Gaetano Negri

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Gaetano Negri

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato24 gennaio 1891 –
31 luglio 1902
Legislaturadalla XVII (nomina 4 dicembre 1890)
Tipo nominaCategoria: 21
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato26 maggio 1880 –
25 settembre 1882
LegislaturaXIV
CollegioMilano II
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDestra storica
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Pavia
ProfessionePossidente

Gaetano Negri (Milano, 11 luglio 1838Varazze, 31 luglio 1902) è stato un militare, storico, critico letterario, geologo, politico e scrittore italiano. Fu deputato e senatore del Regno d'Italia, rispettivamente nella XIV e dalla XVII legislatura, nonché sindaco di Milano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gaetano Negri nacque a Milano l'11 luglio 1838, da Luigi e Giulia Vassalli.

Letterato, con interessi che abbracciavano discipline sia umanistiche che scientifiche, dalla storia alla geologia, ebbe importanti cariche politiche. Fu, infatti, sindaco di Milano dal 1884 al 1889, deputato dal 1880 al 1882, infine nominato senatore nel 1890.

In precedenza al proprio impegno politico, Gaetano Negri si era distinto come ufficiale dell'esercito italiano nell'Italia meridionale, in particolare contro due bande di briganti nei territori di Montesarchio e Calitri, ricevendone due medaglie al valor militare[1].

Quando intraprese l'avventura politica, entrò nelle schiere della Destra storica e si dedicò prevalentemente a vita privata, amministrando le proprietà che la sua famiglia possedeva a Cassinetta di Lugagnano.

Tomba della famiglia Negri nel cimitero di Cassinetta di Lugagnano.

Nel 1891, per la Hoepli, effettuò una nuova traduzione in italiano della favola Pierino Porcospino (ed.or. Der Struwwelpeter) di Heinrich Hoffmann, che riscosse particolare successo[2], curandone poi, nel 1898, una sorta di continuazione, sotto il titolo Pierino porcospino vivente, caratterizzata da otto «figure mobili»[3].

Collaborò attivamente con alcuni importanti periodici, fra cui «La Perseveranza» e «Nuova Antologia». Scrisse diverse opere di divulgazione storica (specie di storia antica e moderna) e letteraria, più volte riedite, in particolare con la curatela del genero Michele Scherillo.

Tra le prime, oltre al saggio su Bismarck, si segnala la fortunata biografia di Giuliano l'Apostata[4]; tra le seconde si annoverano soprattutto i suoi lavori su George Eliot e Anatole France.

Tale attività fu definita di «scarso pregio» da Benedetto Croce, il quale se ne soffermò in un saggio critico del 1908, confluito poi nel III volume della sua Letteratura della nuova Italia, segnalando tuttavia come Negri fosse stato «qualcosa di più e di meglio di un semplice letterato», cioè un patriota e un uomo politico di fermi ideali e propositi, che gli facevano meritare appieno la rinomanza di cui godeva[5].

Membro effettivo (dal 3 dicembre 1891), poi vicepresidente (1896-1897;1900-1901) ed infine presidente (1898-1899; 1902) dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano, Negri fu anche corrispondente della Società Reale di Napoli dal 4 dicembre 1898, socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma dal 13 luglio 1902 e presidente della Società Italiana di Scienze Naturali dal 1892 al 1894.

Sposò la Nobile Carolina (detta Carlotta) Origoni, da cui ebbe sei figli: Carlo, Giulia, Anna, Teresa (sposatasi con Michele Scherillo), Luigia Carlotta (detta Gina, sposatasi con Camillo Giussani) e Antonio[1].

Morì a Varazze il 31 luglio 1902, a seguito di una caduta[6], e venne tumulato nella cappella di famiglia presso il cimitero di Cassinetta di Lugagnano.

Fu pronipote "ex fratre" del Barone Antonio Paolo Negri.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Di argomento letterario[modifica | modifica wikitesto]

  • George Eliot. La sua vita e i suoi romanzi, 2 voll., Fratelli Treves, Milano 1891 (II ed. 1893; III ed. Baldini e Castoldi 1903)
  • Segni dei tempi. Profili e bozzetti letterari, Hoepli, Milano 1893 (II ed. 1897; III ed. 1903, IV ed. 1909)
  • Meditazioni vagabonde. Saggi critici, Hoepli, Milano 1897

Di argomento storico[modifica | modifica wikitesto]

  • La crisi religiosa, Dumolard, Milano 1877 (II ed. 1878)[7]
  • Bismarck. Saggio storico, Fratelli Treves, Milano 1884.
  • Nel presente e nel passato. Profili e bozzetti storici, Hoepli, Milano 1893 (II ed. 1905)
  • L'imperatore Giuliano l'Apostata, Hoepli 1901 (II ed. 1902, anche in inglese New York 1905; III ed. 1914; IV ed. 1928; V ed. 1954; rist. an. Genova e La Spezia 1990)

Di argomento diverso[modifica | modifica wikitesto]

  • La Teoria della evoluzione nelle Scienze naturali, Tip. Bernardoni, Milano 1872
  • Descrizione dei terreni componenti il suolo d'Italia, (Geologia d'Italia, vol. II), F. Vallardi, Milano 1873
  • Rumori mondani, Hoepli, Milano 1894 (II ed. 1907).
  • Opere, 2 voll., Hoepli, Milano 1904-1906.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
2 medaglie d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (1 barretta) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b M. Soresina, op.cit.
  2. ^ E. Decleva, Ulrico Hoepli a Milano: l'attività libraria ed editoriale (1870-1935), in Idem (a cura di), Ulrico Hoepli, 1847-1935. Editore e libraio, Hoepli, Milano 2001, p. 45.
  3. ^ L. Barile, La divulgazione scientifica (1870-1910), in V. Castronovo (a cura di), La cassetta e gli strumenti. Ideologie e modelli sociali nell'industrialismo italiano, FrancoAngeli, Milano 1986, p. 85; L. Barile, Élite e divulgazione nell'editoria italiana dall'unità al fascismo, CLUEB, Bologna 1991, p. 17.
  4. ^ S. Bucchi, Salvemini e Giuliano l'Apostata. Con un inedito di Gaetano Salvemini, in «Archivio storico per la Calabria e la Lucania», 1985, LII, pp. 107-143; E. Malato (a cura di), Storia della letteratura italiana, vol. 8, Salerno editore, Roma 1999, p. 550.
  5. ^ B. Croce, op.cit., p. 297 e p. 308
  6. ^ F. Tettamanti, 1902, muore Gaetano Negri il «sindaco letterato», in «Corriere della Sera» del 15.02.1992.
  7. ^ Libro nel quale svolge una lettura critica della storia dei fenomeni religiosi, in particolare del cristianesimo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sindaco di Milano Successore
Giulio Belinzaghi 25 aprile 1884 - 10 novembre 1889 Giulio Belinzaghi
Controllo di autoritàVIAF (EN51678344 · ISNI (EN0000 0001 2132 5902 · SBN RAVV064960 · BAV 495/81691 · LCCN (ENno91018200 · GND (DE116906995 · BNF (FRcb10323310z (data) · J9U (ENHE987007281157205171 · CONOR.SI (SL187388771 · WorldCat Identities (ENlccn-no91018200