Funicolare della Mendola

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Coordinate: 46°24′45″N 11°13′10″E / 46.4125°N 11.219444°E46.4125; 11.219444
Funicolare della Mendola
Una delle due vetture in uso dal 2009 in arrivo alla stazione superiore
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCaldaro sulla Strada del Vino
Dati tecnici
Tipofunicolare
Stato attualeIn uso
Apertura1903
Velocità4 m/s
Portata80 persone (24 sedute e 56 in piedi)
GestoreSTA
Percorso
Stazione a valleSant'Antonio frazione di Caldaro
Stazione a montePasso della Mendola
Numero di stazioni e fermate2
Tempo di percorrenza12 minuti
Lunghezza2374 m
Dislivello854 m
Pendenza max64%
Trasporto a fune

La funicolare della Mendola (in tedesco Mendelbahn) è una delle maggiori funicolari europee.

Collega Caldaro, ed in particolare la sua frazione di Sant'Antonio (St. Anton in Kaltern), a quota 509 m s.l.m., con il passo della Mendola. Il dislivello di 854 metri viene superato in 12 minuti con una pendenza massima del 64%. Nel suo percorso di 2374 metri si arrampica su una parete di roccia immersa nel bosco, attraversa gallerie e ponti e raggiunge la stazione a monte (posta a 1364 m) dove si apre un panorama sull'Oltradige e la Bassa Atesina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vettura prossima all'incrocio, nel 2004

L'infrastruttura fu ideata da Emil Strub, nell'ambito del progetto di una linea ferroviaria tra la stazione di cura di Gries (Bolzano) e la Mendola, nel quale la funicolare doveva essere l'estremo prolungamento della tranvia Dermulo-Fondo-Mendola, raggiunta dalla stazione a monte e della ferrovia Bolzano-Caldaro, che terminava proprio alla stazione di valle.

Il 19 ottobre del 1903, dopo 14 mesi di lavori resi complessi dalle asperità del terreno e l'elevata pendenza, l'impianto entrò in servizio risultando una delle funicolari più lunghe e più ripide d'Europa[1].

Da allora l'esercizio proseguì regolarmente, nonostante i cali di utenza conseguenti alla chiusura dei due impianti su ferro afferenti avvenuta rispettivamente nel 1934 e nel 1971.

Resasi sempre più stringente la normativa di sicurezza nel settore degli impianti a fune, la funicolare subì un importante fermo per il rinnovo degli impianti negli anni ottanta[2]; il collaudo dell'impianto avvenne nel 1987[3] mentre nuove vetture arrivarono l'anno successivo[4], così da riaprire l'impianto in tempo per i festeggiamenti dell'ottantacinquesimo anniversario[5].

Nel 1991 l'esercizio della funicolare passò in gestione alla SAD[6].

Festeggiato solennemente il proprio centenario nel 2003[7], nel 2004 la funicolare restò ferma per vari mesi a seguito di un incidente in cui perse la vita un manovratore a fine servizio, schiacciato dalla chiusura delle portiere.

In data 8 maggio 2009 riprese servizio dopo un fermo durato vari mesi nel quale vennero rinnovati gli azionamenti di trazione e le cabine a cura di Doppelmayr, Leitner e Agudio. Tale intervento di rinnovo costò 2,6 milioni di euro[8] e in tale occasione fu aggiunta una fermata intermedia, collegata ad un sentiero per escursionisti.

Nel 2021 sorse una contesa legale tra la provincia di Bolzano (intenzionata a passare a una gestione d'esercizio in house tramite la controllata STA) e il concessionario uscente SAD, durante la quale in alcuni momenti il servizio venne interrotto e sostituito da autobus[9]; nel mese di luglio, il TAR di Bolzano respinse il ricorso di SAD, confermando la legittimità del trasferimento dei servizi alla STA[10].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto presenta una lunghezza di 2,37 chilometri; le due vetture superano un dislivello di 854 metri alla pendenza massima del 64 per cento, con un tempo di percorrenza di 12 minuti[11].

Le cabine sono lunghe 12,5 m e trasportano 80 persone ciascuna, di cui 24 a sedere[11]. Sono dotate di aria condizionata ed hanno una ampia superficie vetrata che include l'imperiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La funicolare della Mendola. URL consultato nel settembre 2016.
  2. ^ Notizia su I Treni, n. 62, luglio 1986, p. 7.
  3. ^ Notizia su I Treni, n. 75, ottobre 1987, p. 7.
  4. ^ Notizia su I Treni, n. 81, aprile 1988, p. 7.
  5. ^ Notizia su Mondo Ferroviario, n. 31, dicembre 1988, p. 8.
  6. ^ Funicolare della Mendola - Il servizio Archiviato il 14 settembre 2016 in Internet Archive.. URL consultato nel settembre 2016.
  7. ^ Notizia su I Treni, n. 252, ottobre 2003, p. 7.
  8. ^ Notizia su I Treni, n. 316, giugno 2009, p. 8.
  9. ^ Braccio di ferro Provincia-Sad, si ferma trenino del Renon - ANSA.it, 18 mag 2021
  10. ^ Ferrovie: Sentenza del TAR di Bolzano, la Ferrovia del Renon resta in house - ferrovie.info, 24 lug 2021
  11. ^ a b Funicolare della Mendola - Dati tecnici Archiviato il 14 settembre 2016 in Internet Archive.. URL consultato nel settembre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Alexander von Egen, Die Mendelbahn in Kaltern, Bolzano, Athesia, 1988. ISBN 88-7014-492-5
  • Giovanni Cornolò e Francesco Ogliari, La funicolare della Mendola (1903 - in esercizio), in Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume secondo (1901-1945), Arcipelago Edizioni-Milano, 2006, pp. 447–466. ISBN 88-7695-325-6.
  • Martin Sölva, Gotthard Andergassen, La Mendola: fascino e storia di un passo, Bolzano, Athesia, 2003. ISBN 88-8266-277-2 (con un capitolo sulla funicolare)
  • Enrico Bassi, Binari, funi e ruote dentate, Bahndra, 2019. ISBN 9780244428709

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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