GLOW (serie televisiva)

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GLOW
Titolo originaleGLOW
PaeseStati Uniti d'America
Anno2017-2019
Formatoserie TV
Generecommedia drammatica
Stagioni3
Episodi30
Durata26-46 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto16:9
Crediti
IdeatoreLiz Flahive, Carly Mensch
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
ProduttoreLeanne Moore
Produttore esecutivoLiz Flahive, Jenji Kohan, Carly Mensch, Tara Herrmann
Casa di produzioneLionsgate Television
Prima visione
Distribuzione originale
Dal23 giugno 2017
Al9 agosto 2019
DistributoreNetflix
Distribuzione in italiano
Dal23 giugno 2017
Al9 agosto 2019
DistributoreNetflix

GLOW, acronimo di Gorgeous Ladies of Wrestling, è una serie televisiva statunitense creata da Liz Flahive e Carly Mensch in esclusiva per Netflix, basata sull'omonimo show di wrestling.[1]

La serie ha debuttato il 23 giugno 2017 in tutti i paesi in cui il servizio è disponibile.[2] Il mese successivo è stata rinnovata per una seconda stagione,[3] distribuita a partire dal 29 giugno 2018. Il 9 agosto 2019 è stata pubblicata la terza. Era inizialmente prevista una quarta ed ultima stagione, ma è stata cancellata a causa della pandemia di COVID-19[4]

Sinossi[modifica | modifica wikitesto]

Los Angeles (California), 1985. Ruth Wilder è un'aspirante attrice che riceve un invito per partecipare ad un nuovo programma di wrestling: Gorgeous Ladies of Wrestling. Ruth si ritrova a dover lottare con un gruppo di donne dalla personalità eccentrica sotto la guida di Sam Sylvia, uno scorbutico regista di B-Movie.

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Episodi Pubblicazione
Prima stagione 10 23 giugno 2017
Seconda stagione 10 29 giugno 2018
Terza stagione 10 9 agosto 2019

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Principali[modifica | modifica wikitesto]

Ricorrenti[modifica | modifica wikitesto]

Guest[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a Kia Stevens (che ha lottato come Awesome Kong in TNA e Kharma in WWE) in un ruolo ricorrente, diversi wrestler professionisti hanno realizzato camei per tutta la stagione. Tra questi c'è John Hennigan nel ruolo di Salty "The Sack" Johnson, un allenatore apparso nel primo episodio; Tyrus e Carlos Edwin, che interpretavano i fratelli wrestler di Carmen; Joey Ryan nei panni di un wrestler noto come "Mr. Monopoly", e la moglie e lottatrice di Ryan nella vita reale, Laura James, ha interpretato il suo valletto "Crystal"; Alex Riley ha interpretato un wrestler noto come "Steel Horse"; Brooke Hogan come manager del night club Amber Fredrickson; Chavo Guerrero Jr. come Chico Guapo; e Christopher Daniels e Frankie Kazarian come wrestler senza nome. Hulk Hogan, Ric Flair e Gorgeous George appaiono in alcuni video d'archivio mostrati nel primo e nel quarto episodio della prima stagione.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

La serie è stata accolta positivamente dalla critica. Su Rotten Tomatoes la prima stagione ha un indice di gradimento del 97%, con un voto medio di 7.96 basato su 59 recensioni.[5] Su Metacritic ha un voto di 81 su 100 basato su 35 recensioni.[6]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2018 - Golden Globe
  • 2018 - Premio Emmy
    • Miglior coordinamento stunt per una serie commedia o varietà a Shauna Duggins
    • Miglior scenografia per una serie con episodi fino a 30 minuti a Todd Fjelsted, Harry Otto, Ryan Watson, per l'episodio The Dusty Spur
    • Candidato - Miglior serie commedia
    • Candidato - Miglior attrice non protagonista in una serie commedia a Betty Gilpin
    • Candidato - Miglior regia per una serie commedia a Jesse Peretz per l'episodio Pilot
    • Candidato - Miglior casting per una serie commedia a Jennifer Euston e Elizabeth Barnes
    • Candidato - Miglior trucco per una serie single-camera (non prostetico) a Lana Horochowski, Maurine Burke, Lesa Nielson Duff, Melissa Buell, Kristina Frisch, per l'episodio Money's In The Chase
    • Candidato - Miglior design di una sigla
    • Candidato - Miglior acconciature per una serie single-camera a Theraesa Rivers, Valerie Jackson, Leslie Bennett e Jules Holdren per l'episodio Pilot
  • 2018 - Screen Actors Guild Award
  • 2019 - Golden Globe
  • 2019 - Premio Emmy
    • Miglior coordinamento stunt per una serie commedia o varietà a Shauna Duggins
    • Candidato - Miglior attrice non protagonista in una serie commedia a Betty Gilpin
    • Candidato - Miglior costumi d'epoca a Beth Morgan, Alexandra Casey, Sharon Thampson per l'episodio La gemella buona
    • Candidato - Miglior trucco per una serie single-camera (non prostetico) a Lana Horochowski, Maurine Burke, Lesa Nielson Duff, Melissa Buell, Kristina Frisch, per l'episodio La gemella buona
    • Candidato - Miglior acconciature per una serie single-camera a Theraesa Rivers, Valerie Jackson, Mishell Chandler, Deborah Pierce, Loretta Nero, Jason Green per l'episodio La gemella buona
  • 2019 - Screen Actors Guild Award
  • 2020 - Premio Emmy
    • Candidato - Miglior attrice non protagonista in una serie commedia a Betty Gilpin
    • Candidato - Miglior scenografia per una serie con episodi fino a 30 minuti a Todd Fjelsted, Valerie Green, Cynthia Anne Slagter per l'episodio Sempre più su
  • 2020 - Screen Actors Guild Award
    • Candidato - Migliori controfigure televisive

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nellie Andreeva, Netflix Orders 1980s Female Wrestling Comedy Series ‘GLOW’ From Jenji Kohan, su Deadline.com, 31 maggio 2016. URL consultato il 15 maggio 2017.
  2. ^ (EN) Scott Roxborough, 'GLOW,' Netflix's Women's Wrestling Comedy, to Launch June 23, su The Hollywood Reporter, 1º marzo 2017. URL consultato il 15 maggio 2017.
  3. ^ (EN) Kimberly Roots, GLOW Renewed for Season 2, su TV Line, 10 agosto 2017. URL consultato l'11 agosto 2017 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2017).
  4. ^ GLOW, Netflix ci ripensa: cancellata la serie tv, su Sky TG24, 6 ottobre 2020. URL consultato il 7 ottobre 2020.
  5. ^ (EN) GLOW: Season 1, su Rotten Tomatoes. URL consultato il 28 giugno 2017.
  6. ^ (EN) GLOW - Season 1 Reviews, su Metacritic. URL consultato il 28 giugno 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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