Félix Faure

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Félix Faure

Presidente della Repubblica Francese
Durata mandato17 gennaio 1895 –
16 febbraio 1899
Capo del governoAlexandre Ribot
Léon Bourgeois
Jules Méline
Henri Brisson
Charles Dupuy
PredecessoreJean Casimir-Perier
SuccessoreÉmile Loubet

Dati generali
Partito politicoRepubblicani moderati
Félix Faure d'Andorra
S.A. Coprincipe d'ufficio del Principato di Andorra
In carica17 gennaio 1895 –
16 febbraio 1899
PredecessoreJean Casimir-Perier d'Andorra
SuccessoreÉmile Loubet d'Andorra
Nome completoFélix Faure
Altri titoliex presidente della Repubblica francese
NascitaParigi, 30 gennaio 1841
MorteParigi, 16 febbraio 1899 (58 anni)
ReligioneCattolicesimo

Félix Faure (Parigi, 30 gennaio 1841Parigi, 16 febbraio 1899) è stato un politico francese. Fu presidente della Repubblica Francese dal 1895 sino alla sua morte nel 1899.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio di Jean-Marie Faure (1809-1889) e Rose Cuissard (1819-1852), entrambi originari del dipartimento del Rodano. Il suo fratellastro (nato dalle seconde nozze del padre) era Constantin Faure, ufficiale di marina disperso in mare nel 1884 a 24 anni. Trascorse gli anni dell'infanzia nella capitale francese, salvo poi compiere gli studi in un liceo a Beauvais e a Ivry-sur-Seine. Per approfondire la sua formazione, partì per l'Inghilterra per due anni, dove imparò l'inglese e le basi del commercio. In seguito, quando si arruolò negli chasseurs africani, Félix Faure prese in considerazione la carriera militare salvo poi rinunciarvi. Nel 1861 compì uno stage di 18 mesi presso la conceria di Amboise.

Nel 1863 Faure fu assunto da un'azienda di pelletteria a Le Havre. Nel gennaio 1867, diventato commerciante di pelli, fondò la sua prima società, "Félix Faure et Cie", diventando uno dei primi ad acquistare le spedizioni prima che arrivassero in Europa.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Félix Faure iniziò la sua carriera come oppositore di Napoleone III, nel 1865, sostenendo la politica di decentralizzazione. Esponente dei Repubblicani moderati, si candidò alle elezioni municipali del 6-7 agosto 1870. Félix Faure venne eletto con la «liste démocratique» a Le Havre[1].

Il 4 settembre 1870, dopo la sconfitta di Sedan, Léon Gambetta dichiarò la decadenza del Secondo Impero, proclamò la Terza Repubblica e formò un governo provvisorio. Il giorno successivo Félix Faure, ardente difensore della Terza Repubblica, venne nominato vicesindaco. Incaricato della difesa della città, minacciata dai prussiani, gestì l'acquisto di munizioni e l'arruolamento di migliaia di concittadini per organizzare una linea di difesa[1]. Il governo de Broglie revocò la sua carica nel 1873[2].

Fu eletto deputato della Seine-Inférieure per quattro mandati: 1881-1885, 1885-1889, 1889-1893 e 1893-1895. Divenne quindi sottosegretario al Commercio e alle Colonie in diversi governi e poi passò sottosegretario alla Marina e infine, prima di essere nominato ministro della Marina[2]. Fu presidente della Repubblica francese dal 17 gennaio 1895, a seguito delle dimissioni di Casimir Perier[2], fino al 16 febbraio 1899, quando morì improvvisamente durante il mandato. È a lui che, nel 1898, venne rivolto l'appello di Émile Zola, nel celebre pamphlet J'accuse, in difesa del capitano Alfred Dreyfus, ufficiale dell'esercito francese ingiustamente accusato e condannato per tradimento.

La morte[modifica | modifica wikitesto]

Tomba di Félix Faure.

Morì a causa di un ictus che lo colse nel primo pomeriggio nella sala blu dell'Eliseo, mentre vi si intratteneva con la sua amante, Marguerite Steinheil, che gli stava praticando una fellatio.[3] È l'unico presidente francese ad essere morto nella residenza ufficiale, e uno dei due presidenti deceduti mentre erano in carica per cause naturali (l'altro fu Georges Pompidou). La sua tomba monumentale si trova nel cimitero Père Lachaise, a Parigi.

La vicenda della curiosa morte di Faure suscitò grande scandalo e offrì il destro agli avversari politici per commenti salaci. Georges Clemenceau, ad esempio, confezionò il divertente calembour «Il a voulu vivre César, il est mort Pompée»[4] ("Volle impersonare Cesare ed è morto Pompeo"), giocando sul fatto che in francese Pompée, il nome del celebre antagonista di Giulio Cesare, il generale Pompeo, è pronunciato allo stesso modo di pompé, participio passato del verbo pompare.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze francesi[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale della Cambogia - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine del Dragone di Annam - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'ordine di Sant'Andrea (Impero di Russia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Casata reale di Chakri (Thailandia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Louis Brindeau, Les Évènements de 1870-1871 au Havre, Le Havre, Société du Journal du Havre, 1909, ISBN non esistente.
  2. ^ a b c (FR) Présidence de la République, Felix FAURE (1895-1899), in www.elysee.fr. URL consultato il 20 maggio 2017.
  3. ^ dopo una prolungata fellatio dell’amante faure morì tra le braccia della moglie. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  4. ^ (FR) Laurent Bourdelas, Le Paris de Nestor Burma : l'occupation et les « Trente glorieuses » de Léo Malet: essai, Éditions L'Harmattan, 2007, p. 164, ISBN 2296024629.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Thierry Billard, Félix Faure, Éditions Julliard, 1995.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Repubblica francese Successore
Jean Paul Pierre Casimir-Périer 1895 - 1899 Émile Loubet
Predecessore Coprincipe di Andorra Successore
Jean Casimir-Perier
con Salvador Casañas y Pagés
1895-1899
con Salvador Casañas y Pagés
Émile Loubet
con Ramon Riu i Cabanes
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