Gérard Lauzier

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Gérard Lauzier

Gérard Lauzier (Marsiglia, 30 novembre 1932Parigi, 6 dicembre 2008) è stato un fumettista, regista e sceneggiatore francese conosciuto principalmente per essere autore di fumetti per adulti tra gli anni settanta e ottanta[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato filosofia ed architettura alla École des Beaux-Arts di Parigi comincia a lavorare a Brasilia per un'agenzia di stampa e come vignettista, nel 1959 viene coscritto per la guerra d'Algeria.[2]

In Brasile collabora con il Jornal do Bahia fino al colpo di stato del 1964. Tornato in Francia lavora per diverse riviste tra cui Lui con la serie Les sextraordinaires aventures de Zizi et Peter Panpan. Tra il 1974 e il 1985 lavora per il Pilote con Lili Fatale e Tranches de Vie. Il suo personaggio più importante è Michel Choupon un diciottenne filosofico e fissato per il sesso che compare nel fumetto Souvenirs d'un Jeune Homme e nel film P'tit con.

Negli ultimi anni diventa un regista, a volte con film basati sui suoi fumetti altre volte con delle nuove storie. Il suo film più famoso è Mio padre, che eroe! del 1991 con Gérard Depardieu rifatto nel 1994 con il titolo Ma dov'è andata la mia bambina?. Altri film a cui ha lavorato sono Le fils du Français con Fanny Ardant, e Je vais craquer con Christian Clavier. Ha contribuito alla scrittura dei dialoghi di diversi film incluso Asterix & Obelix contro Cesare del 1999.[3]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Gerard Lauzier, su citasycomics.blogspot.com. URL consultato il 26 settembre 2012.
  2. ^ Lauzier – La corsa del topo, su comicsandoimage.wordpress.com. URL consultato il 26 settembre 2012.
  3. ^ (FR) BD et cinéma en deuil de Gérard Lauzier, su archives.tdg.ch. URL consultato il 26 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  4. ^ Le palmarès 1978, su toutenbd.com. URL consultato il 27 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  5. ^ (SV) Adamson (kronologiskt), su hegerfors.se. URL consultato il 27 settembre 2012.
  6. ^ Le palmarès 1993, su toutenbd.com. URL consultato il 27 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2011).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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