISBN 978-88-6073-063-3
  3. ^ a b c ALP Ritratti n.2, Riccardo Cassin, CDA & Vivalda, Torino, settembre-ottobre 2008
  4. ^ (EN) Peter Nelson, Spaniards Summit G4, Make Fifth Ascent, su alpinist.com, 2 agosto 2008. URL consultato il 9 aprile 2013.
  5. ^ (ES) Éxito total en el GIV, su desnivel.com, 4 settembre 2008. URL consultato il 9 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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