Fulvio Wetzl

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Fulvio Wetzl nel 2013

Fulvio Wetzl (Padova, 12 marzo 1953) è un regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e montatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Fulvio Wetzl, dopo aver seguito studi universitari di Architettura alla Sapienza di Roma, aver frequentato la scuola di cinema Gioventù italiana di Roma per direttori della fotografia, e aver attivato numerose associazioni cineclubbistiche (curatore della programmazione del Cineclub Tevere di via Pompeo Magno, fondatore e direttore dal 1977 al 1979 de L'Officina Film Club, socio fondatore del cineclub Montesacro Alto nel 1976[1]), gira due cortometraggi L'amore è un salto di qualità (1977) con Daniele Formica e Cristina Ruiz e Guardarsi nello specchio degli altri (1978), quest'ultimo premio Filmmaker a Milano nel 1982.[senza fonte].

La produzione Nuova Dimensione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1983 rileva la società Nuova Dimensione; coadiuvato dalla produttrice Gabriella Rebeggiani, produce il suo primo lungometraggio Rorret. Il film, un horror atipico in cui si cercano di analizzare i meccanismi della paura stessa, viene presentato al Forum del Festival di Berlino 1988[2] e in quell'occasione venduto alla New Yorker Films di Dan Talbot, che l'anno successivo lo farà uscire sul mercato americano[3]. Il film partecipa a diversi festival come i Rencontres du Cinéma Italien di Annecy.

L'anno successivo Wetzl sempre con Gabriella Rebeggiani, produce Novecento secondi di Teo De Luigi, docudrama prodotto dalla Regione Emilia-Romagna, con Stefano Bicocchi (in arte Vito) e Raffaella Baracchi (miss Italia 1983). Sempre nel 1989 produce anche La sposa di San Paolo di Gabriella Rosaleva, da una storia della scrittrice leccese Rina Durante, Viaggio a Galatina (sulla scorta degli scritti di Ernesto De Martino in Sud e magìa), che narra le vicende, ambientate nel seicento, di una tarantolata e del suo viaggio per liberarsi degli effetti del morso della tarantola. Il film, interpretato da Francesca Prandi e Lou Castel, rappresenta l'Italia in concorso al festival di Locarno 1989[4].

Nel 1992 la Nuova Dimensione coproduce il secondo lungometraggio di Wetzl, Quattro figli unici, la cui sceneggiatura era stata segnalata al Premio Solinas nel 1989, commedia agrodolce sugli effetti stranianti delle nuove tecnologie su una anomala famiglia allargata, che sarà presentato a vari festival internazionali come il Festival di Venezia (sezione Panorama Italiano 1992) e tra gli altri, ai Rencontres du Cinéma italien di Annecy (Annecy cinéma italien, premio del pubblico e Menzione speciale della giuria - 1992)[5].

Gli anni novanta, in Toscana[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 Wetzl vince il concorso di sceneggiatura indetto dallo Stato, con Prima la musica, poi le parole, che nel 1998 diventa un film [6] , che ha partecipato a 35 festival tra nazionali e internazionali (i più importanti a Il Cairo, Shanghai, Toronto, Mosca, Annecy, Bruxelles, Giffoni, Bellinzona, Messina, San Diego, New York, San Francisco) vincendo sette premi. È poi uscito nel circuito italiano riscuotendo unanime apprezzamento dalla critica e buon successo di pubblico.

Oltre al cinema realizzato, Wetzl, negli anni novanta, trasferitosi in Toscana, fonda e dirige per cinque edizioni il festival Arezzo, cittadella del Cinema Indipendente, il festival Misericordia, c'è Benigni! a Castiglion Fiorentino, da cui scaturisce la biografia Benigni Roberto, di Luigi fu Remigio uscita nel 1996 edita da Leonardo Arte Mondadori e scrive il suo primo romanzo, edito da Excogita, Ci troviamo a Timişoara (2001)[7].

I documentari politici con la Fondazione Cinema nel Presente[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni 2000 Fulvio Wetzl viene a far parte dell'Associazione Onlus Cinema nel presente composta da 30 registi italiani, capitanati da Francesco Maselli e il produttore Mauro Berardi, tra cui Mario Monicelli, Ettore Scola, Franco Giraldi, Gillo Pontecorvo, Ricky Tognazzi, Wilma Labate, che produce in un breve volgere di anni 13 documentari, tra collettivi ed individuali (Un altro mondo è possibile titolo originale: Un mondo diverso è possibile), Genova per noi, Porto Alegre, Sem Terra di Pasquale Scimeca, Carlo Giuliani, ragazzo di Francesca Comencini, Faces - Facce e Fame di diritti di Wetzl e Francesco Tanzi, La primavera del 2002, Lettere dalla Palestina, Il cielo sopra Bagdad di Pasquale Scialotti e Mario Balsamo, Firenze, il nostro domani, Le donne di San Giuliano di Salvatore Maira). Contemporaneamente è docente di regia alla scuola Anna Magnani di Prato, con cui realizza insieme agli allievi i cortometraggi collettivi Totale assenza di segnale, L'età facile, Binario 5, ore 11, Rapide fughe. Sempre prodotto dalla scuola Anna Magnani e dal teatro Metastasio di Prato, nel 2002 Wetzl realizza Aida delle marionette[8][9], un mediometraggio sullo spettacolo Aida messo in scena dalla più importante compagnia italiana di marionettisti, la Carlo Colla & Figli, al Metastasio, con l'uso di 250 marionette. Nel 2003 vince alla prima edizione del Busto Arsizio Film Festival, il Premio Bianchi Cuscinetti, come migliore sceneggiatura innovativa, con Ognuno ha un sogno[10].

I documentari d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003, trasferitosi a Napoli, cura per tre anni la regia della soap opera Un posto al sole. Conosce l'attrice Valeria Vaiano con cui dà vita alla società Vave, e con cui produrrà in sei anni svariati film, mediometraggi e lungometraggi, tra cui Non voltarmi le spalle (2006)[11], Mineurs (2007),[12], Libera nos a malo (2008)[13] e Vultour, le tracce del sacro - Territorio ed identità (2008)[14][15][16].

Si è trasferito a Bologna nel 2010 e con la sua nuova casa di produzione W&B ha realizzato il film lungometraggio documentario Prima la trama, poi il fondo[17], con la co-regia di Laura Bagnoli, figlia del grande illustratore Enrico Bagnoli, incentrato sulla pittrice milanese di origine austriaca Renata Pfeiffer.

Nel 2015 realizza, in coregìa con Laura Bagnoli e Danny Biancardi, il lungometraggio documentario Rubando bellezza, sull'universo poetico della famiglia Bertolucci, partendo da Attilio Bertolucci ai due figli registi, Bernardo e Giuseppe Bertolucci[18]. Il docufilm è stato insignito della Menzione Speciale ai Nastri d'argento Documentari[19].

Nel 2016 si trasferisce a La Spezia dove inizia una proficua collaborazione con il Centro d'Arte Moderna e Contemporanea, realizzando il mediometraggio Dal disegno al segno, e, in collaborazione con il Conservatorio Giacomo Puccini, il documentario Prima il segno, poi il suono. Seguono Tourcato, artfilm sull'artista italiano Giulio Turcato (2017), Walter Valentini - la geometria, le fratture, film-intervista con l'artista marchigiano (2017).

Nel 2018 realizza il nuovo artfilm A matita? Omar Galliani, sull'artista reggiano Omar Galliani.[20] [21] Sempre nel 2018 inizia la collaborazione con il Conservatorio Giacomo Puccini della Spezia dove tiene il corso teorico-pratico di musica nel cinema Musica&Cinema, giunto al secondo anno.[22]

Nel 2020 realizza un nuovo artfilm Per Elisa Corsini scultrice, sull'artista spezzina e Small Size - Piccoli formati un progetto partito da Andrea Nicoli che vede partecipi Il Conservatorio e il CAMeC, in un nuovo connubio musicale e artistico.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Fulvio Wetzl con Laura Bagnoli e Morando Morandini al 10° Laura Film Festival 2013 di Levanto
  • L'amore è un salto di qualità (cortometraggio, 1977)
  • Guardarsi nello specchio degli altri (cortometraggio, 1978)
  • The Journey of the Bull (1978)
  • Crime Cross (cortometraggio, 1980)
  • Rorret (1988)
  • Quattro figli unici (1992)
  • Prima la musica, poi le parole (1999)
  • Un altro mondo è possibile (coregia - documentario, 2001)
  • Faces - Facce (coregia con Francesco Tanzi - documentario,2001)[23]
  • La primavera del 2002 (coregia - documentario, 2002)
  • Fame di diritti (coregia con Francesco Tanzi - documentario, 2002)
  • Lettere dalla Palestina (coregia, 2002)
  • Aida delle marionette (documentario, 2003)
  • Firenze, il nostro domani (coregia - documentario, 2003)
  • Darsi alla macchia (mediometraggio, 2003)
  • 1806, dalla terra alla città (mediometraggio, 2005)
  • Scolari (mediometraggio, 2006)[24]
  • Non voltarmi le spalle (2006)[25]
  • Mineurs (2007)
  • ... Il catalogo è questo (documentario, 2008)[26]
  • Vultour, Le tracce del sacro - Territorio e identità (documentario, 2008)
  • Libera nos a malo (documentario, 2008)
  • SatieStella (coregia con Laura Bagnoli - cortometraggio, 2011)
  • Prima la trama, poi il fondo (coregia con Laura Bagnoli - documentario, 2013)
  • Chi scende, chi sale (coregia con Laura Bagnoli - cortometraggio, 2014)
  • Rubando bellezza (coregia con Danny Biancardi e Laura Bagnoli - lungometraggio documentario, 2016)[27][28]
  • Dal disegno, al segno (mediometraggio documentario, 2016)
  • Prima il segno, poi il suono (lungometraggio documentario, 2016)
  • 1966-2016 - Il Gruppo 63 alla Spezia (documentario, 2017)
  • Tourcato (2017)
  • Dadaperformance (cortometraggio, 2017)
  • L'arte dell'emozione (cortometraggio, 2017)
  • Walter Valentini - La geometria, le fratture (2017)
  • Futurista sul Golfo (cortometraggio, 2017)
  • A matita? Omar Galliani (2017)
  • Per Elisa Corsini Scultrice (2020)
  • Small Size - Piccoli formati (documentario, 2020)
  • Spezia & Girasoli (2021)
  • In viaggio con Montale - 25 anni di Premio Montale fuori di casa (2022)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Rorret

  • Prix CICAE ad Annecy cinéma italien 1988
  • Premio migliore opera prima al Festival di Salerno 1988
  • Premio migliore protagonista a Lou Castel al Festival di Salerno 1988

Quattro figli unici

Prima la musica, poi le parole

  • Premio Città di Milano 1992 attribuito da Ledha – Lega per i diritti delle persone con disabilità per la miglior sceneggiatura sul tema dell'handicap con il titolo provvisorio Sintax Error [30]
  • Premio art.8 1994 del Ministero dei Beni Culturali per la miglior sceneggiatura italiana[31]
  • Castello d'argento 1998 a Festival internazionale del cinema giovane Castellinaria di Bellinzona[32]
  • Chaplin d'oro 1998 a Festival internazionale del cinema giovane Castellinaria di Bellinzona[32]
  • Grifone di bronzo 1999 al Giffoni Film Festival
  • Premio speciale della Giuria al Messina Film Festival 1999
  • Premio del pubblico a Cantiere Italia 2000
  • Cinema Miracolo - Festival du Cinéma Italien de Paris 2006 - secondo classificato [33]

Rubando bellezza

  • Menzione speciale ai Nastri d'argento Doc 2017[34] Sezione Documentari Cinema e Spettacolo

Ognuno ha un sogno

Spezia & Girasoli

  • Progetto selezionato dalla Comunità Europea per 2018 – Anno Europeo del Patrimonio Culturale[36]
  • Premio Montale fuori di casa 2020 per la sceneggiatura[37]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ C'era una volta il cineclub~ - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 18 giugno 2018.
  2. ^ 18. internationales forum des jungen films berlin 1988 - Rorret.
  3. ^ (EN) Vincent Canby, Review/Film; Visions of a Psychopath. URL consultato il 18 giugno 2018.
  4. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 18 giugno 2018.
  5. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 18 giugno 2018.
  6. ^ Articolo di Maria Pia Fusco su La Repubblica del 7 aprile 1998, su ricerca.repubblica.it.
  7. ^ www.delcaldo.com, Ci troviamo a Timisoara, in Il Paradiso degli Orchi. URL consultato il 18 giugno 2018.
  8. ^ Compagnia Marionette Carlo Colla Milano - Viewspettacoli Show, su marionettecolla.org. URL consultato il 18 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  9. ^ Festival dei Popoli, su festivaldeipopoli.org. URL consultato il 18 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  10. ^ BAFF - busto Arsizio Film Festival, su win.baff.it. URL consultato il 18 giugno 2018.
  11. ^ Non Voltarmi le Spalle (2006), di Fulvio Wetzl, su CinemaItaliano.info. URL consultato il 19 giugno 2018.
  12. ^ Castellinaria, su castellinaria.ch. URL consultato il 19 giugno 2018.
  13. ^ Delitti e misteri del Sud documentario di 'Libera' - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 19 giugno 2018.
  14. ^ Presentazione del film "Vultoure. Itinerari tematici nel Vulture-Alto Bradano" - NonSoloCinema, in NonSoloCinema, 4 settembre 2008. URL consultato il 19 giugno 2018.
  15. ^ Inno Web Tv, Vultour - Itinerari Tematici nel Vulture Alto Bradano, 3 dicembre 2016. URL consultato il 19 giugno 2018.
  16. ^ Vultour - Le Tracce del Sacro Territorio e Identità (2008), di Fulvio Wetzl, su CinemaItaliano.info. URL consultato il 19 giugno 2018.
  17. ^ Programmazione - Cineteca di Bologna, su cinetecadibologna.it. URL consultato il 19 giugno 2018.
  18. ^ Silvana Silvestri, «Rubando bellezza», la saga poetica della famiglia Bertolucci, su ilmanifesto.it.
  19. ^ Nastri d'argento 2017 - art a part of cult(ure), in art a part of cult(ure), 5 marzo 2017. URL consultato il 19 giugno 2018.
  20. ^ a matita? Omar Galliani - Gallerie d'Italia, in Gallerie d'Italia. URL consultato il 19 giugno 2018.
  21. ^ a matita? Omar Galliani - Recensione su FilmTV.it.
  22. ^ Corso Musica & Cinema 2019 — Conservatorio Puccini. URL consultato il 25 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2019).
  23. ^ Programmazione - Cineteca di Bologna, su cinetecadibologna.it. URL consultato il 20 giugno 2018.
  24. ^ Tommaso Cattabrini, Scolari, 24 luglio 2015. URL consultato il 20 giugno 2018.
  25. ^ Non voltarmi le spalle, in Superando.it. URL consultato il 20 giugno 2018.
  26. ^ Inno Web Tv, Culture in Loco - Le tracce del sacro - Festival delle Arti, 29 novembre 2016. URL consultato il 20 giugno 2018.
  27. ^ Bernardo Bertolucci: «In famiglia scorreva un venticello d’arte» - Tempo Libero - Il Piccolo, in Il Piccolo, 7 luglio 2016. URL consultato il 20 giugno 2018.
  28. ^ MYmovies.it, Rubando Bellezza, su MYmovies.it. URL consultato il 20 giugno 2018.
  29. ^ Premiosolinas.it - L'Albo d'oro » Tutti i Premi, su premiosolinas.it. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  30. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 20 giugno 2018.
  31. ^ Delibera dell'8 agosto 1995 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dello Spettacolo- Ufficio II Ripartizione attività cinematografiche – Premi alle sceneggiature – Art 8 D.L. 26/1994 – esercizio 1994 – Prot. 5134/SC – alla sceneggiatura dal titolo Prima la musica, poi le parole, è stato assegnato un premio di 40 milioni, quale "premio alla ricerca creativa"
  32. ^ a b castellinaria.ch, https://www.castellinaria.ch/Past-editions.
  33. ^ cinemaitaliano.info, https://cinemaitaliano.info/conc/00522/2006/cinema-miracolo-festival-du-cinema-italien.html.
  34. ^ Nastri Doc: premio speciale a Della Casa e Verdesca, in Cinemagazine Web. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2020).
  35. ^ Copia archiviata, su win.baff.it. URL consultato il 27 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2023).
  36. ^ annoeuropeo2018.beniculturali.it, https://annoeuropeo2018.beniculturali.it/eventi/spezia-girasoli/.
  37. ^ ricerca.repubblica.it, https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2020/09/10/spezia-e-girasoli-un-inno-al-libertyGenova10.html?ref=search.

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