Gadiculus argenteus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Gadiculus thori)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Pesce fico
Gadiculus argenteus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Paracanthopterygii
Ordine Gadiformes
Famiglia Gadidae
Genere Gadiculus
Specie G.argenteus
Nomenclatura binomiale
Gadiculus argenteus argenteus
Guichenot, 1850

Il pesce fico (Gadiculus argenteus) è un piccolo pesce di mare della famiglia Gadidae. È l'unica specie del genere Gadiculus.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è presente nel mar Mediterraneo occidentale (compreso l'Adriatico) e nell'Oceano Atlantico orientale tra il golfo di Guascogna ed il Marocco con la sottospecie G. argenteus argenteus. Più a nord fino alla Norvegia settentrionale ed all'Islanda è sostituito dall'altra sottospecie Gadiculus argenteus thori.
Vive a profondità notevoli, fino a 1000 metri di fondale e non si incontra mai sopra i 200 metri.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesciolino presenta una testa di notevoli dimensioni con occhi molto grandi e bocca obliqua. Il corpo si assottiglia nella parte posteriore ed è compresso lateralmente. Le pinne dorsali sono tre, piuttosto corte, e le pinne anali due, opposte alle ultime due dorsali. La pinna caudale ha bordo concavo, le pinne pettorali sono piccole e così le pinne ventrali, inserite anteriormente alle pettorali.
Il colore è grigio - roseo sul dorso ed argentato sui fianchi.
La taglia è molto piccola, la dimensione massima nota è di 9 cm.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di piccoli crostacei.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Si cattura con reti a strascico e la sua importanza di mercato è minima, finisce in genere nel misto di minutaglia per fritture di paranza.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani Mursia 1991 ISBN 88-425-1003-3
  • Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006. ISBN 88-8039-472-X

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci