Gallinaro

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Gallinaro
comune
Gallinaro – Stemma
Gallinaro – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Frosinone
Amministrazione
SindacoMario Piselli (lista civica) dal 14-6-2004
Territorio
Coordinate41°39′28″N 13°47′54″E / 41.657778°N 13.798333°E41.657778; 13.798333 (Gallinaro)
Altitudine558 m s.l.m.
Superficie17,74 km²
Abitanti1 196[1] (31-01-2023)
Densità67,42 ab./km²
Comuni confinantiAlvito, Atina, Picinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati
Altre informazioni
Cod. postale03040
Prefisso0776
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT060040
Cod. catastaleD881
TargaFR
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 131 GG[3]
Nome abitantigallinaresi
PatronoSan Gerardo
Giorno festivo11 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gallinaro
Gallinaro
Gallinaro – Mappa
Gallinaro – Mappa
Posizione del comune di Gallinaro nella provincia di Frosinone
Sito istituzionale

Gallinaro è un comune italiano di 1 196 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Gallinaro, 558 m s.l.m., si sviluppa su di un colle nella Valle di Comino. Il territorio comunale, prevalentemente collinare, è attraversato dal Rio Mollo, affluente di destra del Melfa.

Tra i rilievi collinari, il Colle Pistillo 535 m, Colle Parto 465 m, Colle Sgaglioffa 466 m, Colle Ippolito 531 m, Colle Capoccia 530 m e Colle Maggio 463 m.[4]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Classificazione climatica: zona E, 2131 GR/G.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Gallinaro è menzionato per la prima volta nel 1023, probabilmente costruito dal conte di Sora. Nel 1067 passò al conte di Aquino. Nel XIII secolo, fu fondato il Santuario di San Gerardo, che si sviluppò grazie alle molte donazioni.

Tra il Seicento e il Settecento la popolazione viveva in condizioni precarie, era dedita prevalentemente all'agricoltura e soggetta alle frequenti razzie dei briganti. È in questo periodo che vi nasce il famoso giurista Loreto Apruzzese, insegnante alla Regia Università di Napoli.

Fece parte del distretto di Sora della provincia di Terra di Lavoro fino al 1861, anno in cui i territori del Regno delle Due Sicilie furono annessi al Regno di Sardegna.

Dopo l'Unità d'Italia si verificò una forte emigrazione, in particolare verso la Francia, dove alcuni gallinaresi posarono come modelli per Auguste Rodin[5].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Centro strategicamente importante, occupato dalle truppe tedesche impegnate a bloccare l'avanzata alleata sulla linea Gustav, subì numerosi bombardamenti che provocarono vittime civili e danni all'abitato. La popolazione, costretta ad abbandonare le proprie case ed a trovare rifugio sui monti circostanti, seppe resistere, con dignità e coraggio, alle dure sofferenze della guerra.»
— Gallinaro (FR), 1943-1944

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Madonna di Canneto

La comunità è storicamente legata al culto della madonna nera di Canneto, venerata nel vicino territorio di Settefrati. Gli antichi pellegrinaggi verso tale meta avevano e hanno un punto d'incontro e raccordo, per i fedeli provenienti dal Lazio e dalle limitrofe regioni (Abruzzo e Molise), proprio a Gallinaro.

San Gerardo

La chiesa principale, intitolata al patrono di Gallinaro, San Gerardo di Silions, meta di un antico pellegrinaggio specialmente da parte delle compagnie di Scanno e Pettorano.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell'ambito della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Festa di San Gerardo

Il 10 e 11 agosto si festeggia San Gerardo con un pellegrinaggio per ricordare il suo esempio cristiano che ha portato nella terra pagana di Gallinaro al suo tempo e che serve di esempio per ogni persona di ogni tempo che vuole essere cristiana. Il culto religioso è seguito da una festa civile spesso animata da cantanti e comici famosi.

Culla del Bambino Gesù

Gallinaro è meta di pellegrinaggio per via della presunta apparizione di Gesù bambino a una bambina, Giuseppina Norcia, avvenuta il 13 giugno 1947. Nell'anno 1975, sulla collinosa campagna di Gallinaro, a Via Fonte, fu eretta una chiesetta dedicata a Gesù Bambino[7]. "Nei primi anni e fino alla sua morte, grande importanza ha avuto per il movimento religioso che si è sviluppato, il sostegno di monsignor Ernesto Cardarelli (1909-1994) – collaboratore di Carlo Minchiatti (1915-1996), vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo, e del suo successore Lorenzo Chiarinelli (1935-2020), vescovo della medesima diocesi fino al 1993 –, molto vicino al movimento e convinto che al suo interno vi si manifestasse la divinità"[8]. Negli anni il movimento religioso, riconoscendo guarigioni e successive "rivelazioni divine", è entrato in aperto contrasto con il vescovo locale e con la Curia[9][10]. Tale movimento religioso si è dichiarato autonomo il 4 ottobre 2015 dando vita alla Chiesa[11] Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme[12], sotto la guida del pontefice, eletto dall’assemblea dei fedeli[8], Samuele Morcia (il genero di Giuseppina Norcia). Nel giugno 2016 papa Francesco ha riconosciuto i suoi fedeli come non più in comunione con la Chiesa cattolica[13]. Nell'ottobre 2019 il pontefice e altre 14 persone vicine alla Chiesa della Nuova Gerusalemme vengono indagate per reati vari a scopo di truffa[14][15].

Ma nel febbraio 2022 Il PM ha chiesto il proscioglimento, accolto dal GUP di Cassino perché il fatto non sussiste e non c'è nessuna truffa nei confronti dei fedeli del Bambinello.

Cita il quotidiano Frosinonetoday:

"Nessuna truffa, niente riciclaggio: le indagini a carico dei 15 componenti della Nuova Chiesa Universale di Gallinaro in provincia di Frosinone, si sono concluse con il proscioglimento."

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Vini DOC

Il territorio comunale è luogo di produzione di alcuni vini regolamentati dal disciplinare Atina DOC.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, e addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[16]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % provinciale Imprese attive % regionale Imprese attive Numero addetti % provinciale addetti % regionale addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Gallinaro 90 0,27 0,02 353 0,33 0,02 103 354 109 322
Frosinone 33 605 7,38 106 578 6,92 34 015 107 546 35 081 111 529
Lazio 455 591 1 539 359 457 686 1 510 459 464 094 1 525 471

Nel 2015 le 90 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,27% del totale provinciale (33 605 imprese attive), hanno occupato 353 addetti, lo 0,33% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di quattro addetti (3,92).

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è attraversato dalla strada regionale 509 Forca d'Acero (SR 509), già strada statale, che collega Opi a Cassino.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

È stato compreso nel territorio del Comune di San Donato dagli inizi dell'Ottocento fino al 21 aprile 1948 quando, dopo un referendum, tornò a essere Comune[5].

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Fa parte della Comunità Montana Valle di Comino e del Consorzio di bonifica Conca di Sora.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Sistema informativo regionale, su urbanisticaecasa.regione.lazio.it. URL consultato il 19 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2013).
  5. ^ a b Comune di Gallinaro | Portale Istituzionale, su www.comune.gallinaro.fr.it. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Monsignor E. Cardarelli, Una Culla per Gesù Bambino nella terra di Gallinaro.
  8. ^ a b Introvigne M., Zoccatelli P., Le religioni in Italia, 2024, su cesnur.com.
  9. ^ Adelchi Cabass, Il vescovo Brandolini: inaccettabile il nome «nuova Gerusalemme», in Avvenire, 28 ottobre 2001.
  10. ^ Giovanni Drogo, Il Papa scomunica la Chiesa Cristiana Universale, in Next Quotidiano, 6 giugno 2016.
  11. ^ Consiglio di Stato, affare n. 01104/2017, adunanza del 14/11/2018.
  12. ^ Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, su nuovagerusalemme.it.
  13. ^ Domenico Agassi jr., Francesco scomunica i fedeli del Bambinello di Gallinaro, in La Stampa, 6 giugno 2016.
  14. ^ Blitz al Bambinello: come nasce il "culto". La scomunica papale del 2016, su Ciociariaoggi.it, 10 ottobre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  15. ^ Truffa del "Bambinello": il Pontefice Samuele sotto torchio per tre ore, su Ciociariaoggi.it, 16 novembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  16. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  17. ^ United Cominium, su tuttocampo.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Celestino, Domenico, Gallinaro: venti secoli sulla collina, Cassino, 1978.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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