Fritillaria

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Fritillaria
Fritillaria meleagris
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Sottofamiglia Lilioideae
Tribù Lilieae
Genere Fritillaria
L., 1753
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Fritillaria
Specie

Fritillaria L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Liliacee[1], distribuito nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere deriva dal latino fritillus (= bussolotto per i dadi) per la forma dei fiori.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Comprende piante bulbose, alte da 25 cm fino a 1,20 m a seconda della specie, con fiori gialli, verdi, blu, arancio, scarlatto, rosso-brunastro, in tinta unica o screziati. [2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Specie presenti in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Tra le specie spontanee in Italia vi sono:[3]

  • Fritillaria meleagris, originaria dell'Europa centrale, ma ormai spontanea delle Alpi, nota col nome di meleagride serpentina, dal portamento serpentino dello stelo, alta 30-40 cm, ha foglie sparse, lineari-canalicolate, con fiori campanulati, penduli, dalle corolle violacee maculate di porpora-rugginoso, fioritura in aprile-maggio
  • Fritillaria tubiformis, nota come meleagride alpina vive spontanea nei pascoli e luoghi cespugliosi aridi dei monti, con fusti alti 10-30 cm cilindrico eretto, portanti foglie solo nella metà superiore, le foglie apicali sono lineari, quelle inferiori strettamente lanceolate. Fiore grande 3-4 cmcampanulato, solitario, pendulo di colore bruno-porporino chiaro o viola vinoso, variegato a scacchiera con chiazze a scacchi poco evidenti e tepali strettamente ellittici. Capsula a forma di clava. Fioritura in maggio-giugno dopo la fusione della neve.[4]
  • Fritillaria montana, nota col nome comune di meleagride minore Pianta poco comune, tipica dei pascoli e dei luoghi rocciosi, dei monti da 600 a 1500 m; Pianta perenne esile con un bulbo ricoperto da tuniche biancastre, da cui si erge un gracile fusto eretto, cilindrico, subglabro lungo 20-40 cm, che porta foglie lineari-lanceolate acuminate, opposte o riunite in verticilli di 3, o più raramente disposte in ordine sparso, e solcate profondamente da nervature parallele; fiore unico, pendulo, campanulato (diametro 2-3 cm); tepali ovoidali-oblunghi di colore vinoso-porporino, più o meno variegati a scacchiera, con una fossetta nettarifera ovoidale-oblunga, ha 6 stami e un pistillo con ovario supero, frutto a capsula ovoidale lungo 15-20 mm. Fiorisce da aprile a maggio.[5]
  • Fritillaria involucrata - meleagride piemontese
  • Fritillaria messanensis - meleagride messinese
  • Fritillaria persica - meleagride persiana

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Preferisce esposizione al sole o mezzo-sole, terreno fresco ma ben drenato, leggero non calcareo.

La moltiplicazione avviene facilmente con i bulbetti prodotti lateralmente dal grosso bulbo centrale.

Avversità[modifica | modifica wikitesto]

Terreni compatti e calcarei, ed estati torride portano ad un rapido deperimento della pianta.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Vengono utilizzate per alte bordure, macchie isolate nei giardini, e per la coltivazione in vaso sui terrazzi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Fritillaria, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7 dicembre 2021.
  2. ^ La fritillaria: un fiore ingiustamente trascurato, su lacritica.org. URL consultato il 26 marzo 2023.
  3. ^ Fritillaria L. in Pignatti 2017, pp. 178-181
  4. ^ Mario Soster, Flora Valsesiana Edizioni Blu
  5. ^ Giovanni Galletti, Abruzzo in fiore, Edizioni MENABO - Majambiente

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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