Gabriele di Battista

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Gabriele di Battista (Como, XV secoloPalermo, 13 marzo 1505) è stato uno scultore e architetto italiano di origine lombarda, attivo in Sicilia dal 1472.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Madonna della Grotta, Cattedrale di San Tommaso di Canterbury di Marsala.

Gabriele di Battista giunse in Sicilia nel 1472, probabilmente insieme ad altri artisti della corrente lombardo - ticinese reduci della seconda fase (1465 - 1471) di lavori per la realizzazione dell'Arco di Alfonso di Aragona a Napoli.

Fu attivo in diversi luoghi della Sicilia e a Palermo (è documentato il soggiorno in Palermo dal 1475 al 1504), dove dopo il suo arrivo aveva aperto una bottega molto attiva, che si avvaleva della collaborazione di molti assistenti e aiuti per soddisfare le numerose committenze del clero e della nobiltà, conquistandosi una posizione importante nel panorama degli scultori operanti in Sicilia nella seconda metà del XV secolo. Nel 1487 il suo nome è infatti il terzo, dopo quelli di Domenico Gagini e Pietro de Bonitate, nello statuto dei Marmorari e Fabbricatori[1].

Nel 1480 fu a Trapani per la realizzazione della Cappella dei Marinai nella chiesa dell'Annunziata. L'opera è considerata tra i primi episodi del rinascimento siciliano.

La sua ultima opera certa è la Cappella Ajutamicristo realizzata nella chiesa di San Domenico a Palermo.

Secondo alcuni studi[1], nel 1501 il nobile pisano Paolo Lombardo avrebbe commissionato a Gabriele di Battista la realizzazione dell'arco d'ingresso della seconda cappella della navata destra della chiesa di San Francesco a Palermo[2]. L'attribuzione rimane incerta dato che non sono state ancora trovate prove documentarie a conforto della tesi.

Durante gli ultimi anni della sua vita si avvalse della collaborazione stabile di Domenico Pellegrino e Jacopo De Benedetto. Morì nel 1505, molto probabilmente a Palermo.

Ebbe due figli anch'essi scultori, Pietro, assistente di Antonello Gagini nelle opere alla cattedrale di Palermo, e Paolo, che fu suo aiuto per le opere realizzate a Polizzi Generosa. Suocero di Giuliano Mancino, anche i nipoti Luigi e Pietro furono scultori operanti in Sicilia[3].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Il portale della basilica concattedrale di Santa Maria Assunta di Santa Lucia del Mela.
Fonte battesimale della basilica concattedrale di Santa Maria Assunta di Santa Lucia del Mela.
Genio di Palermo, Palazzo Pretorio, Palermo.

Provincia di Agrigento[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Enna[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Messina[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Ciminna[modifica | modifica wikitesto]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Polizzi Generosa[modifica | modifica wikitesto]

  • XV secolo, Opere realizzate per la famiglia Notarbartolo.

Provincia di Trapani[modifica | modifica wikitesto]

Attribuzioni incerte[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c M. Concetta Giulisano, La decorazione scultorea della cappella dei Lombardi in S. Francesco D'Assisi Archiviato l'8 agosto 2014 in Internet Archive.. URL consultato il 2 marzo 2011.
  2. ^ F. Rotolo, Le cappelle pisane nella Basilica di San Francesco e l'Arco di San Ranieri nella Cappella dei Lombardi, in Immagine di Pisa a Palermo. Palermo, 1983, pp 334-424.
  3. ^ a b Gabriele di Battista Archiviato il 4 novembre 2012 in Internet Archive. scheda dell'Archivio biografico del Comune di Palermo. URL consultato il 2 marzo 2011.
  4. ^ a b c Pagina 50, Gioacchino di Marzo.
  5. ^ a b Pagina 49, Gioacchino di Marzo.
  6. ^ Pagine 16 e 136, Gioacchino di Marzo.
  7. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 83.
  8. ^ Touring Club Italiano, pp. 149.
  9. ^ Carlo Di Franco Alla ricerca del Genio di Palermo. URL consultato il 2 marzo 2011.
  10. ^ Pagina sul Museo Pepoli in Sicilia Milano, Touring Editore, 1989, p 287. URL consultato su Google Ricerca libri il 2 marzo 2011.
  11. ^ Angela Luisa, Chiesa di San Giovanni Battista Archiviato il 29 gennaio 2012 in Internet Archive.. URL consultato il 2 marzo 2011.
  12. ^ Arco con storie di San Ranieri Archiviato il 28 maggio 2010 in Internet Archive., scheda della Fondazione Salvare Palermo. URL consultato il 2 marzo 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hanno Walter Kruft, Gabriele Di Battista alias da Como: problemi sull'identità e le opere di uno scultore del Rinascimento in Sicilia, "Antichità viva". 1976, n° 6, pp 18–38.
  • F. Rotolo, Le cappelle pisane nella Basilica di San Francesco e l'Arco di San Ranieri nella Cappella dei Lombardi, in "Immagine di Pisa a Palermo". Palermo, 1983, pp 334–424.
  • Vivi Tinaglia (a cura di), La basilica di San Francesco d'Assisi. Storia delle trasformazioni e dei restauri, Palermo, Edizioni Salvare Palermo, 2005.
  • (IT) Gioacchino di Marzo, "I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti", Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo, Volume I e II, Palermo, Stamperia del Giornale di Sicilia.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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